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===Aerodinamica===
La scelta dell'aerodinamica del Buran fu fatta fra tre diversi tipi di configurazione. La prima che venne presa in considerazione fu quella dello [[Space Shuttle]] [[USA]]. Infatti l'aerodinamica americana fu ricavata da una serie di studi su 64 configurazioni diverse, studiate nel periodo fra il [[1968]] al [[1972]]. Gli ingegneri sovietici, di conseguenza, sfruttarono a loro vantaggio un tale studio,
Nonostante ciò, moltissimi ingegneri che già progettarono la [[Soyuz]] si opposero alla scelta di una configurazione alata. Infatti la scelta di tale aerodinamica avrebbe considerato un notevole spreco di peso e numerosi problemi per il controllo termico della navetta. Essi sostennero fortemente una struttura in tre parti formata da una prima parte conica, che avrebbe dovuto ospitare gli [[astronauta|astronauti]], una seconda parte cilindrica, che avrebbe ospitato il carico, e un'ultima parte cilindrica, formata dai [[motore|motori]]. Tale navetta avrebbe dovuto rientrare a velocità subsonica nell'[[atmosfera]], ed essere frenata prima da dei paracadute, poi da dei retrorazzi che le avrebbero permesso di atterrare.
La terza configurazione era di una navetta in grado di essere lanciata con il già testato missile [[Proton]]. Venne preso in considerazione un progetto della [[MiG|OBK MiG]], detto [[Spiral]], che era in studio sin dal [[1965]]. Tale navetta doveva essere portata in orbita da un vettore ipersonico, per poi portarsi a orbite più distanti tramite l'uso di motori propri.
Il [[12 febbraio]][[1976]] il progetto ebbe un'importante svolta. Un decreto del governo impose una serie di specifiche tecniche al progetto MKS, e il controllo del progetto andò sotto il [[Ministero della Difesa]].
Vennero imposti il MTKVA e il razzo [[Vulkan]], progettato dalla [[NPO Energia]], come punti di partenza per lo studio del nuovo sistema di navette riutilizzabili. Il MTKVA, però, dava dei forti dubbi riguardo alla sua configurazione di atterraggio verticale, che causava degli ovvi problemi di sicurezza sia nella progettazione che nell'esecuzione dell'arrivo a terra.
▲Nonostante ciò, moltissimi ingegneri che già progettarono la [[Soyuz]] si opposero alla scelta di una configurazione alata. Infatti la scelta di tale aerodinamica avrebbe considerato un notevole spreco di peso e numerosi problemi per il controllo termico della navetta. Essi sostennero fortemente una struttura in tre parti formata da una prima parte conica, che avrebbe dovuto ospitare gli [[astronauta|astronauti]], una seconda parte cilindrica, che avrebbe ospitato il carico, e un'ultima parte cilindrica, formata dai [[motore|motori]]. Tale navetta avrebbe dovuto rientrare a velocità subsonica nell'[[atmosfera]], ed essere frenata prima da dei paracadute, poi da dei retrorazzi che le avrebbero permesso di atterrare in verticale.
Nonostante ciò, quasi tutti i sistemi interni della navetta vennero studiati in maniera indipendente. Inoltre l'idea di un booster a combustibile solido venne scartata quasi subito a favore dei già studiati propulsori a comustibile liquido ([[kerosene]]/[[ossigeno]])
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