Hack-a-Shaq: differenze tra le versioni
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[[File:Lipofsky_Shaquille_O'Neal.jpg|right|thumb|Il termine Hack-a-Shaq è stato inventato proprio per Shaquille O'Neal.]]
L''''Hack-a-Shaq '''è una strategia utilizzata nella [[pallacanestro]] inventata nell'[[NBA]] da [[Don Nelson]], ex allenatore dei [[Dallas Mavericks]], che consiste nel fare fallo intenzionalmente sul giocatore della squadra avversaria le cui percentuali di tiro libero siano molto basse, in modo da mandarlo alla lunetta ripetutamente
Nelson inizialmente inventò questa strategia contro i [[Chicago Bulls]] per [[Dennis Rodman]]. In ogni caso, questa strategia ha assunto il nome di [[Shaquille O'Neal]] visto che molti allenatori la usavano contro di lui viste le sue basse percentuali ai liberi. La strategia viene spesso rinominata quando viene usata contro qualche giocatore in particolare, per esempio ''Hack-a-Howard ''per [[Dwight Howard]] o ''Hack-a-Drummond'' per [[Andre Drummond]].
== Nome ==
Il nome fu inventato per giocare sull'assonanza dei termini ''hack, ''che fa parte dello slang americano della pallacanestro per riferirsi a un fallo personale, e ''Shaq'', soprannome di [[Shaquille O'Neal]]. Nonostante il nome della strategia sia informale, non è stato ancora designato in altro modo e per questo è usato anche in contesti di conversazioni formali ai vertici dell'NBA.
Il nome ''Hack-a-Shaq ''fu usato inizialmente durante la carriera college di O'Neal a [[Università della Louisiana|LSU]] e durante quella professionistica agli [[Orlando Magic]]. A quei tempi, tuttavia, il termine si riferiva semplicemente allo stile di gioco duro che adottavano gli avversari per evitare che Shaq segnasse facilmente e facevano di tutto per fermarlo prima che tirasse o schiacciasse, utilizzando tecniche che variavano dallo spingerlo al saltagli addosso.
== Contesto ==
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=== L'innovazione di Nelson ===
Negli anni '90 Don Nelson era convinto che quando ci si trova con un pessimo tiratore di liberi nella squadra avversaria fargli l'hack è una situazione molto vantaggiosa in quanto fa fare alla squadra avversaria comunque meno punti di quanti ne farebbe contro una difesa standard.<ref name=":0">{{Cita news|lingua=en-US|nome=Andrew|cognome=Keh|url=https://www.nytimes.com/2016/05/01/sports/basketball/the-birth-of-hack-a-shaq.html|titolo=The Birth of Hack-a-Shaq|pubblicazione=The New York Times|data=2016-04-30|accesso=2018-01-28}}</ref> Prima di Nelson le squadre usavano l'hack solamente per bloccare il cronometro e non per ridurre i punti degli avversari. Nelson invece, iniziò ad usare l'hack prima dei due minuti finali di gioco, in modo da non violare la regola dell'''off-the-ball ''e riducendo allo stesso tempo i punti avversari.
[[Gregg Popovich]], attuale allenatore dei [[San Antonio Spurs]], usò questa strategia (con successo) in Gara 5 del primo round dei [[NBA Playoffs 2008|Playoffs 2008]] contro i [[Phoenix Suns]] di Shaquille O'Neal. In particolare Shaq segnò solo 9 dei 20 liberi che tirò e i Suns finirono la gara con 20-37 FT. I Suns persero la gara 92-87, venendo eliminati dai Playoffs. ▼
▲[[Gregg Popovich]], attuale allenatore dei [[San Antonio Spurs]], usò questa strategia (con successo) in Gara 5 del primo round dei [[NBA Playoffs 2008|Playoffs 2008]] contro i [[Phoenix Suns]] di Shaquille O'Neal. In particolare Shaq segnò solo 9 dei 20 liberi che tirò e i Suns finirono la gara con 20-37 FT. I Suns persero la gara 92-87 venendo eliminati dai Playoffs.
=== Hack-a-Rodman ===
Nelson aveva usato questa tattica inizialmente contro [[Dennis Rodman]] dei [[Chicago Bulls]] nel 1997.<ref name=":0" /> Prima della gara tra i Mavs e i Bulls Rodman aveva tirato i liberi al 38%. Tuttavia Nelson non poteva fare fallo su Rodman per tutta la partita intenzionalmente, altrimenti i suoi giocatori avrebbero avuto eccessivi problemi di falli,
Nella gara Rodman, però, realizzò 9-12 FT (Il 75%, un miglioramento del 37% rispetto alla sua media stagionale), rendendo così la strategia di Nelson perdente. I Bulls infatti vinsero la gara e l'hack venne per il momento abbandonato. [[Bubba Wells]], giocatore di Dallas, in quella partita realizzò quello che allora era il record NBA di tutti i tempi di 6 falli commessi in 3 minuti.<ref name=":0" />
Nelson non si diede per vinto e nel 1999 rivisitò la strategia, usandola proprio contro Shaquille O'Nell (52% ai liberi in carriera). Anche altri allenatori scelsero di seguire Nelson per fermare Shaq con buoni risultati. Perciò, sebbene questa strategia sia stata adottata inizialmente contro Rodman, prende il nome di Shaquille O'Neal per via della sua maggior efficienza.
== Problemi per la Lega ==
L'utilizzo dell'Hack-a-Shaq ha portato diversi problemi all'NBA. Durante i [[NBA Playoffs 2000|Playoffs 2000]] ci furono due partite in particolare (contro i [[Portland Trail Blazers]] e contro gli [[Indiana Pacers]]) in cui la strategia dell'hack è stata utilizzata in maniera significativa. Ci furono diverse discussioni riguardo l'amplificare la regola dell'''off-the-ball foul ''per scoraggiare le squadre
== Uso contro altri giocatori recenti ==
[[File:DeAndre_Jordan.jpg|left|thumb|Recentemente, De Andre Jordan è una delle vittime preferite di questa strategia. ]]
[[Ben Wallace]] che in carriera ha realizzato solo il 42% dei suoi liberi fu, per esempio, un'altra vittima
Il 12 gennaio 2012 i [[Golden State Warriors]] attuarono l'hack a [[Dwight Howard]], allora centro degli [[Orlando Magic]]. Howard arrivò in quella gara a tirare addirittura 39 tiri liberi, il che divenne un record di tutti i tempi NBA, superando i 34 tentativi di WIlt Chamberlain in una partita del 1962. Howard prima della gara aveva segnato il 42% dei tiri liberi in quella stagione e il 60% in carriera. Riuscì a realizzare 21 dei 39 tentativi e finì quella gara con 45 punti e 23 rimbalzi. I Magic vinsero per 117-109. <div>La stagione successiva Howard si trasferì ai Lakers. Nella sua prima partita contro la sua ex squadra il 12 marzo 2013 tirò nuovamente 39 liberi a causa dell'hack, realizzandone stavolta 25, record dei Lakers per tentativi di liberi e per liberi realizzati in una gara. I liberi che tirò per l'hack furono esattamente 20, di cui 16 realizzati. </div>
Durante i [[NBA Playoffs 2015|Playoffs 2015]], Howard, che militava negli [[Houston Rockets]] fu nuovamente vittima dell'hack, in particolare nella gara 2 valida per la
<div>Il 20 gennaio 2016 nella partita tra [[Houston Rockets]] e [[Detroit Pistons]] l'hack viene applicato dall'allenatore dei Rockets [[J.B. Bickerstaff]] contro [[Andre Drummond]] per via della sua pessima percentuale dai liberi. Drummond arrivò in questa partita a tirare 36 liberi (segnandone solo 13 e sbagliandone ben 23, record di tutti i tempi), record stagionale per l'NBA e terzo all time dopo le due gare di Howard da 39 liberi. In particolare all'inizio del terzo quarto Bickerstaff schierò in campo [[K.J. McDaniels]] solamente per fare fallo su Drummond. McDaniels addirittura riuscì a realizzare 5 falli in 9 secondi.<ref>{{cita web|url=http://www.nba.com/games/20160120/DETHOU/gameinfo.html?ls=iref:nba:scoreboard|titolo=NBA.com "Caldwell-Pope scores 22 as Pistons beat Rockets 123-114"|accesso=21 gennaio 2016|lingua=en}}</ref
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