Egisto: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|il nome proprio|Egisto (nome)}}
{{S|Mitologia greca}}
[[File:Bernardino Mei.jpg|thumb|300px| Bernardino Mei (Siena 1612- Roma1676), Oreste uccide Egisto e Clitemnestra, Siena, Palazzo Salimbeni]]
{{Personaggio
|medium = mitologia
|saga =
|nome italiano = Egisto
|nome = Αἴγισθος
|immagine = Gérin Clytemnestre hésitant avant de frapper Agamemnon endormi Louvre 5185.jpg
|didascalia = Pierre-Narcisse Guérin, ''[[Clitemnestra]], istigata da Egisto, si prepara ad uccidere [[Agamennone]]'', olio su tela, [[1817]], [[Parigi]], [[Museo del Louvre|Musée du Louvre]].
|epiteto =
|sesso = Maschio
|prima apparizione =
|professione =
}}
 
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'''Egisto''' ({{lang-el|{{Polytonic|Αἴγισθος}}}}, {{latino|Aegisthus}}), personaggio della [[mitologia greca]], appartine alla stirpe dei [[Pelopidi]], discendenti del leggendario [[Pelope]], conquistatore del Peloponneso.<ref>figlio di [[Tantalo (mitologia)|Tantalo]] e nipote di [[Zeus]]</ref>.
 
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Assassino di [[Agamennone]], si incorona re di [[Micene]] e infine diviene anch'egli vittima: nell'ultimo atto della lunga e crudele faida viene asua volta assassinato da Oreste, figlio di Agamennone e ultimo della stirpe, destinato al rimorso perpetuo.
 
== Le origini ==
{{Albero genealogico/inizio}}
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{{Albero genealogico |border=2|boxstyle=background:#ffd700;| | | | | | | | IFI | | ORE | | ELE | |IFI=[[Ifigenia]]|ORE=[[Oreste]]|ELE=[[Elettra]]|}}
{{Albero genealogico/fine}}
<br>
 
La nascita di Egisto si inserisce nel pieno contesto delle rivalità tra [[Atreo]] e [[Tieste]], figli di [[Pelope]]. La leggenda narra che Atreo e il suo gemello [[Tieste]] erano divenuti rivali alla morte di Pelope e poi acerrimi nemici; i due fratelli, infatti, si contendevano il trono di [[Micene]].<br>
===I torti===
 
La loro feroce ostilità, aveva raggiunto il culmine quando Atreo aveva aveva cacciato il fratello e si era incoronato re, ma lo aveva poi attirato con l'inganno proponendogli la cessazione della contesa, la spartizione del regno e l'allestimento a palazzo di un banchetto che doveva suggellare la pace ritrovata<ref>Tzetze, ''Chiliadi'', I, versi 18 ss.</ref><ref name=Ps1>[[Pseudo-Apollodoro]], ''Epitome'', II, 13.</ref>.