Guglielmo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
Nessun oggetto della modifica |
||
Riga 55:
=== Inghilterra e Francia ===
{{Casa dei Normanni}}
Questa pace durò tuttavia meno di un anno. Infatti la divisione tra Inghilterra e Normandia presentò un dilemma per quei nobili che avevano possedimenti su entrambi i lati della [[La Manica|Manica]]. Siccome Guglielmo il Rosso e Roberto erano rivali naturali, i nobili non potevano sperare di compiacere entrambi i loro signori, e quindi correvano il rischio di perdere il favore dell'uno o dell'altro (o di entrambi). Con l'intento di unire ancora una volta Inghilterra e Normandia sotto un unico governante; nel [[1088]] essi si rivoltarono allora contro Guglielmo il Rosso, in favore di Roberto, ritenuto di carattere più debole del fratello Guglielmo il Rosso e quindi migliore per gli interessi della nobiltà<ref name=Cor>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 56</ref>. La rivolta per dare il trono inglese a Roberto fu capeggiata dal conte del Kent, il potente vescovo [[Oddone di Bayeux]]<ref name=Cor/>, zio sia di Guglielmo che di Roberto, come conferma anche il ''The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations (London)''<ref name=Florenc>{{en}} [http://archive.org/stream/chronicleofflore00flor/chronicleofflore00flor_djvu.txt#ES The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations, anno 1088, pag. 186]</ref>, liberato dopo cinque anni di prigionia<ref>[[Oddone di Bayeux]] riteneva l'[[Arcivescovo di Canterbury]], [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]] responsabile delle sue disgrazie e voleva vendicarsi.</ref>. Si erano formati due partiti<ref name=Halphen>Louis Halphen, "La Francia dell'XI secolo", cap. XXIV, vol. II , pag. 784</ref> e Guglielmo il Rosso, che aveva l'appoggio della maggioranza del clero<ref name=Co>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 57</ref>, comunque, riuscì a chiamare a raccolta gli inglesi (i nativi che fornirono i combattenti a piedi) e a sconfiggere, nel corso del [[1088]], la ribellione, forte soprattutto nel [[Kent]] e nel [[Sussex]], organizzata intorno a Oddone e suo fratello, il conte di [[Cornovaglia]], [[Roberto di Mortain]]<ref name=Co/>, anche perché Roberto Cosciacorta o il Corto, come sempre a corto di denaro non si fece vivo in Inghilterra a sostenere i suoi seguaci<ref name=Co/>.<br>Sempre secondo il ''The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations (London)'', Oddone, avendo fortificato [[Rochester (Regno Unito)|Rochester]], aveva richiesto l'intervento del nipote, Roberto, che dalla Normandia, aveva inviato un piccolo corpo di armati, promettendo di arrivare al più preso in aiuto di Oddone<ref name=Floren>{{en}} [http://archive.org/stream/chronicleofflore00flor/chronicleofflore00flor_djvu.txt#ES The Chronicles of Florence of Worcester with two continuations, anno 1088, pag. 187 -190]</ref>; ma Guglielmo II, con l'aiuto di Lanfranco, reagì e riuscì ad avere ragione dei rivoltosi prima dell'intervento di Roberto<ref name=Floren/>.<br>Dopo essere stato sconfitto, Oddone fu bandito dal regno d'Inghilterra<ref name=Co/>, la contea del [[Kent]] gli venne confiscata e fu costretto a rientrare in Normandia, a Bayeux, dove era ancora vescovo, mentre l'altro zio di Guglielmo, fratello di Oddone, Roberto di Mortain, venne perdonato.
Nel [[1090]] Guglielmo invase la Normandia, schiacciando le forze di Roberto e costringendolo a cedere la parte orientale del ducato<ref name=C>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 58</ref>. Poi i due si incontrarono a [[Caen]], ricomposero le loro differenze e Guglielmo accettò di aiutare Roberto a recuperare il [[Cotentin]] e l'[[Avranches]], che Roberto aveva venduto al fratello minore, [[Enrico I d'Inghilterra|Enrico Beauclerc]]<ref name=C/>. Questi, nel 1091, fu scacciato e dovette andare in esilio<ref name=C/> e poté tornare in Inghilterra dopo il [[1095]].
Riga 68:
|alternativo = Sir
}}
Gran parte del regno di Guglielmo II fu speso in aspre discussioni con la Chiesa; nel [[1089]], dopo la morte di [[Lanfranco di Canterbury|Lanfranco]], [[Arcivescovo di Canterbury]], egli si appropriò di entrate ecclesiastiche alle quali non aveva diritto, e per questo venne molto criticato.
Nel [[1095]] [[Roberto di Mowbray]], [[Conte di Northumbria]], non voleva recarsi alla corte di Guglielmo per rendergli omaggio, e questi di conseguenza guidò un esercito contro Roberto e lo sconfisse; il Conte venne spogliato dei suoi possedimenti e imprigionato. Un altro nobile, [[Guglielmo di Eu]], venne accusato di tradimento e per questo fu [[castrazione|castrato]] e accecato. Nello stesso [[1095|anno]] Guglielmo II tentò, con scarso successo, un breve attacco al [[Galles]]. Ci riprovò nuovamente nel [[1097]] ottenendo scarsi successi, ma non facendo conquiste territoriali.▼
Guglielmo ebbe delle diatribe anche con il re scozzese, [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]], costringendolo a rendergli l'omaggio nel [[1091]] e catturando la città di confine di [[Carlisle]] nel [[1092]]. Comunque, Guglielmo ottenne il controllo effettivo del trono scozzese dopo la morte di Malcolm (Malcolm venne ucciso in un'imboscata tesagli dagli inglesi nei pressi di [[Alnwick (Northumberland)|Alnwick]]). Nel [[1093]], Guglielmo appoggiò il tentativo di [[Edgardo Atheling]] di detronizzare il fratello di Malcolm III, [[Donald III di Scozia|Donald Bane]], a favore di suo nipote<ref>[[Edgar di Scozia]] era figlio del re [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]] e di [[Margherita di Scozia (santa)|Margherita]], la sorella di [[Edgardo Atheling]].</ref>, anch'egli di nome, [[Edgar di Scozia|Edgardo]]. Re Edgardo fu incoronato e governò la [[Scozia]] dal [[1097]] al [[1107]], dovendo la sua posizione a Guglielmo, riconobbe sempre la superiorità inglese.
Nel [[1094]], Guglielmo attaccò la Normandia centrale e cercò di occupare [[Caen]], ma il [[Sovrani di Francia|re di Francia]], [[Filippo I di Francia|Filippo I]] accorse in aiuto di Roberto<ref>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 63</ref>, facendosi pagare sia in denaro che in concessioni territoriali<ref name=Halphen/>. Guglielmo fu così cacciato da Caen, e sullo slancio fu attaccato nella Normandia orientale; riuscì a salvarsi solo corrompendo Filippo I, che si ritirò dall'impresa, permettendogli di rientrare in Inghilterra<ref name=CO>William John Corbett, "Inghilterra, 1087-1154", cap. II, vol. VI, pag. 64</ref>.
▲Nel [[1095]] [[Roberto di Mowbray]], [[Conte di Northumbria]], che aveva appoggiato Oddone d'Evreux, a cui era stato permesso di rientrare nella sua contea<ref name=C/>, non
Nel [[1096]], mentre Guglielmo trattava col fratello Enrico per aiutarlo a rientrare in possesso dei feudi in Normandia che aveva comprato dal fratello Roberto e da cui era stato scacciato nel [[1091]], Roberto si unì alla [[Prima crociata]]. Egli, come sempre, aveva bisogno dei soldi per sovvenzionare l'impresa e diede in pegno il suo Ducato a Guglielmo in cambio del pagamento di 10.000 marchi; una somma che ammontava a circa un quarto delle entrate annuali di Guglielmo. Questi raccolse i soldi imponendo, come era solito fare, una tassa speciale alta e per nulla gradita, su tutta l'Inghilterra. Partito Roberto, accompagnato da Oddone di Bayeux e da Edgardo Atheling, Guglielmo governò quindi la Normandia come reggente durante l'assenza di Roberto. Roberto fece ritorno in Normandia solo nel settembre [[1100]], un mese dopo la morte di Guglielmo.
|