Transnistria: differenze tra le versioni

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Cambiato Repubblica della (o di) Moldavia in Repubblica di Moldova, e parzialmente Pridnestrovie in Pridnestrovia come da uso ufficiale, vedi http://www.moldweb.eu/_/ambasciata-moldova/consolato-moldova-bologna.html
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</ref>, '''Transdniestria''' o, secondo l'espressione [[lingua russa|russa]], '''Pridnestrovie'''<ref name="editto">{{cita web|http://pridnestrovie.net/name-edict.html |Pridnestrovie.net: Testo dell'editto ufficiale|lingua=en|accesso= 17 luglio 2007}}</ref> è uno [[Stati del mondo#Territori secessionisti|stato indipendente]] ''[[de facto]]'' non riconosciuto a livello internazionale, essendo considerato ''[[de jure]]'' parte della [[Repubblica di Moldavia]]: è governato da un'amministrazione autonoma con sede nella città di [[Tiraspol]].
 
La regione, precedentemente parte della della [[Repubblica socialista sovietica moldava]] (una SSR delle ex [[repubbliche dell'Unione Sovietica]]), ha dichiarato unilateralmente la propria [[indipendenza]] come Repubblica MoldavaMoldova di Pridnestrovie il 2 settembre [[1990]]. Dal marzo al luglio 1992 la regione è stata interessata da una guerra che è terminata con un [[cessate il fuoco]] garantito da una commissione congiunta tripartita tra Russia, Moldavia e Pridnestrovie, e la creazione di una [[zona demilitarizzata]] tra Moldavia e Pridnestrovie comprendente 20 località al di qua e al di là del fiume [[Nistro]].
 
== Nome ==
Il nome della regione deriva dal nome del fiume [[Nistro]] a dipendenza dal lato di vista: la Transnistria o PridnestroviePridnestrovia è infatti un'area posta sulla sponda orientale del fiume. In italiano sarebbe coretto il termine Cisnistria per la regione geografica anche se generalmente è conosciuta col suo nome [[lingua rumena|rumeno]] Transnistria oppure talvolta Transdniestria. L'unico nome formale, sancito dalla [[Costituzione]] della Repubblica indipendente è Приднестровская Молдавская Республика (''Pridnestrovskaja Moldavskaja Respublika'') in [[lingua russa|russo]], Република Молдовеняскэ Нистрянэ (''Republica Moldovenească Nistreană'') in [[Lingua rumena|rumeno]], Придністровська Молдавська Республіка (''Pridnistrovs'ka Moldavs'ka Respublika'') in [[lingua ucraina|ucraino]]. L'abbreviazione usata dalle autorità è quella in lingua russa, ossia ''PMR'' (ПМР).
 
Il nome breve utilizzato localmente per la Pridnestrovia è ''Pridnestrovie'' (traslitterazione del russo Приднестровье). Nel [[2000]] un editto presidenziale ha sancito che la traslitterazione ufficiale del nome in caratteri latini sia ''Pridnestrovie''<ref name="editto" /> (seguendo un uso parzialmente difforme rispetto alle traslitterazioni scientifiche del cirillico). Da un punto di vista [[etimologia|etimologico]] i nomi derivano da varianti del termine ''Transnistria'' inteso come "oltre il fiume Nistro", ''Pridnestrovie'', significa infatti "presso il fiume Nistro".
 
== Storia della Transnistria ==
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La [[RSS Moldava]] fu oggetto di una politica di sistematica [[russificazione]], ancor più dura di quella del [[periodo zarista]]. Il cirillico divenne la scrittura ufficiale della lingua moldava nella repubblica, mentre il russo era la lingua di comunicazione interetnica.
 
La maggior parte delle industrie che furono create nella RSS di MoldaviaMoldava allo scopo di attirare immigrati dal resto dell'URSS, era concentrata nella Transnistria, mentre la parte della [[Moldavia]] a ovest del Nistro manteneva un'economia prevalentemente agricola. Nel [[1990]], la Regione della Transnistria rappresentava il 40% del [[PIL]] moldavo e produceva il 90% dell'energia elettrica dell'intera repubblicaRepubblica di moldavaMoldava.
 
La 14ª armata dell'esercito russo, che aveva sede in a [[Tiraspol]], rimase anche dopo la dissoluzione dell'[[Unione Sovietica]] per salvaguardare il loro più importante arsenale e deposito di munizioni in [[Europa]]. Il governo di Mosca avviò negoziati con le repubbliche di [[Moldavia]], PridnestroviePridnestrovia ed l'[[Ucraina]] per trasferire i diritti sul materiale militare alla [[Russia]].
 
=== L'indipendenza ''de facto'' ===
[[File:Igor Smirnov.jpg|thumb|[[Igor Smirnov]].]]
Durante gli ultimi [[Anni 1980|anni ottanta]], la [[perestrojka]] di [[Michail Gorbačëv]] permise la liberalizzazione politica a livello regionale. L'incompleta [[democrazia|democratizzazione]] era preliminare per il [[nazionalismo]] che diventava la principale dinamica forza politica. Qualche minoranza politica si oppose a questi cambiamenti nella classe politica della Repubblica moldavadi Moldava, dato che dal tempo dei Soviet i politici locali erano stati spesso dominati dai non-rumeni, particolarmente da russi.
 
Le leggi sulla lingua introdussero l'alfabeto latino per la scrittura moldava, sebbene una significativa porzione della popolazione non-rumena della [[RSS Moldava|RSS di Moldavia]] non parlasse il rumeno. Il problema delle lingue ufficiali nella Repubblica Moldavadi Moldova divenne un [[nodo gordiano]]. L'abolizione del russo come lingua ufficiale ha portato a grandi proteste, in particolare nella parte orientale del paese, nella Regione della Transnistria e Prodnestrovie di oggi, dove il russo era la lingua della maggioranza della popolazione. Nel periodo successivo vi era sempre più discriminazione contro le minoranze della MoldaviaMoldovia. Nella Regione della Transnistria e nella regione della Gagauzia diversi gruppi per i diritti civili, avevano fatto richiesta per una re-introduzione del russo come lingua ufficiale e l'autonomia regionale. Il governo repressivo della SSR moldavamoldova allora iniziò anche a vietare questi movimenti.<ref>Paul Hare: Who are the Moldovans? In: Paul Hare, Mohammed Ishaq, Judy Batt: Reconstituting the market: the political economy of microeconomic transformation. Taylor & Francis, 1999, S. 369–371.
</ref> Le tensioni tra i gruppi etnici Moldavi si inasprò poi drammaticamente all'inizio del 1990 dove cittadini membri della comunità russa del parlamento sono stati aggrediti da alcuni manifestanti, mentre la polizia moldavamoldova guardava passivamente.<ref>[http://books.google.com/books?id=2Plw98pTk5wC&pg=PA143 Stuart J. Kaufman: Modern Hatreds: The Symbolic Politics of Ethnic War]. Cornell University Press, 2001, ISBN 0-8014-8736-6, S. 143.</ref> Parti del ''Frontul Popular'' nazionalista chiese apertamente l'espulsione di immigrati russi e delle altre minoranze etniche.<ref>[http://www.anthrobase.com/Txt/D/Demirdirek_H_01.htm The painful past retold Social memory in Azerbaijan and Gagauzia], Hülya Demirdirek, Postkommunismens Antropologi, University of Copenhagen, 12–14 April 1996.
</ref> Il Presidente moldavo Mircea Ion Snegur discusse pubblicamente il suo obiettivo di unificazione con la Romania.
 
Nella Regione Transnistriaregione della MoldaviaTransnistria, tuttavia, i gruppi di popolazione di lingua russa (russi, ucraini, moldavi e altri di lingua russa) erano nella maggioranza e visero i propri diritti minacciati da parte della nuova, politica nazionalista in Moldavia. La leadership locale nella zonaregione della Transnistria e Pridnestrovie diodierna oggiPridnestrovia organizzò un referendum popolare nel [[1990]], nel quale risultato una maggioranza di oltre il 90% degli elettori votarono per la secessione dal resto della Moldavia.<ref>http://www.olvia.idknet.com/ol63-09-06.htm
</ref> In seguito al esito della votazione popolare la Regione della Transnistria dichiarò il 2 settembre [[1990]] unilateralmente la secessione e la formazione della nuova Repubblica Sovietica Pridnestrova di Moldavia. Inizialmente si persegui l'obiettivo di essere riconosciuti come una repubblica sovietica indipendente all'interno dell'Unione Sovietica. Dopo il fallimento del colpo di stato nel Agosto del [[1991]], la disintegrazione dell'Unione Sovietica fu inarrestabile. Il 24 agosto [[1991]] il parlamento della SSR moldava votò Sì per la dichiarazione di definitiva indipendenza dall'Unione Sovietica e costituzione della nuova Repubblica di [[Moldavia]], il cui territorio includeva la Regione della Transnistria.. La leadership della nuova Repubblica di [[Moldavia]] cominciò apertamente a perseguire la sua politica nazionalista e attuare in pratica il suo piano di unificazione della Moldavia con la Romania.
 
Un giorno dopo, il 25 agosto [[1991]], anche nell'ex regione della Transnistria che era divenuta Repubblica Sovietica Pridnestrova di Moldavia il Soviet Supremo adottò a loro volta una dichiarazione di piena indipendenza dalla costuitasi nuova Repubblica di [[Moldavia|Moldovia]]. L'obiettivo anche qui è stato la costruzione di un proprio stato, e qualsiasi rimanenza con la nuova Repubblica di Moldavia fu respinta visto anche la votazione antecedente.
 
Questo fastidio verso le nuove politiche era manifestato in maniera più visibile nella Regione della Transnistria, odierna Pridnestrovia, dove i centri urbani come [[Tiraspol]] avevano una maggioranza slava e una significativa presenza di immigrati russi. Secondo il censimento nel [[1989]], la popolazione nella Regione della Transnistria era composta per il 39,9% da moldavo/rumeni, per il 28,3% da ucraini, per il 25,4% da russi e per il 1,9% da bulgari.
[[File:Flag of Transnistria Republic.jpg|thumb|200px|right|I simboli [[Unione Sovietica|sovietici]] sono ancora utilizzati in Transnistria.]]
 
Il parlamento moldavo chiese al Governo dell'URSS in di "''iniziare le negoziazioni con il Governo moldavo e porre fine all'occupazione illegale della Repubblica della [[Moldavia]] e ritirarsi dal territorio moldavo''", ritirando la 14ª armata da Tiraspol.
 
La Moldavia tuttavia, continuò a considerare la Regione dell'ex Transnistria come parte del proprio territorio, pur avendo avuto poco reale influenza nella stessa. La Moldavia iniziò a costruire un proprio esercito e ricevette sostegno dalla Romania.<ref>[http://books.google.com/books?id=6HMmOs8klhUC&pg Arms and Ethnic Conflict], John Sislin, Frederic S. Pearson (Rowman & Littlefield, 2001), S. 99, ISBN 0-8476-8855-0</ref> Il 1 ° Marzo 1992 ebbe inizio una guerra su scala limitata tra la Repubblica della Moldavia e la Repubblica MoldavaMoldova di PridnestroviePridnestrovia. Sul lato della Repubblica della Repubblica delladi MoldaviaMoldova combatterono anche numerosi volontari provenienti dalla Romania, mentre sul altro lato la Guardia Repubblicana formata per lo più da civili e da volontari Russi e vicina Ucraina ebbe il successivo appoggio delle forze della 14ª armata che rimase agli ordini del generale [[Aleksandr Ivanović Lebed]], come già accaduto nel novembre 1990 a Dubossary (russo: Дубоссáры, rumeno: Dubăsari). L'esercito moldavo, cosi trovandosi in posizione di successiva inferiorità numerica e di armamenti, fu sconfitto con rilevanti perdite. Nel giugno 1992 le forze Repubblicane e della 14ª armata attraversarono il fiume Dniestr e occuparono la città di Bendery (in rumeno Tighina), situata sulla sponda occidentale del fiume; l'evento è ricordato in come Massacro di Bendery ove molte vittime civili furono causate dal fuoco delle artiglierie Moldave anche contro gli edifici civili.<ref name=":0">Massacro sulle rive del Dnestr http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/06/24/massacro-sulle-rive-del-dnestr.html</ref> I racconti dei testimoni oculari e le immagini tv sono incredibilmente simili a quelli che da mesi arrivano dalla Jugoslavia. E a volte, appaiono perfino più terribili, coi volti trasformati dall' odio e dalla violenza dei combattimenti, e le sagome dei carri armati e dei bombardieri, pronti a scattare al primo comando sugli immensi territori della Russia, del Caucaso e dell' Ucraina. Il reporter di radio Tiraspol, la capitale della regione ribelle del Dnestr, ha raccontò con voce concitata che la nuova offesiva moldavada parte della Repubblica di Moldova era scattata alle 23:00 in punto del [[1992|21 luglio 1992]], poco dopo l' accordo sulla tregua concluso, accettato e siglato il 21 luglio [[1992]] tra [[Eltsin]] e [[Snegur]]. Gli agili [[MiG-29|Mig 29]] Moldavi si sono levati in cielo per colpire il villaggio di Parkani, sulla riva ovest del Dnestr, a pochi chilometri da Bendery. I morti e i feriti non si contano, e il giornalista ha riferito solo che una famiglia residente nel villaggio è stata completamente annientata dalle bombe. Parlando di fronte ai deputati del suo Parlamento, ieri, il presidente della Repubblica moldavadi moldova dichiarò priva di fondamento questa informazione. Ma gli osservatori militari delle 4 potenze coinvolte nel conflitto - Russia, Ucraina, Romania e MoldaviaPridnestrovia - hanno dovuto confermare il bombardamento.<ref name=":0" />
 
Dopo tale accordo, la [[Russia]] continuò a supportare de facto il governo della Repubblica MoldavaMoldova di PridnestroviePridnestrovia. Fu istituita una zona di sicurezza tra la Repubblica MoldavaMoldova e la Repubblica MoldavaMoldova di PridnestroviePridnestrovia controllata da una Forza di pace congiunta (335 militari russi, 453 militari della Repubblica delladi MoldavaMoldova e 490 miliziani della Repubblica MoldavMoldova di Pridnestrovie MoldavaPridnestrovia), sotto la supervisione di una Commissione di controllo congiunta. Nel 1998 alla Commissione si aggiunsero 10 osservatori militari ucraini.
 
L'[[OSCE]], che cerca di favorire un negoziato stabile tra le parti, ha avviato una missione in MoldaviaMoldova il 4 febbraio 1993 e ha aperto un ufficio a Tiraspol il 13 febbraio 1995.
 
Nel febbraio [[2003]], gli [[Stati Uniti d'America]] e l'[[Unione europea]] hanno imposto misure restrittive contro la leadership della Repubblica MoldavaMoldova di PridnestroviePridnestrovia.
 
== La sicurezza militare della Repubblica ==
Nel territorio della Repubblica MoldavaMoldova di PridnestroviePridnestrovia sono stanziati, in veste di ''peacekeepers'', 1.500 militari russi, equipaggiati con armi leggere, a difesa dei consistenti depositi di munizioni lasciati in loco dalla 14ª armata dell'URSS.
 
Nel 2009, dopo che era stata ipotizzata l'installazione di uno scudo antimissili americano in Romania, il presidente della Repubblica Igor Smirnov ha dichiarato il benestare per lo schieramento di un sistema di difesa antimissili russo sul territorio da lui controllato.<ref>[http://en.rian.ru/analysis/20100216/157904643.html Transdnestr could host Russian military base, but Russia is unwilling | Features & Opinion | RIA Novosti<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
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Per la [[Moldavia]] federale era stato proposto che le competenze di governo fossero divise in tre categorie: quelle della federazione, quella degli Stati federati e quelle comuni. Questo piano presentava però diverse incognite, prima fra tutte il meccanismo elettivo delle due camere del parlamento federale: si prevedeva una camera bassa eletta con criterio proporzionale e un senato composto da 13 membri eletti dalla camera bassa federale, 9 dalla Transnistria e 4 dalla [[Gagauzia]]. Secondo il censimento del [[1989]], la Transnistria aveva il 14% della popolazione totale della [[Moldavia]] e la [[Gagauzia]] il 3,5%.
 
Grandi dimostrazioni contro il ''memorandum'' Kozak ebbero luogo a Chişinău nei giorni seguenti la sua pubblicazione. La leadership moldavamoldova rifiutò di firmarlo senza la coordinazione delle organizzazioni europee. Una visita del presidente [[Vladimir Putin|Putin]] in [[Moldavia|Moldovia]] fu cancellata. La [[Moldavia|Moldovia]] e il ''memorandum'' Kozak furono all'ordine del giorno nell'incontro dei ministri dell'[[OSCE]] a [[Maastricht]] nel dicembre [[2003]]. A causa del disaccordo tra la [[Russia]] da una parte e l'[[Unione Europea]] e gli [[Stati Uniti]] dall'altra, la questione moldava fu una delle principali ragioni per cui una dichiarazione finale non fu adottata dopo il ''meeting''.
 
==== La crisi del 2004 ====
Approssivativamente 11.200 bambini su 79.000 studenti della TransnistriaPridnestrovia sono educati in lingua moldava, un numero uguale ai bambini educati in quella rumena; nell'estate del [[2004]], le autorità della TransnistriaPridnestrovia chiusero con la forza 6 scuole che insegnavano il moldavo scritto in caratteri latini: circa 3.400 bambini furono vittime di questa misura. Diversi insegnanti e genitori che si opposero alla chiusura furono arrestati e le lezioni si tennero all'aperto per diversi giorni. Le scuole chiuse furono poi riaperte, ma con lo ''status'' di "istituzioni educative non-governative".
 
Durante la crisi, il governo moldavo decise di isolare la repubblica separatista dal resto del paese, ma il blocco era inefficiente causa la mancanza di cooperazione del governo ucraino filo-russo di [[Leonid Kučma]]. La Transnistria reagì con una serie di azioni miranti a destabilizzare la situazione economica nella [[Moldavia|Moldovia]], tagliando la fornitura elettrica che, in MoldaviaMoldovia, è in gran parte garantita da centrali costruite innella Transnistria neldel periodo sovietico.
 
==== La posizione dell'Ucraina nella questione della Transnistria ====
Nel maggio [[2005]], il governo ucraino filo-occidentale di [[Viktor Juščenko]] propose un piano in sette punti, secondo il quale l'eventuale separazione definitiva della Transnistria dalla [[Moldavia]] doveva arrivare attraverso un negoziato stabile e libere elezioni. Gli [[Stati Uniti]], l'[[Unione Europea]] e la Repubblica MoldavaMoldova di TransnistriaPridnestrovia espressero accettazione per il progetto. Nel luglio [[2005]], l'[[Ucraina]] aprì 5 nuovi valichi di confine tra Transnistria e [[Ucraina]], pattugliati da ufficiali moldavi e ucraini per ridurre l'alta incidenza del [[contrabbando]]. L'Ucraina ha aperto nello stesso anno un'ambasciata a Chisinau e un consolato a Balti. Nel [[2005]] anche l'[[Unione Europea]] ha avviato una missione per ridurre il contrabbando tra la Transnistria da una parte e l'Ucraina dall'altra.
 
La Russia, che sembra orientata a mantenere lo ''[[status quo]]'' o a guidare essa stessa il processo di pace, non ha espresso aperto sostegno al progetto ucraino. Il fallimento della proposta ha spinto il governo ucraino a rinsaldare i legami con la Moldavia, finendo per schierarsi sulle posizione del Governo moldavomoldovo. Il 3 marzo 2006, l'Ucraina ha introdotto nuovi regolamenti doganali per le merci che transitano attraverso il confine della TransnistriaPridnestrovia: sono importabili in Ucraina solo i beni che hanno documenti rilasciati dalle Autorità moldave, in base all'accordo doganale ucraino-moldavomoldovo del 30 dicembre 2005. La TransnistriaPridnestrovia e la Russia hanno protestato parlando di "blocco economico" imposto alla regione separatista. Il 28 dicembre 2009 i governi ucraino e moldavo hanno lanciato anche un processo di demarcazione dei loro 985&nbsp;km di confine, sempre senza coinvolgere la TransnistriaPridnestrovia. Anche in questa circostanza la Transnistria e la Russia hanno protestato per una iniziativa che non è tesa alla soluzione negoziata della crisi.<ref>[http://www.itar-tass.com/eng/level2.html?NewsID=14682129&PageNum=2] Ukraine, Moldova starting demarcation of Dniester border</ref>
 
==== La ripresa dei negoziati di pace nel 2010 ====
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== La bandiera ==
{{Vedi anche|Bandiera della Transnistria}}
La Bandiera dalla Repubblica MoldavaMoldova di TransnistriaPridnestrovia è stata adottata ufficialmente come bandiera di Stato il 3 luglio 2000. È in pratica la bandiera dell’ex repubblicaRepubblica socialistaSocialista sovieticaSovietica moldavaMoldova (1952-1990). La legge prevede anche l'uso di una versione semplificata che non contiene la falce e il martello e la stella in alto a sinistra.
 
== Stampa e informazione ==