Ettore Boffano: differenze tra le versioni

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|Attività2 =
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , è stato vicedirettore de ''[[Il Fatto Quotidiano]]''. Sposato, è padre di due figlie
}}
 
==Biografia==
ÈDopo entrato alla ''[[Gazzetta del Popolo]]'' "come abusivo" (ma in precedenza avevaaver collaborato alla ''[[Gazzetta d'Alba]]'' e lavorato aalla ''[[La Voce del Popolo (settimanale di Torino)|La Voce del Popolo]]'' di Torino), edentra alla ''[[Gazzetta del Popolo]]'' èdove statoviene assunto nel 1982.<ref name=primaonline>{{cita web
|url= http://www.primaonline.it/2013/01/24/113409/da-caporedattore-centrale-del-%E2%80%98venerdi-di-repubblica%E2%80%99-a-direttore-di-%E2%80%98lapresse%E2%80%99/
|titolo= Ettore Boffano, da caporedattore centrale del ‘Venerdì di Repubblica’ a direttore di ‘LaPresse’
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|data= 24 gennaio 2013
|accesso= 4 settembre 2015
}}</ref> Nel 1984, dopo la chiusura della [[Gazzetta del Popolo]]giornale, è statodivieneo corrispondente da Torino del ''[[Corriere della Sera|Corriere della sera]]''. Dal 1984 al 1986 ha lavorato all'agenzia di stampa [[Agenzia giornalistica Italia|Agi]], e poi, dal 1986 al 1988, a ''[[Stampa Sera]]''.<ref name=primaonline /> Come cronista di giudiziaria, ha seguito le indagini sullo [[Scandalo dei petroli|Scandalo dei Petroli]] e i processi alle [[Brigate Rosse]] e a [[Prima Linea]].
 
Nel 1989 è stato assunto da [[Eugenio Scalfari]] a [[La Repubblica (quotidiano)|''La Repubblica'']], lavorando sotto la guida di Salvatore Tropea nell'edizione torinese del quotidiano. A la Repubblica è stato più voltedivenne caporedattore delle edizioni locali di [[Torino]], [[Bari]] e [[Genova]] e infine, dal 2010, caporedattore centrale de ''[[Il Venerdì]]''. Nel 2006 ha curato il progetto del quotidiano [[free press]] del [[Gruppo Editoriale L'Espresso]].<ref>{{cita web|url= http://www.lospiffero.com/cantina/fatto-e-lapresse-riscossa-degli-ex-gazzetta-14439.html
|titolo= Fatto e LaPresse, riscossa degli ex Gazzetta
|editore= Lo spiffero
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|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140817193907/http://www.lapresse.it/economia/lapresse-annuncia-il-nuovo-direttore-dell-agenzia-e-ettore-boffano-1.255694
|dataarchivio = 17 agosto 2014
}}</ref> Nel 2014 la lascia per diventare, chiamato dal direttore [[Antonio Padellaro]], caporedattore centrale de ''[[Il Fatto Quotidiano]]'',<ref>{{cita web
|url= http://www.primaonline.it/2014/01/13/177161/antonio-di-rosa-nuovo-direttore-de-lapresse/
|titolo= Antonio Di Rosa nuovo direttore de LaPresse
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|data= 13 gennaio 2014
|accesso= 4 settembre 2015
}}</ref> di cui è stato vicedirettore, sotto la direzione di [[Marco Travaglio]], dalda gennaio 2015 sino ala luglio 2018, coordinando anche il numero del lunedì del quotidiano. Nell'agosto del 2000, per [[''La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]'', ha realizzato la prima intervista "a sua insaputa" a un [[presidente del Consiglio italiano]], inviando all'indirizzo personale di posta elettronica di [[Giuliano Amato]] e-mail provenienti da account diversi e attribuite a semplici cittadini, ponendo quesiti, dialogando con il premier e sollecitando le sue riflessioni su politica, cultura e religione.; Alal termine, le risposte del presidente del Consiglio sono state organizzate in una vera e propria intervista poi pubblicata, con l'autorizzazione di Amato, sul quotidiano diretto da [[Ezio Mauro]], il 14 agosto 2000.
 
Sposato, è padre di due figlie.
 
==Opere==