Utente:Presbite/Sandbox5: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{Bio
|Nome = WilliamMatteo
|Cognome = KlingerBenussi
|Sesso = M
|LuogoNascita = FiumeRovigno
|LuogoNascitaLink = Fiume (Croazia)
|GiornoMeseNascita = 2423 settembreottobre
|AnnoNascita = 19721906
|LuogoMorte = New YorkBelgrado
|LuogoMorteLink =
|GiornoMeseMorte = 3116 gennaiogiugno
|AnnoMorte = 20151951
|Attività = storicopartigiano
|Epoca = 20001900
|Epoca2 =
|Nazionalità = croatoitaliano
|Immagine =
|DimImmagine =
|FineIncipit =, ènoto statosoprattutto unocol storicosoprannome [[Croazia|croato]]partigiano di nascita,'''Cìo''' conè lastato doppiaun cittadinanzapartigiano croata-italiano, inquadrato nell'[[Italia|italiana]],Esercito specializzatoPopolare nelladi Liberazione storiadella [[Jugoslavia|jugoslava]] del XX secolo.
}}
== Vita==
William Klinger nacque il 24 settembre 1972 a [[Fiume (Croazia)|Fiume]], da una famiglia proveniente da [[Pakrac]]<ref>[http://www.ffzg.unizg.hr/vijece/vijece_dnr_2001-06-18.html Izvješće - Filozofski fakultet - Sveučilište u Zagrebu]</ref>. Frequentate le scuole italiane della sua città, nel 1997 si laureò in [[storia]] con lode all'[[Università di Trieste]], mentre nel contempo frequentava l'[[Università di Klagenfurt]] grazie ad una borsa di studio del governo austriaco. Si specializzò in seguito alla [[Central European University]] di [[Budapest]], addottorandosi nel 2007 all'[[Istituto universitario europeo]] di [[Firenze]], con una tesi dal titolo ''"Negotiating the Nation. Fiume: from Autonomism to State Making (1848-1924)"''.
 
== Vita ==
Ricercatore presso il [[Centro di Ricerche Storiche di Rovigno]], la produzione storiografica di Klinger si concentrò sulla storia jugoslava, con particolare ''focus'' sulla storia del regime comunista di [[Josip Broz Tito|Tito]].
Nato il 23 ottobre 1906 nella località [[Istria|istriana]] di Rovigno, all'epoca parte dell'[[Impero austroungarico]], già quattordicenne partecipò a manifestazioni organizzate dal [[Partito Socialista Italiano]] contro il fascismo. Operaio a Monfalcone, nel 1924 tornò a lavorare a Rovigno. Fra le azioni dimostrative contro il regime, rimase celebre l'esposizione della bandiera rossa sul campanile della [[Chiesa di Sant'Eufemia (Rovigno)|chiesa di Sant'Eufemia]] - la principale di Rovigno - e sulla ciminiera della fabbrica ''Ampelea'', il 1° maggio 1936.
 
Condannato al carcere e al confino, vi rimase fino all'[[Armistizio di Cassibile]], quando assieme ad altri antifascisti venne caricato s'un treno per essere deportato in [[Terzo Reich|Germania]]. Fuggito durante il trasporto, riuscì a tornare con mezzi di fortuna a Rovigno, dove si unì ai partigiani jugoslavi. Qui organizzò un gruppo di guastatori di cui fecero parte Luciano Simetti, Antonio Abbà, Stanko Pauletić, Giuseppe Turcinovich, Giorgio Bognar e Milan Iskra, le cui imprese divennero famose. Questi colpirono con attacchi dinamitardi svariati tratti di vie ferrate, treni, ponti e tralicci. Clamorosa rimase un'azione organizzata dal Comitato distrettuale del partito comunista croato che comprendeva Pino Budicin, Augusto Ferri, Antun Pavlinić e [[Giusto Massarotto]], portata a termine a Rovigno da Benussi-Cìo assieme a Mario Hrelja e Luciano Simetti. Alle 19:30 del 5 gennaio 1944, riuscirono a fare irruzione nella Casa del Fascio durante un'importante riunione finalizzata a costituire il nuovo corpo della "Guardia civica", per il cui successo era stata promossa una campagna propagandistica in tutta l’Istria, finalizzata al reclutamento del maggior numero possibile di volontari. Dopo aver attaccato con i mitra in pugno la quindicina di fascisti presenti, i tre piazzarono una mina nell'edificio, che venne completamente sventrato. L'attacco diede nuova linfa e coraggio alle organizzazioni antifasciste rovignesi, che reclutarono diversi nuovi attivisti. Ad aprile dello stesso anno Benussi-Cìo fra l'altro partecipò ad un'azione simile, che colpì la Casa del Fascio di [[Valle (Croazia)|Valle]].
Poliglotta, Klinger parlava fluentemente croato, italiano, tedesco, inglese, francese, sloveno, russo e friulano.
 
Alla fine della guerra, Matteo Benussi-Cìo tornò nella sua Rovigno rifiutando ogni carica pubblica che gli era stata offerta. Secondo quanto riportato dalla stampa jugoslava, morì in un ospedale di Belgrado il 16 giugno 1951, a seguito di una malattia che l'aveva colpito come conseguenza degli sforzi sostenuti durante la guerra.
Sposato con un'italiana, Klinger viveva a [[Gradisca d'Isonzo]].
 
Solo molti anni dopo si seppe che in realtà - nonostante avesse già quarantacinque anni - era stato richiamato alle armi per prestare il servizio militare suppletivo nell'esercito jugoslavo. Qui venne inviato in un’unità di addestramento assieme ai giovani di leva, dove il suo carattere indocile e soprattutto la sua quasi nulla conoscenza della lingua serbo-croata furono la causa di una serie di situazioni problematiche, che vennero qualificate come segni di insubordinazione. Venne quindi inviato in un’unità di disciplina, ove pare sia stato
William Klinger fu ucciso il 31 gennaio 2015 nell'[[Astoria Park]] di New York, dove doveva tenere una conferenza sulla Jugoslavia, la seconda guerra mondiale e la storia dei Balcani nel dopoguerra.
ripetutamente picchiato. Portato in ospedale in gravi condizioni, morì poco dopo. Nel suo certificato di morte, si scrisse che la causa del decesso fu un attacco di [[meningite]].
 
La morte di Benussi-Cìo creò tale scalpore e malcontento, che il suo compagno di lotta Mario Hrelja, assieme ad altri dirigenti già partigiani allertò i massimi esponenti dell’organizzazione degli ex combattenti e dello stesso comitato centrale del Partito Comunista Jugoslavo, chiedendo di intervenire per ricordare la sua figura di strenuo antifascista e partigiano.
 
Il 27 novembre 1953, Matteo Benussi-Cìo venne quindi proclamato [[Eroe del popolo]], la massima onorificenza jugoslava. Fu il primo italiano combattente nell'EPLJ ad essere insignito di tale titolo, precedendo di vent'anni [[Pino Budicin]].
 
==Note==
{{references}}
 
==Opere Bibliografia ==
 
* “Antonio Grossich e la nascita dei movimenti nazionali a Fiume”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 1999 (XII).
* “La genesi dei movimenti nazionali a Fiume”, in ''Fiume nel secolo dei grandi mutamenti; Atti del convegno'', Edit, Fiume 2001.
* “Cesare Durando: frammenti della corrispondenza consolare (1887)”, ''Atti'', Volume XXXII, Centro ricerche storiche Rovigno, 2002.
* “La Carta del Carnaro: una costituzione per lo “Stato libero di Fiume (1920)”, ''Quaderni'', Volume XIV, Centro ricerche storiche Rovigno, 2003.
* “La storiografia di Fiume (1823 - 1924): una comunità immaginata?” ''Quaderni'', Volume XV, Centro ricerche storiche Rovigno, 2004.
* “Dorotićeva policijska izvješća o Adamiću”, in ''Adamićevo Doba (1780. - 1830.)'' Vol. I Muzej grada Rijeke, Rijeka, 2005, pp.&nbsp;223–231.
* “Adamić i Hudelist: Doba restauracije”, in ''Adamićevo Doba (1780. - 1830.)'' Vol. I Muzej grada Rijeke, Rijeka, 2005, pp.&nbsp;233–239.
* “Prva globalizacija: kolonijalna ekspanzija i privilegirane trgovačke kompanije”, in ''Adamićevo Doba (1780. - 1830.)'' Vol. II, Muzej grada Rijeke, Rijeka, 2006.
* “Emilio Caldara e Fiume”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2006 (XVII): 445-480.
* “Quando è nazione? Una rivisitazione critica delle teorie sul nazionalismo”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2006 (XVII): 399-420.
* “Le macchinazioni ragusee da repristinazione della loro Repubblica vanno sempre più realizzandosi: la tentata restaurazione della Repubblica di Ragusa nel 1814”, ''Atti'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2009 (XXXVIII): 127-160.
* “Nascita ed evoluzione dell’apparato di sicurezza jugoslavo: 1941-1948”, ''Fiume - Rivista di studi adriatici'', 2009 (19): 13-49.
* “Lussino, dicembre 1944: operazione “Antagonise”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2009 (XX)
* “A.L.Adamich nei rapporti della Polizei-Hofstelle del 1810, ''Atti'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2009 (XXXIX): 331-358.
* “Roberto Oros di Bartini (Fiume 1897 - Mosca 1974)”, ''La Ricerca'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2009.
* “Alcune considerazioni sulla guerra partigiana jugoslava 1941-1945”, ''Fiume - Rivista di studi adriatici'' 2010 (21): 107-117.
* “Josip Broz Tito (1892-1980): un’intervista con Geoffrey Swain”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2010 (XXI): 377-425.
* “Note sulla presenza storica della Foca monaca nell'Adriatico”, ''La Ricerca'', Centro di ricerche storiche – Rovigno 2010 (57): 6–10.
* “Due memoriali inediti di Riccardo Zanella al Consiglio dei ministri degli esteri di Londra del settembre 1945”, ''Fiume. Rivista di studi adriatici'' 2011 (23): 61 - 68.
* “Giuseppe Ludovico Cimiotti (1810-1892) e le problematiche origini della storiografia fiumana”, ''Fiume. Rivista di studi adriatici'' 2011 (24): 49 - 64.
* “Nazionalismo civico ed etnico in Venezia Giulia”, ''Ricerche Sociali'', Centro di ricerche storiche – Rovigno 2011 (18):39-45
* “Le origini dei consigli nazionali: una prospettiva euroasiatica”, ''Atti'', Centro di ricerche storiche – Rovigno 2011 (XXXX): 435-473.
* ''GERMANIA E FIUME La questione fiumana nella diplomazia tedesca (1921-1924)'', Deputazione di Storia Patria per la Venezia Giulia, Trieste, 2011.
* “La Cunard nel Quarnero: la linea Fiume - New York (1904-1914)”, ''Quaderni'' 2011 (XXII): 7-45.
* “Catture di Squalo Bianco (Carcharodon carcharias, Linnaeus, 1758) nel Quarnero 1872 – 1909”, ''Atti'', Centro di ricerche storiche – Rovigno 2011 (XLI): 479-524.
* “A vent’anni dalla dissoluzione della Jugoslavia: le radici storiche”, ''Fiume. Rivista di studi adriatici'' 2012 (25): 67 - 71.
* “Crepuscolo adriatico. Nazionalismo e socialismo italiano in Venezia Giulia (1896 – 1945)”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2012 (XXIII): 79 - 126.
* ''IL TERRORE DEL POPOLO Storia dell'OZNA, la polizia politica di Tito'', Italo Svevo, Trieste, 2012.
* “Dall’autonomismo alla costituzione dello Stato - Fiume 1848-1918”, in ''Forme del politico. Studi di storia per Raffaele Romanelli'', a cura di Emmanuel Betta, Daniela Luigia Caglioti, Elena Papadia, Viella, Roma 2012: 45 - 60.
* “Continuity Man: la visita di Stane Dolanc a Londra nel 1977”, ''la battana'', 187 (2013): 77 - 90.
* “Organizzazione del regime fascista nella Provincia del Carnaro (1934-1936)”, ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2013 (XXIV): 191 - 210.
* with Denis Kuljiš ''TITO - NEISPRIČANE PRIČE'', Nezavisne novine, Banja Luka, 2013.
* (in press) “L’irredentismo impossibile: Fiume e l'Italia (1823 – 1923)”, ''Atti e memorie della Società dalmata di storia patria'', Roma 2013 (XXXV):
* (in press) “Jugoslavismo e nazionalismo nel carteggio Milovan Đilas - Mate Meštrović (1961-1981)”, ''Ricerche Sociali'', Centro di ricerche storiche – Rovigno 2014 (21):
* (in press) “Socialismo e questione adriatica dalla Grande guerra al Secondo conflitto mondiale”, Perugia, 2014.
* (in press) “Un fronte unico da Trieste a Salonicco: La Venezia Giulia nella «Federazione Balcanica» (1918 – 1928)” ''Quaderni'', Centro ricerche storiche Rovigno, 2014 (XXV):
 
{{portale|biografie|Venezia Giulia e Dalmazia|storia}}