Tolomeo V: differenze tra le versioni
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=== Giovinezza e ascesa al potere (210-204 a.C.) ===
[[File:Tetradrachm Ptolemy V.jpg|thumb|upright=0.8|left|[[Tetradramma]] con l'immagine di Tolomeo V Epifane]]
Pochi mesi dopo la nascita venne nominato coreggente insieme al padre a partire già dal [[210 a.C.]]<ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 133}}; {{cita|Clayman 2014|pag.173}}.</ref> Tolomeo IV morì nella primavera o nell'estate del [[204 a.C.]] e, essendo il nuovo sovrano ancora molto giovane, i due potenti ministri reali [[Agatocle (ministro)|Agatocle]] e [[Sosibio]] acquisirono subito il potere.<ref>{{cita|Bunson 2014|pag. 10}}; {{cita|Hölbl 2001|pag. 134}}.</ref> I due, per evitare che la madre [[Arsinoe III]] prendesse la reggenza, la fecero subito assassinare, in modo da assicurarsi la loro posizione. Convocarono quindi un consiglio con le guardie reali e i generali di cavalleria e fanteria, annunciando la morte della coppia, e leggendo il testamento, probabilmente falso, di Tolomeo IV: loro due sarebbero stati i guardiani del giovane re, che sarebbe stato affidato alle cure di [[Agatoclea]], l'amante di Tolomeo IV.<ref>{{cita|Polibio|XV, 25}}; {{cita|Hölbl 2001|pag. 134}}.</ref>
=== Regno (204-180 a.C.) ===
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==== Guerre contro Filippo V e Antioco III (201-197 a.C.) ====
Quando ancora Tlepolemo amministrava il regno, il re seleucide Antioco III entrò con il suo esercito, sostenuto da quello macedone di Filippo V, nei territori tolemaici della [[Celesiria]], conquistando [[Damasco]] e iniziando la [[quinta guerra siriaca]]; Tlepolemo allora invocò l'aiuto di Roma inviando un'ambasciata in Italia.<ref
[[File:MNRPalMassimo-RitrattoFilippoVMaced.jpg|thumb|left|upright=0.8|Busto di [[Filippo V di Macedonia]], copia romana ([[Museo nazionale romano]], [[Roma]])]]
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Contemporaneamente, durante la [[guerra di Creta]], [[Filippo V di Macedonia]] si impossessò delle isole tolemaiche dell'[[Mar Egeo|Egeo]], tra le quali vi era [[Samo (isola)|Samo]], la base della flotta tolemaica in Grecia. Tuttavia le isole furono riconquistate grazie all'aiuto di [[Attalo I|Attalo di Pergamo]], che era in aperta guerra con Filippo.<ref>{{cita|Livio|XXXIII, 20}}; {{cita|Hölbl 2001|pag. 137}}.</ref> Alla fine del 201 a.C. gli ambasciatori ellenistici arrivarono a Roma e così il [[Senato romano]] decise di inviare a sua volta degli emissari: con l'intervento di Roma anche Atene si schierò contro Filippo e questi, che ignorò le richieste del Senato, invase la [[Tracia]] tolemaica.<ref>{{cita|Polibio|XIV, 34}}; {{cita|Hölbl 2001|pag. 137}}.</ref> I romani scesero allora in campo, iniziando la [[seconda guerra macedonica]], sotto il comando di [[Marco Emilio Lepido (console 187 a.C.)|Marco Emilio Lepido]].<ref name="Hölbl 137">{{cita|Hölbl 2001|pag. 137}}.</ref>
L'ambasciata romana raggiunse quindi [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] nel 200 a.C. ma non perpetrò la causa di Tolomeo e anzi lasciò libero Antioco di occupare i territori tolemaici in Asia Minore a patto che non si schierasse con Filippo V contro Roma.<ref name="Hölbl 137" /> Antioco completò quindi la totale annessione della Celesiria nel [[198 a.C.]] e dalla primavera dell'anno successivo invase l'Asia Minore: iniziando dalla [[Cilicia]], si mosse con l'esercito e con la flotta lungo tutto il territorio tolemaico arrivando a [[Efeso]], un potente base tolemaica, nell'autunno del [[197 a.C.]] <ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 138}}; {{cita|Taylor 2013|pag. 100-101}}.</ref>Riuscendo a giungere sul suolo europeo, Antioco fece dell'[[impero seleucide]] la più importante potenza ellenistica del tempo.<ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 138}}.</ref>
==== Incoronazione e matrimonio (197-193 a.C.) ====
[[File:Rosetta Stone.JPG|thumb|upright=0.8|La [[stele di Rosetta]], lastra che presenta il [[Decreto di Menfi (196 a.C.)|decreto di Menfi]] emanato da Tolomeo V nel 196 a.C. ([[British Museum]], [[Londra]])]]
Nel [[197 a.C.]] arrivò ad Alessandria [[Policrate di Argo]], celebre militare e politico, mentre [[Aristomene di Alyzia]] era ancora al potere e amministrava un regno debole senza un potere regio. Il 26 marzo [[196 a.C.]] a [[Menfi (Egitto)|Menfi]] Tolomeo venne incoronato faraone dall'[[alto sacerdote di Ptah]] e Aristomene fu allontanato e soppiantato da Policrate.<ref>{{cita|Polibio|XVIII, 54.1; 55.4-6}}; {{cita|Hölbl 2001|pag. 138-139}}.</ref> Tra la fine del 196 e l'inizio del [[195 a.C.]] un inviato di Roma, [[Lucio Cornelio Lentulo (console 199 a.C.)|Lucio Cornelio Lentulo]], incontrò Antioco per negoziare un trattato con Tolomeo: i Romani rappresentavano gli interessi egizi e così il [[Egitto tolemaico|regno tolemaico]] entrò a far parte della sfera di influenza romana.<ref>{{cita|Livio|XXXIII, 39}}; {{cita|Polibio|XXVIII, 49}}; {{cita|Hölbl 2001|pag. 140}}.</ref> Antioco, che non aveva intenzione di accettare la richiesta di abbandonare l'Asia Minore, dichiarò che aveva appena concluso un accordo con Tolomeo che prevedeva il matrimonio della propria figlia con il sovrano egizio:<ref>{{cita|Livio|XXXIII, 40}}; {{cita|Polibio|XXVIII, 51}}.</ref> nell'inverno tra il [[194 a.C.|194]] e il [[193 a.C.]] Tolomeo sposò a [[Rafah]] la principessa [[Dinastia seleucide|seleucide]] [[Cleopatra I]], detta ''Sira'' per le sue origini.<ref>{{cita|Livio|XXXV, 13}}; {{cita|Hölbl 2001|pag. 140}}; {{cita|Taylor 2013|pag. 164}}.</ref>
==== Le rivolte in Tebaide e sul Delta (200-185 a.C.) ====
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=== Morte e successione (180 a.C.) ===
Nella primavera del [[180 a.C.]] Tolomeo V fu avvelenato dai suoi generali, poiché ritenuto troppo debole in politica estera e per non aver cercato di riconquistare i territori della [[Celesiria]].<ref>{{cita|Hölbl 2001|pag. 142}}.</ref> Gli successe il figlio maggiore, [[Tolomeo VI|Tolomeo VI Filometore]], che governò per i primi anni sotto la custodia della madre [[Cleopatra I|Cleopatra]].<ref>{{cita|Bunson 2014|pag. 83}}; {{cita|Taylor 2013|pag. 164}}.</ref>
== Note ==
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* {{Cita libro|autore=R. A. Hazzard|titolo=Imagination of a Monarchy: Studies in Ptolemaic Propaganda|editore=University of Toronto Press|anno=2000|isbn=978-08-02-04313-9|cid=Hazzard 2000}}
* {{Cita libro|autore=Günther Hölbl|titolo=A History of the Ptolemaic Empire|editore=Psychology Press|anno=2001|isbn=9780415234894|cid=Hölbl 2001}}
* {{Cita libro|autore=Michael Taylor|titolo=Antiochus the Great|editore=Pen and Sword|anno=2013|isbn=9781473826915|cid=Taylor 2013}}
* {{Cita libro|autore=Frank W. Walbank|titolo=Polybius, Rome and the Hellenistic World: Essays and Reflections|editore=Cambridge University Press|anno=2002|isbn=9781139436052|cid=Walbank 2002}}
* {{Cita libro|autore=John Whitehorne|titolo=Cleopatras|editore=Routledge|anno=2002|isbn=9781134932160|cid=Whitehorne 2002}}
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