Elephant walk: differenze tra le versioni

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Dopo la fine della seconda guerra mondiale, la locuzione ''Elephant walk'' rimase nel lessico comunemente impiegato dalle nuove forze aeree autonome statunitensi, la [[United States Air Force]] (USAF), per identificare una operazione di decollo rapido in massa di un gran numero di aerei. Durante la [[Guerra fredda]] i bombardieri dello [[Strategic Air Command]] in [[allerta a terra]] effettuavano regolarmente spettacolari decolli in massa con una formazione ''Elephant walk'', in cui era anche previsto di ridurre al massimo il tempo di esecuzione secondo le procedure del cosiddetto ''[[Minimun interval takeoff]]''<ref>E. Schlosser, ''Comando e controllo'', pp. 379-381.</ref>.
 
Nel corso dei decenni della Guerra fredda, lo Strategic Air Command svolgeva anche grandi ''Inspector General Exercises'', "ispezioni generali per valutazione dell'addestramento", che in alcuni casi si concludevano con la sola esercitazione di movimento in ''elephant walk'' dei bombardieri lungo le piste non seguite da reali decolli; in questo modo impressionante gli alti comandi dell'USAF valutavano tutti gli aspetti dell'effettiva preparazione di unìintero stormo aereo in caso di missioni reali di guerra<ref name=af.mil/>.
 
[[File:B-52H Minot AFB.jpg|thumb|left|upright=1.2|''Elephant walk'' di bombardieri [[Boeing B-52 Stratofortress]] nella base aerea di Minot.]]
 
Nel corso dei decenni della Guerra fredda, lo Strategic Air Command svolgeva anche grandi ''Inspector General Exercises'', "ispezioni generali per valutazione dell'addestramento", che in alcuni casi si concludevano con la sola esercitazione di movimento in ''elephant walk'' dei bombardieri lungo le piste non seguite da reali decolli; in questo modo impressionante gli alti comandi dell'USAF valutavano tutti gli aspetti dell'effettiva preparazione di unìintero stormo aereo in caso di missioni reali di guerra<ref name=af.mil/>.
 
Grandi operazioni aeree negli [[anni 1980|anni ottanta]] potevano coinvolgere fino a 120 aerei da bombardamento e attacco che decollavano dopo un ''elephant walk'' in meno di un ora dalle basi dell'USAF in Europa. Altre grandi operazioni con spostamento in massa di aerei dagli [[anni 1960|anni sessanta]] al 1989 era le [[Reforger]] che prevedevano decolli di 40-50 aerei per volta<ref name=af.mil/>.
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Dal punto di vista della tattica aerea una ''Elephant walk'' può dare dimostrazione della capacità di un reparto di cooperare efficacemente e di entrare in azione con efficienza e rapidità; essa inoltre viene eseguita anche per addestrare le unità aeree ad operazioni reali di guerra e preparare i piloti al decollo in formazione su allarme con aerei completamente riforniti di carburante e armamenti. La spettacolare dimostrazione di forza di un ''elephant walk'' in alcune occasioni è stata utilizzata per esaltare e festeggiare il lavoro di squadra, l'efficienza del personale, la preparazione degli equipaggi e i risultati raggiunti da una determinata formazione aerea dopo una vittoriosa campagna di guerra. Dopo l'[[operazione Desert Storm]], uno stormo di aerei d'attacco [[Fairchild-Republic A-10 Thunderbolt II]] celebrarono la vittoria con un impressionante ''elephant walk'' di 144 aerei appartenenti a sette squadroni diversi<ref name=af.mil/>.
 
 
La tecnica del ''Elephant walk'' viene anche impiegata da alcune [[pattuglie acrobatiche]], in particolare quelle strettamente collegate con una forza armata regolare come i [[Blue Angels]] e i [[United States Air Force Thunderbirds|Thunderbirds]] degli Stati Uniti o gli [[Snowbirds]] del [[Canada]]; in questo caso la pattuglia di aerei si muove in formazione serrata lungo la pista di volo e mantiene questa formazione durante il decollo vero e proprio.