Capitano Nemo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
SteveR2 (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
SteveR2 (discussione | contributi)
Riga 75:
Si scopre che Nemo compie assalti di navi da guerra nemiche e le affonda; nel seguito del romanzo si capirà che le navi della nazione odiata dal capitano sono navi [[Inghilterra|inglesi]].
 
Nel seguito del romanzo, ''[[L'isola misteriosa (romanzo)|L'isola misteriosa]]'', Nemo si presenta infatti come il principe Dakkar, figlio di un [[rajah]] [[india]]no e nipote di [[Fateh Ali Tipu|Tippoo Sahib]], con un profondo odio, ereditato dal padre, per la conquista dell'[[India]] da parte del [[Regno Unito]]. PartecipòVolendo l'indipendenza e la costruzione di un governo illuminato, partecipò all'[[Moti indiani del 1857|ammutinamento dei Sepoy]], da lui diretto e fomentato, ma perse il regno e la guerra, venendo ferito ripetutamente. L'India fu ridotta sotto un giogo ancora più pesante, e la sua famiglia fu massacrata per [[rappresaglia]] mentre lui era assente, provocando in lui un forte desiderio di vendetta: ''«Misero una taglia sopra la sua testa, e poiché non si trovò nessun traditore disposto a consegnarla, suo padre, sua madre, sua moglie e i suoi figli pagarono per lui con la loro vita, prima che egli si potesse rendere conto dei pericoli a cui li aveva esposti...»''.<ref name=isola/> Questo trova parallelo con le parole che Nemo rivolge ad Arronax, intimandogli di non giudicarlo per il modo in cui distrugge le navi nemiche, sul finale di ''Ventimila leghe'': ''«Io sono il diritto, sono la giustizia! sono l'oppresso. Ecco l'oppressore! Per sua mano ciò che ho amato adorato e venerato: patria, moglie, figli, mio padre, mia madre, tutto ho visto perire. E tutto quel che io odio è là. Tacete!»''<ref>Capitolo ''Un ecatombe''</ref>
 
Essendo sopravvissuto ma dato per morto dagli inglesi (''«questi musicisti sono contemporanei di Orfeo poichè le differenze cronologiche si annullano nella memoria dei morti. E io sono morto, signor professore, morto quanto i vostri amici che riposino sei piedi sotto la terra!»'' afferma Nemo nel primo discorso ad Arronax<ref name=acque>Ventimila leghe sotto i mari, capitolo VIII, L'uomo delle acque</ref>), Dakkar si dedicò quindi alla ricerca scientifica e diventò il capitano Nemo; egli è un [[ingegnere]] che ha studiato in [[Europa]] e [[America]] e sviluppa, utilizzando le proprie ricchezze, un avanzato [[sottomarino]] elettrico, il ''[[Nautilus (Verne)|Nautilus]]''. Pur rimanendo indiano nell'anima, ha sviluppato un forte spirito [[cosmopolitisimocosmopolitismo|cosmopolita]].<ref name=isola>L'Isola misteriosa, capitolo XVII</ref> Con un equipaggio di fedeli marinai naviga per i mari combattendo l'ingiustizia, specialmente la [[schiavitù]] e l'[[imperialismo]], e distruggendo le navi della marina britannica, finanziato dall'oro dei [[galeone|galeoni]] [[Spagna|spagnoli]] affondati nella baia di [[Vigo (Spagna)|Vigo]].
 
Questa versione contrasta però con alcuni dati di fatto, in quanto richiesta dall'editore di Verne e non da Verne stesso, in origine. La prima versione presentava infatti una storia differente.