Metilde Viscontini Dembowski: differenze tra le versioni
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Le autorità cittadine raccolsero informazioni sul conto di Metilde. Un rapporto del [[1816]] del procuratore di Berna riferisce le dicerie circolanti a Milano, secondo le quali ella avrebbe avuto, quando il marito era in Spagna, « con un'altra persona un qualche intrigo amoroso di cui restarono delle conseguenze ».<ref>Michel Crouzet, ''Stendhal'', 1990, p. 381.</ref>
Da [[Zurigo|Hottingen]] riceveva le lettere del Foscolo, che aveva lasciato l'Italia poche settimane dopo di lei, e aveva saputo da comuni conoscenti della sua presenza a Berna. I due s'incontrarono nel maggio del [[1816]] a [[Berna|Brunnadern]], dove Metilde aveva affittato una casa per passarvi la bella stagione.<ref>A Metilde, Foscolo dedicò durante l'esilio svizzero una delle tre copie dei ''Vestigi della storia del sonetto italiano dall'anno MCC al MDCCC'' - libretto edito dall'editore zurighese [[Johann Heinrich Füssli|Füssli]] -, una
In ottobre Metilde fece ritorno con il figlio Ercole a Milano, sistemandosi in un appartamento in affitto in piazza delle Galline. Doveva definire la sua causa di separazione e contava sulle influenti relazioni della duchessa Julie per ottenere un esito il più possibile favorevole. Julie le aveva assicurato di aver contattato il cancelliere [[Klemens von Metternich|Metternich]] a [[Vienna]], il governatore della Lombardia [[Franz Joseph Saurau]] e il feld-maresciallo austriaco [[Ferdinand Bubna]], il superiore del generale Dembowski, a Milano.
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