Mauro Chessa: differenze tra le versioni
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Partecipa a due edizioni della [[Biennale di Venezia]] quelle del 1956 e del 1958 <ref>[ in voce Mauro Chessa catalogo mostra ''gli anni del boom dalla ricostruzione alla contestazione pittura in Piemonte dal 1946 al 1968'', catalogo mostra palazzo Mathis, 2012 Bra ]</ref>, alla IX [[Quadriennale di Roma]]<ref>[ scheda Mauro Chessa quadriennale di Roma http://www.quadriennalediroma.org/arbiq_web/index.php?sezione=artisti&id=2440&ricerca=]</ref> ,alle Mostre Arte Club a Torre Pellice, alle mostre del Premio Nazionale di Pittura intitolato al “Golfo della Spezia”. Partecipa inoltre a molte mostre collettive sulla pittura di figura in Italia svolte in sedi istituzionali prestigiose quali la mostra ''L'immagine e il suo doppio Ricerca della pittura internazionale contemporanea fra realtà fisica e metafisica'' che si è svolta presso il Palazzo Bagatti Valsecchi a Milano nel 1984, in seguito in altre sedi, a cura di [[Floriano de Santi]] <ref>[in catalogo, ed. Grafis, Bologna 1984]</ref>; le mostre ''Paesaggio senza territorio'' e ''La Natura morta nell'arte italiana del Novecento'' che si sono svolte nel castello Estense di Mesola nel 1986 e nel 1987 a cura di [[Vittorio Sgarbi]] <ref>[in catalogo mostra ''Paesaggio senza territorio'',Ed. Marotta 1986]</ref> <ref>[ in catalogo, Mazzotta editore 1987]</ref>; la mostra itinerante ''Figure della pittura. Arte in Italia 1956-1968'' curata da [[Marco Goldin]] che si è svolta in varie sedi tra il 1995 e il 1996 tra cui Treviso [[Ca' dei Carraresi]],[[Palazzo Sarcinelli (Conegliano)]], [[Palazzo Foscolo]] Oderzo <ref>[ in AA.VV.,Arte in Italia 1956-1968, Ed Electa, Milano 1995]</ref>, nel 2011 la mostra presso il [[Centro d'arte moderna e contemporanea]] di La Spezia delle opere presenti al Premio Nazionale di Pittura intitolato al “Golfo della Spezia” <ref>[articolo sul premio http://www.cittadellaspezia.com/La-Spezia/Cultura-e-Spettacolo/Camec-al-via-Premio-del-Golfo-e-la-73568.aspx]</ref>. Inoltre a molte importanti collettive sulla pittura post bellica piemontese tra cui occorre ricordare nel 2008 la mostra ''‘900. Cento anni di creatività in Piemonte'' a cura di Marisa Vescovo presso il Palazzo del Monferrato ad Alessandria e in altre sedi<ref>[ notizia in sito ufficiale comune di Novi Ligure http://www.comunenoviligure.gov.it/servizi/menu/dinamica.aspx?idArea=2059&idCat=1989&ID=32867]</ref> <ref>[in exibart http://www.exibart.com/profilo/eventiV2.asp?idelemento=63689]</ref>, nel 2009 la mostra patrocinata dal consiglio regionale del Piemonte che si è svolta a [[Palazzo Lascaris]] sede della regione dal titolo ''Alle Radici Della Democrazia testimonianze d'arte'' <ref>[http://www.cr.piemonte.it/attivita/comunicati/2009/04_aprile_2009/pdf/catalogo.pdfnel]</ref>; nel 2012 la mostra ''gli anni del boom dalla ricostruzione alla contestazione pittura in Piemonte dal 1946 al 1968'' che si è svolta nel 2012 a [[Palazzo Mathis]] a Bra.
La sua opera è stata oggetto di molte mostre antologiche e personali realizzate in sedi istituzionali e fondazioni tra cui occorre ricordare la mostra del 1990 che il centro culturale di Valenza gli dedica dal titolo ''Mauro Chessa: il mestiere del pittore'' <ref>[in ''Mauro Chessa: il mestiere del pittore'', pubblicazione a cura di Valenza : Centro comunale di cultura, Valenza 1990]</ref>; l'antologica che, a cura del professore [[Marco Rosci]] la Regione Piemonte in collaborazione con la Bolaffi nel 2001 gli dedica nella sala Bolaffi di Torino dal titolo ''Mauro Chessa. La buccia delle cose'' <ref>[ scheda exibart http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=3238]</ref>; la mostra del 2002 al Centro Culturale del Ponte a Susa <ref>[notizia mostra http://www.weartproject.com/event/it/25052/mauro-chessa/]</ref>, nel 2015 la mostra ''punto di vista'' presso la Pinacoteca Comunale del Roero a Guarene<ref>[ sito ufficiale comune di Guarene http://www.guarene.it/pinacoteca-comunale-del-roero-punto-di-vista-mostra-personale-di-mauro-chessa-11-aprile-21-giugno-2015/]</ref> , la mostra nel 2015 presso la fondazione Bottari Lattes dal titolo ''Mauro Chessa New York, New York!''<ref>[articolo la Stampa di Torino http://www.lastampa.it/2015/09/17/torinosette/primapagina/dal-la-new-york-di-mauro-chessa-a3awfM9Cz1x0bxPSiu2TXM/pagina.html]</ref>; la mostra del 2016 che il comune di Asti e la fondazione Guglielmetti propongono nella sede espositiva di Palazzo Alfieri ad Asti dal titolo ''Mauro Chessa "La grande mela"''<ref>[ in comune di Asti archivio eventi http://www.comune.asti.it/archivio6_eventi-in-agenda_0_2385_16_7.html]</ref>.
== Musei ed installazioni pubbliche ==
Una sua opera ''Interno d'automobile'' del 1965 è conservata nel Museo del Novecento di Firenze <ref>[ scheda ufficiale museo http://www.museonovecento.it/collezioni/interno-dautomobile/]</ref>, un suo quadro ''Capannoni'' del 1993 è esposto in mostra permanente presso il museo del [[Castello baron Gamba]] a Châtillon <ref>[in repertorio completo opere museo gamba sito ufficiale museo]</ref>, L apinacoteca Comunale del Roero a Guarene conserva sue opere<ref>[ locandina mostra dedicata a Mauro Chessa http://www.guarene.it/wp-content/uploads/2015/04/Pieghevole-mostra-Chessa.pdf]</ref> , una sua opera ''I Santi Grato e Maurizio'' è inserita nel percorso espositivo del Museo d'Arte Contemporanea all'Aperto di Maglione <ref>[in sito ufficiale Regione Piemonte http://www.piemonteitalia.eu/it/gestoredati/dettaglio/99/itinerari/2089/musei-allaria-aperta.html ]</ref>. Inoltre nel 2004 il comune di Alba gli commissiona due grandi tele 3 metri x 6 intitolate ''Partigiani nella notte'' e ''i 24 giorni di Alba'' collocate in maniera permanente nello scalone monumentale del comune <ref>[ articolo La Repubblica 08 aprile 2004 http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/04/08/chessa-partigiani-per-il-comune-di-alba.to_000chessa.html]</ref>, tra il 2006 e il 2007 la città di Torino e la fondazione Torino Musei commissionano a Mauro Chessa 6 lunette collocate nella storica galleria Umberto I e fanno parte del progetto di allestimento museale permanente della città di Torino intitolato ''Progetto the gate di Porta palazzo'' <ref>[ scheda sito comune di Torino http://www.comune.torino.it/portapalazzo/ambienti/culturale/umberto/secondo/testi/cosa.pdf]</ref>, nel 2016 diventa maestro del palio di Asti e ha l'incarico di disegnare il drappo <ref>[scheda sito palio http://www.rionesanpaolo-asti.it/index.php?option=com_content&limitstart=15]</ref>.
Una curiosità è tra gli autori che hanno dipinto le insegne di antiche botteghe nel comune di Bossolasco <ref>[ sito ufficiale comuen di Bossolasco http://www.bossolascolanghe.it/insegne-antiche-artisti-bossolasco.html]</ref>.
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