Philippe Ariès: differenze tra le versioni
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Nel 1936 conseguì il Diplôme d'études supérieures<ref>Titolo di studio oggi scomparso, necessario fino al 1966 in Francia per accedere all'insegnamento.</ref> con una tesi su uno dei corpi giuridici della Parigi del XVI secolo. Negli anni universitari scrisse articoli per ''L'Etudiant français'', giornale studentesco di ispirazione monarchica.
Fallì l'esame di abilitazione all'insegnamento del 1939, e allo scoppio della guerra venne arruolato come allievo ufficiale; fu smobilitato con l'[[Secondo armistizio di Compiègne|armistizio del giugno 1940]] e tornò a Parigi, dove per un anno studiò alla [[Bibliothèque nationale de France]] per ritentare l'esame. Quel periodo fu cruciale per la sua formazione intellettuale, poiché gli diede modo di scoprire le nuove dottrine di [[storia sociale]] portate avanti con l'[[École des Annales]] da [[Marc Bloch]] e [[Lucien Febvre]], e la [[sociologia]] della scuola di [[Émile Durkheim]]
Per la seconda volta, nel 1941, non superò l'esame, si offrì perciò come istruttore alla École nationale des cadres supérieurs di [[La Chapelle-en-Serval]], sostenuta dal [[regime di Vichy]]. Simpatizzante delle idee di [[Philippe Pétain|Pétain]], inneggianti il ritorno a uno stile di vita più tradizionale per la società francese, Ariès compose ''Les Traditions sociales dans les pays de France'', un saggio analitico sulle variazioni regionali delle tradizioni della vecchia Francia, come base teorica per un'alternativa [[federalismo|federalista]] alla repubblica centralista.
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