Flexform: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: fix sezioni standard
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da applicazione mobile
Riga 43:
Flexform nel [[1969]] affidò lo studio del marchio a [[Pino Tovaglia]], il grafico che disegnò negli stessi anni il marchio Pirelli<ref>{{Cita libro|autore = Massimo Pitis, Cristina Dell'edera|titolo = Pino Tovaglia. La regola che corregge l'emozione|anno = |editore = Edizioni Corriani|città = }}</ref>, mentre il designer Joe Colombo progettò la poltrona [[Tube Chair]], poi esposta nella collezione permanente<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.metmuseum.org/collection/the-collection-online/search/484955|titolo = "Tube" Chair|accesso = |data = }}</ref> del [[Museum of Modern Art|Museum of Modern Art (MoMA)]] di New York.
 
Dagli [[anni 1970|anni settanta]] Flexform iniziò a esportare all'estero. Partecipando alla Fiera del Mobile di Colonia in Germania si fece conoscere nei mercati del nord Europa. Seguirono anni di espansione economica in tutta Europa che portarono la seconda generazione della famiglia Galimberti ad ampliare l'orizzonte commerciale fino a spingersi nei paesi d'oltreoceano. Con l'ingresso della terza generazione, avvenuto alla fine degli anni novanta, si consolidò l'export in Brasile, Russia, Cina, USA e nei paesi del far e middle-east<ref>{{Cita web|autore = Sole 24 Ore|url = http://www.casa24.ilsole24ore.com/art/arredamento-casa/2012-04-18/flexform-apre-otto-showroom-165740.php|titolo = Flexform apre otto showroom monomarca|accesso = |data = }}</ref>.
 
Crebbe al contempo la necessità di diversificare ulteriormente l'offerta per soddisfare il gusto dei mercati emergenti. Venne lanciata quindi nel 2001 Flexform Mood, una nuova collezione di prodotti dallo stile internazionale e rétro, coordinata inizialmente dal designer americano [[John Hutton (designer)|John Hutton]].