Wikipedia:Utenti problematici/Zapag: differenze tra le versioni

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chi non ha le dovute conoscenze dovrebbe avere il buon gusto di fare un passo indietro ed affidarsi a chi gli spiega come stanno le cose mostrandogli la letteratura di riferimento. invece persone come ulisse s'impuntano di aver ragione e cambiano in continuazione le voci in modo ideologico, per niente motivato nel merito e citando letteratura a caso, che, a volte, addirittura contraddice quello che vogliono dire.
io ammetto di esser stato impulsivo (ma correggendo subito il tiro!), ma certi atteggiamenti sono parimenti inappropriati.--[[Utente:Zapag|Zapag]] ([[Discussioni utente:Zapag|msg]]) 16:43, 12 nov 2016 (CET)
 
:{{Ping|Zapag}}, separiamo la questione del tuo rapporto "difficile" con Ulisse da quella della funzione di Wikipedia. Ma partiamo da quest'ultima, che spiega perché Ulisse ha pieno diritto di scrivere e, ti parrà inaudito, ha piena '''licenza di sbagliare''', se capita!!!<br />Io leggo le enciclopedie per conoscere in forma tecnica concetti che vengono da discipline specialistiche. Se non fosse questo ciò che cerco in un'enciclopedia, leggerei un giornale, guarderei Piero Angela, o mi farei adepto del primo fesso che passa su Facebook. Orbene i casi sono due: o le discipline producono per il sapere generale, e allora una volta compresi i gerghi (che sono mere convenzioni, e un glossario è uno strumento più semplice di un'enciclopedia) dovrebbero essere decifrabili tutti i passaggi logici sottesi alle costruzioni dottrinali, se sono logici, oppure le discipline producono per i soli addetti ai lavori, e in questo caso il problema è delle discipline. Perché in quel caso i "dotti" delle diverse dottrine si dedicherebbero all'arte immortalata dal Belli in un [[:s:Sonetti romaneschi/Er frutto de la predica|celebre sonetto]]. E noi nel nostro tempo non siamo gente da voler imparare da "''chi gli spiega come stanno le cose''", per usare la tua espressione, che "''sono misteri''": vogliamo leggere e imparare i concetti e cosa significano. Che dunque le scienze siano talora una fumisteria dell'arcano, è un grave problema delle scienze, eventualmente. Se non lo sono, come generalmente non sono, questo è il luogo in cui non bisogna necessariamente saper di quella scienza, ci basta l'amatore, il dilettante, o anche il tifoso, purché sappia quali sono le fonti rilevanti in un dato ambito e si dia la pena di investigarne il senso. Quando gli scienziati si esprimessero in modo intenzionalmente tale da non essere compresi, più che al latinorum di Don Abbondio a me capita di pensare che nella quotidianità di paragonabile ci sono solo i gerghi malavitosi; e non mi pare un risultato esaltante che un saggio abbia la stessa struttura semantica di un pizzino. Quindi ci occupiamo di scienze aperte alla conoscibilità, aperte all'Uomo, il resto lo lasciamo a Nostradamus. Poi noi umarell siamo quel poco che siamo, siamo povere pezze di feltro in un negozio di broccati, e i casi sono ancora una volta due: o le scienze sono lì per umiliarci nella nostra pochezza, oppure le scienze sono lì per lavorare al progresso del nostro spirito, e dunque sarà bene che siano accessibili, perché il loro prodotto possa essere a disposizione di chi potrebbe servirsene. Sempre se le scienze devono essere attività utili all'Uomo e non esercizi estetici utili alla carriera di qualcuno. <br />In questo Wikipedia opera appunto inventariando sino a quel limite di profondità che è soltanto il limite del prodotto stesso, in quanto non dobbiamo fare ''studium'', non dobbiamo orientare una dottrina né rivoluzionarla, non dobbiamo fare trattatistica, dobbiamo solo indicare al nostro lettore quali sono i concetti di generale condivisione nella disciplina e dire al lettore dov'è che può andare lui lettore ad approfondire ulteriormente. Di più non ci spetta, e salvo i casi di personale diletto non ci interessa. E non ci serve di essere astrofisici per sapere che la Luna non è un pianeta, ci basta andare sui testi a disposizione; per dire di che materiale è composta la Luna occorrerà investigare più a fondo, ma se gli astrofisici non fossero, puta caso, in armonia nel dircelo, il nostro lavoro è dire che secondo Tizio è un materiale, secondo Caio è un altro, e a latere menzioneremo pure che uno che astrofisico certo non era raccontò una volta di una spedizione per il recupero del senno di Astolfo. Perché non c'è concetto di così poco valore, nel sapere, da lasciarlo in esclusiva ai sacerdoti della tal dottrina :-) <br />Quindi ciascuno di noi qui arriva sin dove può, con buona fede, buona volontà e onestà intellettuale. E se sbaglia non è mai, ma proprio mai un problema, perché l'errore sarebbe non fare. Certo, chi non fa non sbaglia, ma se pure uno che fa sbaglia, sbaglierebbe di più a non fare. Questa è l'enciclopedia nata con un semplicissimo motto: "the free encyclopedia that anyone can edit". Ed ecco il risultato: dopo solo 15 anni, milioni di voci in più di 200 lingue. Se solo il 10% di quelle voci fossero buone (e sono più del 10%), sarebbe cento volte quanto "inventariato" dall'accademia in secoli di autoreferenzialità e solipsismo. Ma l'accademia oggi comunica e apre le sue torri perché scienze ed arti neglette come la filosofia e la poesia sono aperte per definizione e hanno lavorato, sino a mostrare i vantaggi dell'apertura anche a dottrinari più abitudinari. Infatti poi fra gli utenti siamo pieni di eccelsi studiosi di tanti campi, su molti dei quali abbiamo per pieno merito e non per spirito di camarilla una voce, li abbiamo fra di noi pressoché in anonimato e sappiamo di poter avere da loro non già i loro pareri professionali, ma un fedele, oggettivo e soprattutto neutrale relato su come stanno le cose nella disciplina. In genere sono tutti sempre pronti a spiegare, a chiarire, ad aiutare a capire. Io ne conosco personalmente diversi e quando li incontro so di essere sfacciato e petulante, ma non appena li vedo andare sul loro campo li torturo e approfitto ignobilmente dell'amore che loro portano alle loro materie e chiedo, chiedo tanto, mi siedo a sentire, e loro dicono, spiegano, non bastasse quanto già fanno qui dentro, e portano appunto con amore l'aiuto che la loro scienza può dare nel migliorarci la vita, o solo quel momento di emozione da conoscenza. Se penso al lavoro che svolgo qui mi chiedo quale mai potrebbe essere un lavoro meglio pagato. Io dopo resto sempre ignorante, ma ho una ragione in più per l'umiltà; e non mai è un guadagno da poco.<br />Ora, ignorante come sono, io non mi sono mai occupato di filologia semitica; eppure mi permetto di segnalarti che l'incipit di [[Elohim]] è al momento seriamente necessitoso di urgente risistemazione. Il perché è molto semplice: ignorante come sono, io non apprendo nulla da quell'accrocchio di elementi slegati. Alla domanda "cosa si intende con il concetto di Elohim" Wikipedia non sta rispondendo. La mia cartacea sì, invece, e su quella capisco il concetto, scritto e descritto da nomi non roboanti in accademia. In Wikipedia chiunque lo spieghi intelligibilmente sarebbe il benvenuto. E se nel farlo sbagliasse lo ringrazierei comunque, perché qui, agli utenti di buona fede, è concesso il '''diritto di sbagliare'''. Come gestire l'eventuale errore è faccenda di WikiQuette, e siamo tornati al punto di partenza. Se tu volessi spiegare, sono certo che Ulisse vorrebbe apprendere; e se Ulisse ha qualcosa da spiegare vorremmo apprenderla tutti. Se consentite vorrei leggervi entrambi anche io, sai mai che mi emoziono anche stavolta. <br />Al lavoro, che s'è fatta 'na certa :-) --&nbsp;[[Utente:Gianfranco|g]]&nbsp;&middot;&nbsp;ℵ&nbsp;([[Discussioni utente:Gianfranco|msg]]) 19:58, 12 nov 2016 (CET)