Lathyrus vernus: differenze tra le versioni
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== [[Sistematica (biologia)|Sistematica]] ==
Il [[Genere (tassonomia)|genere]] ''[[Lathyrus]]'' è abbastanza corposo: comprende da 100 a 200 [[specie]] a seconda delle varie [[Tassonomia|classificazioni]] di cui almeno 40 vivono spontaneamente in [[Italia]].
Nelle [[Tassonomia|classificazioni]] più vecchie la [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] di questa [[specie]] (''[[Fabaceae]]'') è chiamata ''[[Leguminosae]]'' ma anche ''[[Papilionaceae]]''.
Il [[Genere (tassonomia)|genere]] di questa [[specie]] è [[Polimorfismo (biologia)|polimorfo]]. Infatti [[Carl von Linné|Linneo]] inizialmente aveva sistemato la [[specie]] di questa scheda in un [[Genere (tassonomia)|genere]] a parte, ora divenuto una sezione del genere ''[[Lathyrus]]'' : ''Orobus'' (L.); sezione caratterizzata da piante perenni, prive di [[viticcio|cirri]] ma con strutture fogliari terminanti con una breve “seta” (o [[Glossario botanico#R|resta]] - filamento terminale rigido).
=== [[Diversità genetica|Variabilità]] ===
La [[Diversità genetica|variabilità]] di questa [[specie]] si manifesta nella forma e nelle dimensioni delle foglie (vedere il paragrafo “Varietà alpine”). Facilmente si possono trovare individui “stenofili” (con foglie a segmenti filiformi), oppure piante con [[Infiorescenza|infiorescenze]] di dimensioni maggiori della norma.
Nell'elenco che segue sono indicate alcune [[Diversità genetica|varietà]] e [[sottospecie]] (l'elenco può non essere completo e alcuni nominativi sono considerati da altri autori dei sinonimi della specie principale o anche di altre specie):
*''Lathyrus vernus'' proles ''gaudinii'' Rouy (1899) (sinonimo = ''L. vernus'' subsp ''gracilis'')
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== Etimologia ==
Si dice che il creatore della denominazione del [[Genere (tassonomia)|genere]] sia il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1656 – 1708). Sembra che pensando alle presunte proprietà [[Afrodisiaco|afrodisiache]] di alcune piante del [[Genere (tassonomia)|genere]] abbia accostato due termini: la particella intensiva ''la'' e il verbo greco ''thero'' (= io riscaldo) e abbia quindi creato il nome del [[Genere (tassonomia)|genere]] ''lathyrus''. In realtà tale nome era conosciuto già nei tempi antichi: [[Teofrasto]] lo aveva usato per alcune non meglio identificate [[leguminose]].
Il nome specifico (''venus'' = primavera) fa riferimento alla precocità della fioritura ed è stato assegnato dal naturalista svedese [[Carl von Linné]] nel 1753 inizialmente ad un altro genere: ''[[Orobus]]''; mentre invece l'assegnazione definitiva al [[Genere (tassonomia)|genere]] attuale è opera del botanico tedesco Johann Jakob Bernhardi (1774-1850).
Gli inglesi chiamano questa pianta con nome di ''Spring-vetch''.
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