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== Profilassi e Cura ==
Nel Regolamento del 28 Febbraio 1907 furono concordati gli strumenti legislativi e terapeutici contro l'infezione. La somministrazione del chinino diventò funzione di Stato: “Non beneficienza o carità legale ma doverosa misura di salute pubblica”<ref>Angelo Celli, op. cit., p. 164</ref>.
 
La [[profilassi]] e la cura si basavano soprattutto sull'utilizzo del [[chinino]] e nelle zone malariche anche sulla protezione meccanica che prevedeva l'istallazione di zanzariere nelle case e lo scolo delle acque ristagnanti<ref name="CIAO" />.
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Dapprima venne consigliata l'assunzione di 60 centigrammi di chinino al giorno per otto settimane, in seguito le Stazioni Sanitarie consigliarono di diminuire le dosi a 0,6-1 grammi per 1-6 settimane. Tuttavia venne vietata successivamente l'assunzione a non oltre una settimana<ref>Giancarlo Majori, Federica Napolitani, op. cit., p. 24</ref>.
 
Era necessario far comprendere agli abitanti del luogo che dovevano sottoporsi ad una cura ciclica e costante per evitare di arrivare ad una forma cronica della malattia. Per invitarla a sottoporsi alla cura, la ''Direzione Generale della Sanità'' presso il ''Ministero dell’Interno'' iniziò una politica di propaganda con lo scopo di convincere la popolazione del luogo che la malaria non discriminava ceti sociali ad altri, né fasce di età o professioni. In realtà le febbri perniciose attaccavano ovviamente i lavoratori in cantieri e gli abitanti dei campi, ovvero organismi indeboliti dalla povertà e dalla fame che avevano usanze e costumi radicati da generazioni nelle paludi. In questi casi adla somministrazione di una dose di chinino avrebbe dovuto essere somministratasostituita da una maggiore quantità di cibo. Le classi agiate, per igiene e qualità di vita, fornivano sicuramente un bersaglio meno invitante.<ref name="CIAO" />
 
==Nascita della Scuola==
Medici, maestri elementari, parroci e società operaie tentavano di istruire la popolazione a seguirerispettare determinate regole, banali ma efficaci, ad esempiocome evitare di dormire all'aperto. A questo proposito, già molti si stavano adoperando a seguire la grande intuizione del Dr. [[Angelo Celli]], igienista, secondo cui era strettamente necessario fondare una «scuola» poiché sosteneva che ''l'alleato più pericoloso della malaria è l'ignoranza''.
 
Questa lotta ottenne un'accezione sistematica e scientifica quando nel 1918 il maestro [[Bartolomeo Gosio]]
 
==Note==
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* Gianpaolo Feligioni, ''Angelo Celli. Medico e Deputato'', Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche, Quaderno N.35, Ancona 2001
* C.P. Hickman Jr., S. Roberts, S.L. Keen, D.J. Eisenhour, A. Larson, H. L'Anson, ''Zoologia'', 16ª edizione, McGraw-Hill Education, 2016
 
==Ringraziamenti==
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Bartolini
Collezionista
Borghi e UCBM
Poligono
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