Verità e metodo: differenze tra le versioni
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'''''Verità e metodo''''' (''Wahrheit und Methode'' in [[lingua tedesca|tedesco]]), è la principale opera filosofica di [[Hans-Georg Gadamer]], pubblicato per la prima volta nel [[1960]]. Il nucleo fondamentale della ricerca filosofica di Gadamer in Verità e Metodo si muove sul terreno dell'[[ermeneutica]].
== Tematiche e contenuti ==
Si propone di elaborare un'"[[ermeneutica|ermeneutica filosofica]]", discorso che [[Martin Heidegger|Heidegger]] aveva avviato ma non approfondito. Il suo obiettivo era quello di scoprire la natura della comprensione umana, rivelando il carattere universale (ossia presente in ogni forma di sapere) del fenomeno del comprendere e, correlativamente, indagando - per dirla con termini [[Immanuel Kant|kantiani]] - le condizioni di possibilità, ossia le strutture trascendentali che ne rendono sempre di nuovo possibile la genesi nel pensiero umano. Gadamer critica due approcci alle scienze umane (''Geisteswissenschaften''). Da un lato si mostra critico degli approcci moderni alle discipline umanistiche, modellati sul metodo delle scienze naturali, dall'altro criticò l'approccio dell'ermeneutica [[romanticismo|romantica]], rappresentato ad esempio da [[Friedrich Schleiermacher]], il quale riteneva che interpretare correttamente un testo significasse recuperare l'intenzione originale dell'autore che l'ha scritto. Gadamer respinge come irrealizzabile l'ideale di oggettività delle scienze della natura, e suggerisce invece che il significato è creato attraverso una comunicazione intersoggettiva.
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