Monte Toc: differenze tra le versioni

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{{S|geografiaGeografia}}
 
Il Monte Toc è una vetta dai fianchi dirupati tra la Val Gallina e la Val del [[Piave]]. E' divenuto tristemente famoso per la frana caduta nella diga del Vajont e che ha distrutto diverse frazioni di Erto e Casso e pure più in giù verso Longarone.
 
{{S|Origine del Nome}}
 
L'origine del nome proviene dal dialetto della zona cadorina. "Toc" in tutto il triveneto ( [[Trentino]] , [[Veneto]] e [[Friuli Venezia Giulia]]) significa "pezzo". Può indicare anche qualcosa di completamente "zuppo" o "marcio" se viene usato il termine "patoc". Probabilmente venne così chiamato per la sua rinomata franabilità, poichè tutto il versante sovrastante era di origine franosa
 
{{S|Geologia}}
 
La sua morfologia è prevalentemente di tipo dolomitico ed trova origine nell'era della glaciazione dove, successivamente,il [[torrente Vajont]] si scavò una profonda gola, sino a gettarsi nel [[Piave]]. Le pendici del monte Toc erano più fertili rispetto al [[monte Salta]], monte sul quale si trovano i paesi di [[Erto e Casso]]. I paesani infatti, attraversando i diversi ponti sul [[torrente Vajont]], arrivavano a coltivare i propri campi, poi esporopriati e sommersi dalle acque.
Alle pendici del versante del Toc, avevano luogo quattro mulattiere, tre ponti sul [[torrente Vajont]] e svariati sentieri oltre ad alcune località appartenenti al comune di [[Erto e Casso]]: Ceva, Liron, Prada e Spianada, evacquate durante l'erezione della [[Diga del Vajont]]. La Pineda e altre case appartenenti alle località sopracitate, furono successivamente spazzate via dallo smottamento stesso della montagna e dall'onda che la frana provocò.