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Sviluppati presso l'università, questi sensori sono dei campionatori passivi di gas, che misurano i livelli di gas sotto i cerchi delle fate, e può aiutare a scoprire se esso è la ragione per la mancanza di piante al centro dei cerchi.
===Stephan Getzin===
Stephan Getzin, un ecologista al Helmhotlz Centre for Environmental Research in [[Lipsia|Leipzig]] in [[Germania]], sostiene che il fenomeno dei cerchi delle fate non sia una conseguenza dell’eruzione di gas tossico presente nel sottosuolo in grado di uccidere le piante e gli insetti che abitano i terreni sabbiosi del deserto.
L’ecologista sostiene che i cerchi sarebbero quindi, il risultato di una riorganizzazione nel terreno di specie vegetali che competono tra loro per arrivare alle risorse necessarie alla loro sopravvivenza, come l’acqua(in modo analogo in cui giovani alberi si distribuiscono nelle foreste per assicurarsi di avere abbastanza nutrimenti per crescere).
Tale fenomeno prende il nome di SELF ORGANIZING SPATIAL VEGETATION PATTERING.
Per confermare tale ipotesi Getzin ha analizzato delle immagini satellitari scattate di un’area a nord ovest della [[Namibia]], dove compaiono i cerchi.
Getzin e la sua equipe hanno osservato per l’appunto che queste strutture si formano in zone aride, al confine tra i terreni erbosi e le aree deserte.
I cerchi quindi sarebbero strutture dinamiche. In sostanza essi si formano e scompaiono secondo un ciclo vitale che si ripete anche se alcuni di essi sono spariti, altri invece lentamente stanno scomparendo.
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