Jean-Pierre Vernant: differenze tra le versioni
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{{C|incipit con frasi decisamente POV|letteratura|gennaio 2007|[[Utente:Cruccone|Cruccone]] ([[Discussioni utente:Cruccone|msg]]) 23:34, 12 gen 2007 (CET)}}{{W|letteratura|gennaio 2007|[[Utente:Cruccone|Cruccone]] ([[Discussioni utente:Cruccone|msg]]) 23:34, 12 gen 2007 (CET)}}
'''Jean-Pierre Vernant''' ([[Provins]], [[4 gennaio]] [[1914]]-[[2007]]) è stato uno studioso [[Francia|francese]] dell'età classica, che si è occupato in modo particolare della [[mitologia greca]].
i suoi testi come ''rivoluzionari'' {{quote|Impossibile rendere almeno in parte giustizia della grandezza di un uomo che non è stato solo uno dei più grandi intellettuali del nostro tempo. ... non si trattava solo di uno dei grecisti più originali del secolo ventesimo ... .Eva Cantarella, Corriere della Sera, Giovedì 11 gennaio 2007, pagina 43}}, opere che hanno cambiato radicalmente la nostra percezione▼
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Studiò nei licei di Carnot e Louis-le-Grand di [[Parigi]] e proseguì gli studi alla [[Sorbona]]. Dal luglio del [[1940]] fu insegnante di [[filosofia]] a [[Tolosa]]. Combattè nella [[seconda guerra mondiale]] e partecipò alla [[resistenza]] [[Francia|francese]]. Dopo la guerra aderì al [[Partito Comunista Francese]] e scrisse articoli di [[politica estera]].
Tra il [[1948]] e il [[1957]] fu ricercatore presso il [[Centre national de la recherche scientifique]] (CNRS) e si impegnò contro le guerre coloniali della Francia in [[Indocina francese|Indocina]] e in [[Algeria]]. Dal 1957 al [[1975]] diresse un settore dell'[[École Pratique des Hautes Études]] e quindi fino al [[1984]] insegnò "Studio comparato delle religioni antiche" al [[Collège de France]].
Promosse la costituzione del [[Centre de Recherches Comparées sur les Sociétés Anciennes]], che diresse dal [[1964]] al [[1985]]. Fu membro di varie e numerose accademie ([[Académie royale de Belgique]], l'[[American Academy of Arts and Sciences]], l'[[Academia Europaea]]) e fu insignito dell'onorificenza della [[Legion d'onore]].
{{quote| ... Greci ci danno una grande lezione. Non ci invitano a diventare politeisti, a credere in Artemide e in Dioniso, ma a dare lo spazio conveniente e necessario, nell’idea di civiltà. Ad un atteggiamento dello spirito che ha valore non soltanto morale e politico, ma anche propriamente intellettuale, e che si chiama tolleranza. da: La morte negli occhi. Figure dell’Altro nell’antica Grecia▼
== Opere ==
▲{{quote| ... Greci ci danno una grande lezione. Non ci invitano a diventare politeisti, a credere in Artemide e in Dioniso, ma a dare lo spazio conveniente e necessario, nell’idea di civiltà. Ad un atteggiamento dello spirito che ha valore non soltanto morale e politico, ma anche propriamente intellettuale, e che si chiama tolleranza.|J.-P.
* ''Mito e pensiero'', [[1965]] (edita in italiano da Einaudi
▲* - Le origini del pensiero greco, 1962;
▲* - Mito e societa' greca, 1974;
▲* - Mito e religione greca, 1990;
* - Mito e religione in Grecia antica, Donzelli;
* - Ulisse e lo specchio. Il femminile e la rappresentazione di sé nella Grecia antica, con Francoise Frontisi, Donzelli;
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