Ca' d'Oro: differenze tra le versioni
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=== Il committente Marino Contarini ===
La storia di questa fabbrica trova le sue origini in Marino Contarini, personalità faceva parte di una ricca famiglia dogale, anche se più abile mercante piuttosto che politico. Contarini sposò molto giovane Soramador Zeno, la quale le portò in dote una casa sul Canal Grande che dovette però ricomperare in seguito ad un litigio familiare: a seguito della morte della moglie, il Contarini decise di costruire un nuovo edificio demolendo quello della famiglia Zeno. Nel 1421 il Contarini contattò allora il milanese Matteo Raverti e l'anno successivo i veneziani Giovanni e Bartolomeo Bono, anche se i lavori iniziarono solamente nel 1424.
Il committente trattò per anni con le maestranze lombarde e venete, tanto che alcuni sostengono che a Marino Contarini si deve la fisionomia finale del palazzo. A Marino Contarini si possono in particolare addebitare la decisione di conservare alcune reminescenze dell'edificio precedente: il portico sull'acqua deve essere molto simile, per lo meno planimetricamente, a quello del palazzo precedente, mentre due fregi duecenteschi rimessi in opera in verticale sono sicuramente appartenenti al demolito palazzo degli Zeno. Alcune incoerenze costruttive si devono certamente alle volontà del Contarini: le colonnine tortili che corrono lungo i due spigoli della facciata creando un cordone, non legano però con il coronamento, inoltre la mezzeria dell'edificio, segnata dai tre pinnacoli più alti del coronamento, non coincide con l'appartente mezzeria della facciata, sottolineata dai fregi verticali posti a destra delle logge.
=== Le maestranze lombarde e venete ===
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