Francesco Filelfo: differenze tra le versioni
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Durante il secondo anno del soggiorno milanese, Filelfo perse sua moglie. Si risposò presto con una rappresentante delle famiglie milanesi più famose, [[Orsina Osnaga]], alla cui morte sposò in terze nozze [[Laura Magiolini]]. A quanto emerge dal suo epistolario (di cui l'unica edizione completa è quella curata da Émile Legrand, lavoro encomiabile, ma con limiti notevoli nell'impostazione ecdotica), Filelfo fu profondamente legato a tutte e tre le mogli, nonostante le numerose occasioni di infedeltà che si procurava. Anche questo fu un tratto del suo carattere arrogante e irrequieto, ma allo stesso tempo sentimentale.
Alla morte di Filippo Maria Visconti ([[1447]]), Filelfo, dopo una breve esitazione, strinse alleanza con [[Francesco Sforza]], nuovo principe di Milano, al quale dedicò il poema epico ''[[Sforziade]]''.
Accolto alla corte di [[Ludovico III Gonzaga]], nel [[1459]] tenne l'orazione latina che accolse [[papa Pio II]] per il [[Concilio di Mantova]].<ref>{{cita libro|Kate|Simon|I Gonzaga. Storia e segreti|2001||Ariccia}}</ref>
Quando anche Francesco Sforza morì, Filelfo, ormai 77enne andò a Roma ([[1475]]), dove si mise al servizio di [[papa Sisto IV]], ricoprendo la cattedra di retorica. Ben presto, però, la sintonia con la città e il papato vennero meno, e dopo appena un anno lasciò Roma per ritornare a Milano.
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Filelfo merita di essere ricordato fra i più grandi umanisti italiani non per il suo stile (ma il suo latino è ciceroniano) né per l'elevatezza del suo ingegno né per l'accuratezza del suo insegnamento, ma per la sua energia e la sua completa adesione ai suoi tempi. La sua erudizione fu ampia ma male assimilata; la conoscenza degli autori antichi estesa ma superficiale; non fu brillante nell'immaginazione, non pungente negli [[epigramma|epigrammi]], non sublime in ambito [[retorica|retorico]]. Possedette una ricchissima raccolta di [[manoscritto|manoscritti]], soprattutto greci, che fu spesso costretto a impegnare, per far fronte ai suoi numerosi debiti: nelle sue [[postilla|postille]] marginali rinvenute in molti di essi resta cristallizzata la continua e intensa lettura delle opere degli autori antichi e [[letteratura bizantina|bizantini]].
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
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