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==== Le ipotesi etimologiche ====
A livello etimologico, Baraggia deriva da ''baragia'', cioè sterpeto, terra poco fertile o incolta<ref>{{citacite librobook |first= Dante |last= Olivieri |title= Dizionario di toponomastica lombarda |language= Italian|date= 1961 |publisher= Ceschina |___location= Milano}}</ref>. Cassina deriva invece dal latino ''castrum'' (accampamento). In [[Lombardia]] questo vocabolo poteva anche indicare una casa colonica dove abitava più di una famiglia. Quindi, Cassina Baraggia significherebbe "casa colonica della baragia"<ref name="luoghi"/>. Il toponimo risulta importante se si desidera ricavare informazioni sull'uso dei terreni ove poi sorgerà l'omonima frazione. In epoca [[Storia romana#Et.C3.A0 imperiale|imperiale romana]], infatti, la ''baragia'' era un fondo comune, aperto al pascolo ed era estesa a quasi tutto il territorio dell'attuale [[Brugherio]]. Successivamente, con l'arrivo dei [[Longobardi]], venne coltivata e abitata da proprietari privati<ref name="documenti" />.
 
==== Le prime testimonianze documentarie ====
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=== Dal XV al XVII secolo ===
[[Gian Galeazzo Maria Sforza]], duca di Milano, nominò [[feudatario|feudatari]] di Vimercate, e quindi del territorio di Baraggia, la famiglia dei [[Secco Borella]] nel [[1475]]<ref name="magi">{{citacite librobook | autorelast1=Luciana Tribuzio Zotti |first1= Luciana| autore2last2=Giuseppe Magni |first2=Giuseppe| titolotitle=Una città nel segno dei Magi: Brugherio 1613-2013 |language= Italian| annodate=2012 | editorepublisher=Associazione Kairos | città___location=Brugherio }}</ref>. Nel [[1554]], [[Ludovico Maria Sforza]] confermò il [[feudo]] di [[Vimercate]] al conte Ludovico Secchi. L'ultimo feudatario fu Luigi Trotti, figlio del conte senatore Johannes Baptista Trotti e di Giulia Maria “Seccoborella”<ref name="documenti">{{citacite librobook |first= Luciana |last= Tribuzio Zotti |title= Brugherio nei documenti |language= Italian|date=1986 |publisher=circolo Paolo Grassi|___location= Brugherio}}</ref><ref name="magi" />. Baraggia fu inglobata da [[Carlo Borromeo]] nella [[Chiesa di San Bartolomeo (Brugherio)|parrocchia di San Bartolomeo]] il 15 giugno [[1578]], quando l'arcivescovo si recò a [[Brugherio]] in [[visita pastorale]]<ref name="magi" />. Abbiamo notizia, dalle cronache parrocchiali, che il giorno successivo l'arcivescovo visitò [[Chiesa di Santa Margherita (Brugherio)|l'oratorio di Santa Margherita]], annesso all'abitazione di Giovan Battista Bernareggi (oggi [[Villa Brivio]]), "''in Baragia''".
 
Con il decreto tridentino che imponeva ai parroci di stilare resoconti sull'amministrazione dei sacramenti e la popolazione residente, possiamo ricavare notizie preziose circa l'andamento demografico: nel [[1594]] gli abitanti di Baraggia erano circa cento. Nel [[1621]], in occasione della visita del cardinale [[Federico Borromeo]] alla [[Chiesa di San Bartolomeo (Brugherio)|chiesa di San Bartolomeo]], fu redatta una relazione che riporta il numero esatto delle ''anime''<ref>Nel linguaggio degli atti ecclesiastici, "anima" corrisponde a "persona".</ref> comprese nella parrocchia: Baraggia ne contava 96<ref name="documenti" />.
 
=== Dal XVIII secolo al 1866 ===
Le mappe catastali relative ai censimenti del [[1721]] e [[1751]], voluti da [[Carlo VI d'Asburgo|Carlo VI]] e dalla figlia [[Maria Teresa d'Austria|Maria Teresa]], sono molto importanti per comprendere la realtà del territorio in quell'epoca. Sulla mappa del [[1721]] (aggiornata nel [[1751]]) sono riportate insieme, anche se si tratta di comunità distinte, ''Cassina Baraggia e Cassina Brugherio Sant'Ambrogio e parte di Brugherio Pieve di Vimercate''.<ref>{{citacite web|url=http://archiviomilano.cineca.it/Divenire/ua.htm;jsessionid=DD888BE549634405D3999D3D099A6C9F?idUa=10663551&numPage=1|titolotitle=Archivio di Stato di Milano. Cassina Baraggia. Comune censuario|accessoaccessdate=2 aprileApril 2015}}</ref> Dalla loro analisi è possibile risalire ai nomi dei proprietari dei terreni, conoscerne il [[Pertica (unità di misura)|perticato]], il tipo di [[coltura]], il numero dei [[gelsi]], ecc.
 
Nel [[1751]] la sola Cassina Baraggia contava 160 abitanti<ref name=lombardiabeniculturali>{{citacite web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/toponimi/8000121/|titolotitle=Lombardia Beni Culturali. Istituzioni storiche. Comune di Cassina Baraggia|accessolanguage= Italian|accessdate=24 marzoMarch 2015}}</ref>: la maggioranza dei proprietari era non nobile, ma i nobili detenevano la maggior parte del perticato e la più grande estensione di terre apparteneva alle suore del [[Chiesa di Santa Caterina alla Chiusa|Convento di Santa Caterina alla Chiusa]] di [[Milano]].<ref name=documenti/>
 
Sotto il comune di Cassina Baraggia erano comprese sei "''case''" (cioè caseggiati, o cascine, con più abitazioni), tra cui [[Villa Brivio]] e, in ''Brugherio Pieve di Vimercate'', l'attuale [[Palazzo Ghirlanda-Silva]], del conte Gio. Batta Scotti. Lo stesso conte possedeva pure [[Villa Fiorita (Brugherio)|una villa]], adiacente a questa, ma [[catasto|accatastata]] sotto ''Brugherio [[Corte di Monza]]''.<ref name=luoghi>{{cita libro | Luciana | Tribuzio Zotti | Brugherio: luoghi memorabili | 1987 | Parole Nuove | Brugherio}}</ref><br/> Altre due case erano sparse nel territorio di Baraggia: al numero 128, la [[Cascina Sant'Ambrogio]] con la relativa [[Chiesa di Sant'Ambrogio (Brugherio)|chiesa]]<ref name="documenti" />.
 
Ecco come veniva descritta Baraggia nella cronaca parrocchiale della fine del [[XVIII secolo]], redatta da don Paolo Antonio De Petri<ref>{{citacite librobook | | |title= Brugherio: la nostra gente |language= Italiandate= 1992 | author=Movimento Terza Età |___location= Brugherio}}</ref>:
{{CitazioneQuote|language= Italian|Conta Baragia sei famiglie di operarj, cioè un sartore, un falegname, due muratori, un calzolaro e un tessitore, cinque famiglie di massari, quattro di pigionanti con terreno e quattro di semplici inquilini (...) L'aria vi è assai pura, li terreni forti e di vini dei più stimati nè contorni di Brugherio.}}
 
Oltre alla coltura delle viti, dalla metà del [[XVIII secolo|secolo]] si era diffusa enormemente quella dei gelsi, piantati ai margini dei campi, in modo da non sacrificare le altre coltivazioni. I gelsi servivano ad alimentare i bachi da seta, che venivano dati dal padrone ai [[mezzadria|mezzadri]] insieme ai terreni da lavorare. All'allevamento dei bachi si dedicavano per lo più le donne e i bambini. L'esplodere della [[bachicoltura]] fece sorgere a Baraggia una [[filanda]] (l'altra era a [[Moncucco di Monza|Moncucco]]), dove si svolgeva la prima fase della lavorazione della seta: la [[trattura]], pratica che consisteva nel trarre dal [[bozzolo]] il filamento ed avvolgerlo sugli aspi<ref name=documenti/>.
 
Alla proclamazione del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]], nel [[1805]], Cassina Baraggia aveva 516 residenti<ref name="lombardiabeniculturali.it">{{citacite web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8012658/?view=toponimi&hid|titolotitle=Lombardia Beni Culturali. Istituzioni storiche. Comune di Cassina Baraggia, 1798-1809|accessolanguage= Italian|accessdate=24 marzoMarch 2015}}</ref>. Nel [[1809]], un [[Regio decreto-legge|decreto]] di [[Napoleone]] determinò la soppressione del comune, annettendolo a [[Carugate]]<ref name="lombardiabeniculturali.it"/>. Dopo il ritorno in Lombardia degli [[Impero austriaco|austriaci]] nel [[1816]], Cassina Baraggia riacquistò il suo antico ''status '' autonomo<ref>{{citacite web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8012659/?view=toponimi&hid=|titolotitle=Lombardia Beni Culturali. Istituzioni storiche. Comune di Cassina Baraggia, 1816-1859|accessolanguage= Italian|accessdate=24 marzoMarch 2015}}</ref>. L'abitato crebbe poi discretamente, tanto che nel [[1853]] risultò essere popolato da 1240 anime, salite a 1268 nel [[1861]]<ref>{{citacite web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/8050528/?view=toponimi&hid=|titolotitle=Lombardia Beni Culturali. Istituzioni storiche. Comune di Cassina Baraggia, 1859-1866|accessolanguage=Italian|accessdate=24 marzoMarch 2015}}</ref>. Fu il [[Regio decreto-legge|Regio Decreto]] numero 3395, del 9 dicembre [[1866]], firmato da [[Vittorio Emanuele II]] a decidere la soppressione del municipio, annettendolo a quello di [[Brugherio]]<ref>{{cita libro | Manuela | Mancini | Brugherio: presente e passato | 1996 | Swan | Milano}}</ref><ref>{{CitaCite web|autore = |url = http://www.comune.brugherio.mb.it/territorio/la-citt/la-storia/|titolotitle = Comune di Brugherio. Storia del territorio|accessolanguage=Italian|accessdate = 29 gennaioJanuary 2015|editore = |data = }}</ref>. L'allora [[sindaco]] di Cassina Baraggia, [[Giovanni Noseda]], divenne dunque il primo sindaco di [[Brugherio]]<ref>{{CitaCite web|autore = |url = http://www.comune.brugherio.mb.it/comune/amministrazione/i-capi-dellamministrazione-comunale-dal-1866-ad-oggi/|titolotitle = Comune di Brugherio. Capi dell'amministrazione dal 1866 ad oggi|accesso language= 29 gennaio 2015Italian|editoreaccessdate = |data29 =January 2015}}</ref>.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
*{{citacite librobook | first=Luciana | last=Tribuzio Zotti | title=Brugherio nei documenti |language=Italian| stampadate= 1986 |publisher= Musicografica Lombarda |___location= Brugherio}}
*{{citacite librobook | first=Luciana | last=Tribuzio Zotti | title=Brugherio: luoghi memorabili ||language=Italian| date=1987 |publisher= Parole Nuove |___location= Brugherio}}
*{{citacite librobook | | | title=Brugherio: la nostra gente ||language=Italian| date=1992 | publisher=Movimento Terza Età |___location= Brugherio}}
*{{citacite librobook | first=Manuela | last=Mancini |title= Brugherio: presente e passato ||language=Italian| date=1996 | publisher=Swan |___location= Milano}}
*{{citacite librobook | autorefirst1=Luciana |last1=Tribuzio Zotti | autore2first2=Giuseppe |last2=Magni | titolotitle=Una città nel segno dei Magi: Brugherio 1613-2013 ||language=Italian| annodate=2012 | editorepublisher=Associazione Kairos | città___location=Brugherio }}
 
== Voci correlate ==
*[[Brugherio]]
*[[San Damiano (Brugherio)]]
*[[Chiesa di San Bartolomeo (Brugherio)]]
*[[Villa Brivio]]
*[[Chiesa di Santa Margherita (Brugherio)]]
*[[Palazzo Ghirlanda-Silva]]
*[[Cascina Sant'Ambrogio]]
*[[Chiesa di Sant'Ambrogio (Brugherio)]]
*[[Villa Fiorita (Brugherio)]]
*[[Giovanni Noseda]]
 
== Collegamenti esterni ==
*{{CitaCite web|autore = |url = http://www.comune.brugherio.mb.it/territorio/la-citt/la-storia/|titolotitle = Comune di Brugherio. Storia del territorio|accessolanguage= Italian|accessdate = 29 gennaioJanuary 2015|editore = |data = }}
*{{CitaCite web|autore = |url = http://www.comune.brugherio.mb.it/comune/amministrazione/i-capi-dellamministrazione-comunale-dal-1866-ad-oggi/|titolotitle = Comune di Brugherio. Capi dell'amministrazione dal 1866 ad oggi|accessoaccessdate = 29 gennaioJanuary 2015|editore = |data = }}
*{{citaCite web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/toponimi/8000121/|titolotitle=Lombardia Beni Culturali. Istituzioni storiche. Comune di Cassina Baraggia|accessolanguage=Italian|accessdate=24 marzoMarch 2015}}
*{{citaCite web|url=http://archiviomilano.cineca.it/Divenire/ua.htm;jsessionid=DD888BE549634405D3999D3D099A6C9F?idUa=10663551&numPage=1|titolotitle=Archivio di Stato di Milano. Cassina Baraggia. Comune censuario|accessolanguage= Italian|accessdate=2 aprileApril 2015}}
 
[[:Categoria:Frazioni di Brugherio]]