Slasher: differenze tra le versioni
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Il 1983 si apre con slasher sempre dal gusto classico come ''[[Non entrate in quel collegio]]' (o ''La soffitta delle ombre'') di [[Mark Rosman]] che ha una trama simile a quella di ''Non entrate in quella casa'' del 1980. Un gruppo di ragazze uccide accidentalmente Mrs. Slater, la padrona del dormitorio. Per insabbiare la cosa decidono di festeggiare comunque la festa che la donna morta aveva precedentemente loro negato, ma una ad una le fanciulle troveranno morti brutali. Sempre in una scuola privata è ambientato il film ''[[Deadly Lessons]]'' di William Wiard.
Lo stesso anno il regista italiano [[Lamberto Bava]] è il regista di uno slasher psicologico, ''[[La casa con la scala nel buio]]''. La pellicola, inizialmente proposta come miniserie per la [[RAI]], ma poi rifiutata
Ancora una volta lo slasher è utilizzato per denunciare problemi sociali nel film ''[[Sweet Sixteen (film 1983)|Sweet Sixteen]]'' di [[Jim Sotos]]. Nel film, infatti, gli omicidi che avvengono sono collegati ingiustamente e senza prove ad un gruppo di nativi americani della zona mettendo sotto i riflettori il [[razzismo]] che ancora oggi perviene in alcuni stati degli [[Stati Uniti sud-occidentali]]. Il titolo del film invece è un riferimento alla protagonista quindicenne, figlia dello sceriffo, in procinto di divenire sedicenne, appunto. Nel 2008 venne rilasciata anche una director's della pellicola.
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