Codice civile (Italia): differenze tra le versioni

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|link = {{Cita legge italiana|tipo=RD|anno=1942|mese=03|giorno=16|numero=262|titolo=Approvazione del testo del Codice civile}}
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Il '''codice civile italiano''' del 1942 è un corpo organico di disposizioni di [[diritto civile]] e di norme di [[diritto processuale civile]] di rilievo generale (es. libro VI - titolo IV) e di norme incriminatrici (es. libro V - titolo XI).
 
Emanato con il {{Cita legge italiana|tipo=RD|anno=1942|mese=03|giorno=16|numero=262|titolo=Approvazione del testo del Codice civile}}, e simbolicamente entrato in vigore il [[21 aprile]] dello stesso anno (in riferimento dalla data convenzionale della [[Ab Urbe condita|fondazione dell'antica Roma]]) costituisce, insieme alle leggi speciali, una delle [[fonti del diritto]] civile italiano in quanto ancora vigente nell'attuale [[Repubblica Italiana]].
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===La "defascistizzazione" del codice===
I codici in vigore in Italia, ad eccezione del codice di procedura penale, nella parte approvata nel [[1988]] e più volte riformata, risalgono al periodo del [[Storia dell'Italia fascista|regime fascista]].
 
I codici civile e di procedura civile risentono dell'influsso fascista meno del codice penale del [[1930]], anche per via delle numerose riforme. È indubbio, tuttavia, che l'opera di codificazione era una forma di monumento giuridico da lasciare ai posteri, come era stato anche il ''code Napoléon''.<ref>[http://www.claudiacavaliere.it/Avv/codice-civile/ La “defascistizzazione” del codice]</ref><ref>Dopo un'iniziale stagione polemica nell'immediato dopoguerra, apparve chiara la natura eminentemente tecnica delle nuove norme civilistiche. Gli stessi giuristi che avevano contribuito alla codificazione riuscirono a dimostrare come fossero riusciti a resistere alle ingerenze di coloro i quali avrebbero voluto per essa connotazioni marcatamente politiche.</ref>
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Il codice civile italiano rappresenta una prima struttura, un primo sistema di legiferazione mutuato dal codice napoleonico, dal codice tedesco e dal codice austriaco.
Alcuni dicono che si tratti di un codice ancora rurale, non adatto quindi ad esprimere compiutamente le esigenze di un mondo che sta affermandosi come quello moderno, sotto le spinte del diritto di matrice anglosassone ([[common law]]). Tuttavia, significative riforme, come quella del [[diritto societario]] del [[2003]] hanno contribuito a modernizzare il codice, introducendo quelle necessità di speditezza dei traffici giuridici che un codice prevalentemente statico e di principi generali come quello italiano non possedeva.<ref>[{{cita web|url=http://www.claudiacavaliere.it/Avv/codice-civile/ |titolo=Le riforme del codice]}}</ref><ref>La disciplina della società per azioni aveva già subito importanti interventi innovativi con la cosiddetta "miniriforma" del 1974.</ref>
 
== Struttura ==
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| Titolo IX
| Dei diritti sulle opere dell'ingegno e sulle [[invenzione (tecnologia)|invenzioni]] industriali (Artt. 2575-2594)
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| Titolo X
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{{Codici in Italia}}
{{Portale|diritto|italia|storia d'Italia}}
 
[[Categoria:Codici in Italia]]