Locomotiva FS 660: differenze tra le versioni
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==Storia==
Le locomotive erano state progettate dall'Ufficio d'Arte di Torino alla fine del [[XIX secolo]] allo scopo di potenziare il parco di macchine veloci e potenti per i treni viaggiatori più importanti. Vennero costruite da fabbriche diverse, in base alle ordinazioni, e consegnate alla società committente a partire dal [[1900]]. La prima unità venne prodotta negli stabilimenti della [[Ansaldo]] di [[Sampierdarena]], immatricolata come RM 3101 e successivamente come FS 6601; fu l'unica ad essere costruita da Ansaldo e presentava la particolarità di avere la caldaia alla pressione di esercizio di 13 bar, inferiore a tutte le altre. Nel [[1901]] vennero consegnate 18 unità da parte della [[Maffei (industria)|Maffei]] di [[Monaco di Baviera]]. L'anno dopo, il [[1902]], le [[Officine Meccaniche]] di [[Milano]] consegnarono le proprie 10 unità e 10 le consegnarono nello stesso anno le [[Costruzioni Meccaniche di Saronno]]. La fabbrica di locomotive [[Napoli|napoletana]] [[Cantiere Pattison|Hawthorn-Guppy]] consegnò 5 locomotive nel [[1903]] e 7 locomotive nel [[1904]] completando così la fornitura complessiva di 51 macchine. Nelle FS le unità furono immatricolate come ''6601-6651'' mantenendo il proprio numero progressivo precedente.
Una locomotiva, la RM 3122 ''Felice Cavallotti'', venne esposta all'[[Esposizione Universale di Parigi del 1900]]<ref>{{Cita|Bonazzelli, l'Album delle locomotive|p. 11}}.</ref>.
[[File:FS 660.jpg|thumb|left|La locomotiva RM 3134 "[[Rosolino Pilo]]", poi FS 660.034.]]
== Caratteristiche ==
La locomotiva era a vapore saturo e doppia espansione ed aveva la classica forma delle macchine progettate dalla ''Mediterranea'' con corpo cilindrico di diametro anteriore più piccolo (1.430 mm) e posteriore più largo (1.562 mm) raccordati da una sezione tronco conica centrale in corrispondenza della quale era posto il [[duomo (termotecnica)|duomo]] con la valvola di sicurezza a bilancia. La cabina di guida era posteriore e di tipo tradizionale con parte posteriore aperta e comunicante con il tender; il tutto poggiava su un telaio a longheroni piani di acciaio su cui prendevano posto 3 assi accoppiati di grande diametro (1.830 mm) e un carrello biassiale anteriore portante girevole e in grado di traslare sul perno di 80 mm per l'inscrizione in curva<ref name="ReferenceA">{{Cita|L'album delle locomotive|tav. 116}}.</ref>.
La lunghezza totale della caldaia era di 8.186 mm, con un contenuto di acqua (10 cm sul cielo del forno) di 5,1 m³ e un volume di vapore di 2,6 m³; la pressione massima di esercizio della caldaia era stabilita in 14 bar ad eccezione della 1<sup>a</sup> unità costruita dalla Ansaldo che era 13 bar. I tubi bollitori, con lunghezza tra le piastre di 3.800 mm, erano 214 del diametro di 52/47 e costituivano una superficie tubiera di riscaldamento di m<sup>2</sup> <ref>Le unità 15, 20, 25 e 35 avevano 227 tubi e maggiore superficie di riscaldamento.</ref>. La produzione oraria di vapore asciutto era di 7.600 kg. Le ''660'' avevano un forno piuttosto lungo, 2.700 mm, e largo 1.225 con una griglia che raggiungeva la superficie totale di 2,75 m<sup>2</sup> <ref name="ReferenceA"/>.
Il motore era a 2 cilindri esterni con distribuzione a cassetto equilibrato per quello a bassa pressione e a stantuffo per quello ad alta pressione<ref>Alcune locomotive avevano la distribuzione a stantuffo anche sulla ''bassa pressione''.</ref>. Il meccanismo di comando della distribuzione era del [[Distribuzione Walschaerts|tipo Walschaerts]]. Lo sforzo di trazione massimo sviluppabile dalla macchina era di 8.720 kg mentre quello corrispondente al coefficiente di aderenza 1/7 raggiungeva i 6.220 kg. La potenza continua sviluppata a 60 km/h era di 770 CV<ref name="ReferenceA"/>.
Si trattava di locomotive a vapore di buona potenza e adatte al servizio viaggiatori in virtù delle grandi ruote motrici che la mettevano in grado di raggiungere la velocità massima di 90 km/h. La massa totale in assetto di marcia delle ''660'' era di 68,5 t di cui 43,5 t costituivano il ''peso aderente''. La capacità delle casse d'acqua del [[tender (treno)|tender]] (della massa complessiva di 34,8 t in assetto di servizio) era di 13 m³ mentre le scorte di carbone erano di 4.500 kg<ref>Il tender delle ''660'' era comune alle ''[[Locomotiva FS 750|750]]'' anch'esse provenienti dalla Mediterranea.</ref>.
Le macchine erano tutte fornite di [[freno]] ad [[aria compressa]] automatico, freno moderabile e a mano; erano tutte atte al riscaldamento a vapore delle carrozze<ref name="ReferenceA"/>.
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