Programma atomico sovietico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 51:
La [[Conferenza di Potsdam]] tra i [[Tre Grandi]] del luglio 1945 dopo la sconfitta totale della Germania nazista provocò cambiamenti decisivi della situazione politico-militare mondiale; il 16 luglio 1945 aveva avuto pieno successo l'[[Trinity (test nucleare)|esperimento atomico americano di Alamogordo]] e il 21 luglio il presidente [[Harry Truman]] venne informato della riuscità superiore alle aspettative del test nucleare<ref>A. Lattanzio, ''Atomo rosso'', p. 23.</ref>. Il presidente quindi il 24 luglio innaugurò la sua cosiddetta "diplomazia atomica"<ref>G. Alperovitz, ''L'asso nella manica'', pp. 150-185.</ref>, dimostrando subito un atteggiamento di ferma superiorità e di rigidità politico-diplomatica verso i sovietici, dopo aver brevemente comunicato a Stalin la riuscita dell'esperimento e quindi il possesso da parte degli Stati Uniti di un'arma rivoluzionaria di straordinaria potenza<ref name="GV224"/>. Truman fu vago e misterioso; non pronunciò nè la parola "atomica" nè "nucleare" e non disse sinceramente a Stalin che si trattava di una bomba atomica<ref>G. Alperovitz, ''L'asso nella manica'', pp. 159-160.</ref>; egli era convinto di aver ottenuto, con il suo annuncio, una superiorità decisiva sul suo interlocutore sovietico e ritenne possibile, grazie al possesso in esclusiva della nuova arma, iniziare finalmente una politica più aggressiva per contrastare l'espansionismo sovietico in Europa e in Asia<ref>G. Alperovitz, ''L'asso nella manica'', pp. 195-220.</ref>.
 
Stalin replicò con apparente imperturbabilità al clamoroso annuncio di Truman e sul momento non fece domande, non chiese chiarimenti e si limitò ad augurare un "buon uso" della nuova arma, ma in realtà egli comprese subito la portata dell'evento e l'importanza potenzialmente decisiva di questa scoperta per l'equilibrio mondiale e per la sicurezza dell'Unione Sovietica che, nonostante la vittoria, usciva stremata e vulnerabile dalla seconda guerra mondiale di fronte alla straripante potenza economico-militare degli Stati Uniti. Il dittatore decise di accettare la sfida e di non sottomettersi alla supremazia americanamericana; egli la sera stessa dell'annuncio di Truman parlò con Molotov e apparve ben deciso a potenziare la ricerca nucleare sovietica e iniziare una vera "corsa contro il tempo" per recuperare a tutti i costi lo svantaggio. Stalin creò seduta stante un "Comitato statale per il problema N. 1" (che era la bomba atomica), a cui sarebbe presto stato aggiunto un "Comitato statale per il problema N. 2", che riguardava la progettazione e la costruzione degli armamenti, bombardieri e missili, per poter impiegare concretamente la bomba contro gli Stati Uniti.
 
=== Personale coinvolto nel progetto ===