Servio Sulpicio Rufo: differenze tra le versioni

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Servio Sulpicio Rufo a causa della sua cattiva salute pensò di rifiutare l’incarico<ref>M. Tulio Cicerone, Le Filippiche, Edizioni dell’orso, Alessandria, 2008, p.170</ref>, ma esortato da tutti accettò infine questo compito.
Molto probabilmente non riuscì neanche a parlare con Antonio perché alle porte di Modena morì anche se le fonti sono discordanti, intorno alla metà di gennaio dell’anno 43 a.C.
Quando la notizia della morte di Sulpicio arrivò a [[Roma]] sconvolse tutti, tanto da discutere di questo evento in senato. Gli fu celebrato un funerale pubblico, ed eretta una statua in sua memoria presso i Rostri, i muri della tribuna degli oratori nel [[Foro Romano]] e Cicerone elogiò nella nella [[''IX Filippica'']], con parole di alta eloquenza, le doti e la morale di questa figura della tarda repubblica.
 
== Giurista e letterato ==