Genesis: differenze tra le versioni

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Il loro esordio discografico risale al [[1969]] con l'album ''"From Genesis to Revelation"''. Le liriche un po' pretenziose e la struttura musicale ancora incerta non ne fecero un [[album]] degno di nota, <br> che infatti venne sconfessato da loro stessi anche se oggi si trova abbastanza facilmente negli scaffali dei negozi. Di ben diverso spessore fu il successivo ''"Trespass"'' ([[1970]]) nel quale lo stile musicale dei Genesis cominciò a delinearsi in modo marcato lasciando ampio spazio alla teatralità di Peter Gabriel; in quel periodo una serie di concerti rese noti i Genesis ad appassionati di musica belgi e italiani prima ancora che a quelli britannici. Sarà che all'ingegno musicale non si accompagnava ancora un'adeguata disponibiltà finanziaria, sta di fatto che anche Trespass, pur grondando di idee e felicissime intuizioni compositive (Stagnation su tutte) la qualità sonora del risultato lasciava a desiderare per quanto fosse cupa, dai contorni non ben definiti, impastata.
E' comunque grazie a Trespass che il gruppo muove i suoi primi passi nell'europa del nord ed in particolare Belgio e Olanda.
Nel [[1971]] fu pubblicato ''"Nursery Cryme"'' il giudizio della critica e del pubblico sancì la definitiva consacrazione del gruppo nel quale erano intanto entrati [[Phil Collins]] ([[batterista]]) e [[Steve Hackett]] ([[chitarrista]) subentrato a Phillips.<br>Il titolo dell'album prende spunto dal celebre libro di favole "Nursery Rhymes"; in esso favole e leggende vengono narrate da Gabriel e compagni in un bellissimo affresco musicale che rappresenta - forse - la massima espressione artistica del Gruppo. da segnalare "''[[The Musical Box]]''", "''For Absent Friends''"; "''Harold the Barrell''"; "''The fountain of Salmacis''"; Nursery RhymesCryme fissa la data di l'inizio del "fidanzamento"rapporto dei Genesis con l'Italia che li spinge ad un successo assolutamente non previsto per dimensioni e intensità.<br> SuonanoSi esibiscono in mitici concerti a Brescia e a Reggio Emilia e chi c'era non dimenticherà facilmente l'esperienza. Gabriel è sempre più padrone del palcoscenico e comincia a prendere una dimestichezza sempre maggiore con il ruolo di front man. The Return of the Giant Hogweed è spesso uno dei numeri in cui il suo istrionismo e la sua capacità incantatoria trovano maggior sfogo.
 
Gabriel è sempre più padrone del palcoscenico e comincia a prendere una dimestichezza sempre maggiore con il ruolo di [[front man]]. ''The Return of the Giant Hogweed'' è spesso uno dei numeri in cui il suo istrionismo e la sua capacità incantatoria trovano maggior vigore espressivo.
Anche tenendo conto del costume del periodo, i Genesis sono ormai una macchina inarrestabile e per il terzo anno di fila escono con un loro nuovo disco: Foxtrot. Di solito, nei referendum tra i fans la scelta di quale sia il disco migliore dei Genesis tocca o a Nursery Rhymes o, appunto, a Foxtrot. Pubblicato nel [[1972]] ''"Foxtrot"'' ricalca a tratti l'album precedente gettando uno sguardo su un futuro prossimo angosciante (''Get'em out by friday''). I temi biblici tornano prepotentemente nella monumentale suite "''[[Supper's Ready]]''". Questa suite occupa una intera facciata del disco e nel lungo racconto a sfondo mistico, è ancora Gabriel il baricentro, il focus del gruppo.
Sovente, nel distinguere i Genesis dal resto della compagine del rock progressive, si suole evidenziare come se altrove domina la maniera, il virtuosismo e l'abilità estrema nel padroneggiare uno strumento, i Genesis sono invece "song-oriented": tutto è subordinato alla produzione di una canzone che colpisca nel suo insieme invece di essere un semplice veicolo per dar modo al "mostro" di turno di far vedere quanto è bravo. Non a caso, nei Genesis non ci sono "maghi" degli strumenti, nessun Wakeman o Emerson. Gli unici pezzi strumentali sono o delle ninnenanne dolci (Horizon's) o acquerelli tenui e gentili (After the Ordeal) ma mai pezzi di bravura.
Affermatisi ormai a livello europeo (l'america è lontana...) i genesis possono permettersi di incidere un disco con più mezzi a disposizione. E sempre un anno dopo Foxtrot, esce Selling England by the Pound. E' l'album della maturazione. E' anche l'album dove i suoni sono chiari, distinti, profondi e puliti. E' tutto un altro ascoltare, dal punto di vista puramente della resa sonora. E meno male, visto che in Selling England i Genesis, pur ripetendo un canone consolidato, riescono a spostare in alto ancora un equilibrio tra canzone e musica e libertà espressiva dei singoli componenti. E'in Selling England che, in particolare la chitarra di Hackett esplode in tutta la sua bellezza. In Firth of Fifth è la chitarra a suggellare il momento più alto e drammatico di tutto il rock romantico progressivo inglese (e si consiglia inoltre la versione dal vivo che più tardi si ascolta in Seconds Out). E' malinconica, tempestosa e furente nel disegnare il motivo che accompagna tutto il brano, prima accennato dalle tastiere di Banks e poi ripreso nel cuore strumentale del brano. E se Hackett esplode in Firth of Fifth è Banks ad essere il Signore di The Cinema Show, altro brano indimenticabile.
Si annota che in Selling England Phil Collins fa la prima apparizione in More Fool Me come lead vocalist. Nulla di speciale, ma negli anni si rifarà... E Gabriel prende sempre più il sopravvento e nei teatri è ormai lui il boss. I suoi travestimenti, timidamente iniziati all'epoca di Foxtrot, sono arrivati quasi ad oscurare la musica, e, considerato che razza di musica sfornavano i suoi soci, è tutto dire...E dopo le ali di pipistrello di Watcher of the Skies, siamo arrivati a Britannia (Dancing with the moonlit Knight) e Tiresias (Cinema Show). Un successone. Tutti contenti? Sì, però.... Però qualcuno nella band comincia a chiedersi se l'equilibrio non si stia un po' perdendo visto che tutti discutono delle trovate sceniche assai più della musica.
 
Anche tenendo conto del costume del periodo, i Genesis sono ormai una macchina inarrestabile e per il terzo anno consecutivo non mancano all'appuntamento con un nuoco LP: ''Foxtrot''.
Peter Gabriel lascerà i Genesis dopo il tour che portò in giro per il mondo "''[[The Lamb lies down on Broadway]]''", un ottimo album concettuale non ambientato nel passato ma nella [[New York]] del [[1974]].
 
Anche tenendo conto del costume del periodo, i Genesis sono ormai una macchina inarrestabile e per il terzo anno di fila escono con un loro nuovo disco: Foxtrot. Di solito, nei referendum tra i fans la scelta di quale sia il disco migliore dei Genesis tocca o a Nursery Rhymes o, appunto, a Foxtrot. Pubblicato nel [[1972]] ''"Foxtrot"'' ricalca a tratti l'album precedente gettando uno sguardo su un futuro prossimo angosciante (''Get'em out by friday''). I temi biblici tornano prepotentemente nella monumentale suite "''[[Supper's Ready]]''". Questa suite occupa una intera facciata del disco e nelancora lungosi racconto a sfondo mistico, è ancorapresnta Gabriel ilcome baricentro, il focus del gruppo.
Sovente, nel distinguere i Genesis dal resto della compagine del rock progressive, si suole evidenziare comeche se altrove dominadominano la maniera, il virtuosismo e l'abilità estrema nel padroneggiare uno strumento, i Genesis sono invece "song-oriented": tutto è subordinato alla produzione di una canzone che colpisca nel suo insieme invece di essere un semplice veicolo per dar modo al "mostro"virtuoso di turno di farmostrare vederetutta quantola èsua bravobravura. Non a caso, nei Genesis non ci sono "maghi" degli strumenti, nessun Wakeman o Emerson. Gli unici pezzi strumentali sono omorbidi delleriarrangiamenti ninnenannedi dolcimusica classica (Horizon's'Horizons'') o acquerelli tenui e gentili (After the Ordeal) ma mai pezzi diad bravura.effetto come quelli cui tanti gruppi dell'epoca si appigliavano per volpire gli ascoltatori
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Affermatisi ormai a livello europeo (l'America è lontana...) i genesis possono permettersi di incidere un disco con più mezzi a disposizione. E un anno dopo ''Foxtrot'', esce ''Selling England by the Pound''. E' l'album della maturazione. Anche la registrazione è più accurata, a tutto vantaggio dell'ascoltatore.
 
In Selling England i Genesis, pur ripetendo un canone consolidato, riescono a spostare in alto ancora un equilibrio tra canzone, musica e libertà espressiva dei singoli componenti.
E' l'album che rivela tutta la struggente capacità chitarristica di Hackett, in ''Firth of Fifth'' è la chitarra a suggellare il momento più alto e drammatico di tutto il rock romantico progressivo inglese. E' malinconica, tempestosa e furente nel disegnare il motivo che accompagna tutto il brano, introdotto dal [[pianoforte]] di Banks e poi ripreso nel cuore strumentale del brano. E se Hackett esplode in Firth of Fifth è Banks a spadroneggiare in ''The Cinema Show''.<br>
E' da notare, inoltre, che in ''Selling England'' Phil Collins fa la prima apparizione cone lead vocalist in ''More Fool Me '' come lead vocalist con risultati che non fanno certo presagire ciò che gli riserverà il futuro.<br>
Gabriel prende sempre più il sopravvento e nei teatri ormai lui è lo show. I suoi travestimenti, timidamente iniziati all'epoca di Foxtrot, sono ormai quasi in grado di dominare la scena oltre la musica. E' anche il momento in cui nella band ci si chiede se l'equilibrio non si stia perdendo privilegiando, a volte, la teatralità più la musica.
 
Peter Gabriel lascerà i Genesis dopo il tour che portò in giro per il mondo "''[[The Lamb lies down on Broadway]]''", un ottimo album [[concettuale|concept nonalbum]] ambientato non nel passato, come ci si sarebbe aspettati, ma nella [[New York]] del [[1974]].<br> La storia narrata è qualla di Rael, che lascia il proprio nome scritto con lo [[spray]] sui muri della città, quasi come unica possibilità di far emergere la propria personalità.
 
Dopo l'abbandono di Gabriel i Genesis pubblicarono in [[quartetto]] tre album: