Valie Export: differenze tra le versioni

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Con questo gesto di autodeterminazione, afferma enfaticamente la sua identità all'interno della scena artistica viennese, dominata dall'arte performativa degli artisti di Vienna come [[Hermann Nitsch]], [[Günter Brus]], [[Otto Mühl]] e [[Rudolf Schwarzkogler]]. Riguardo al movimento Actionist, ella afferma:
 
{{citazione |Sono stata molto influenzata, non tanto dall'azionismo stesso, ma dall'intero movimento nella città. È stato un grande movimento. Abbiamo avuto grandi scandali, a volte contro la politique; mi ha aiutato a far emergere le mie idee}}Al pari dei suoi colleghi uomini, sottopone il suo corpo al dolore e al pericolo in azioni volte ad affrontare il crescente compiacimento e il conformismo della cultura austriaca del dopoguerra. A contraddistinguere il suo progetto come femminista è l'analisi dei modi in cui le relazioni di potere insite nelle rappresentazioni dei media incidono sui corpi e sulla coscienza delle donne. Raccoglie le sue dichiarazioni sul tema del corpo femminile in ''"Women's Art a Manifesto"'' scritto per la mostra del 1972 MAGNA, Feminism: Art and Creativity'': "lascia parlare le donne in modo che possano ritrovare se stesse, questo è ciò che chiedo per ottenere un'immagine autodefinita di noi stessi e quindi una diversa visione della funzione sociale delle donne"''<ref>{{Cita libro|autore=Valie Export|titolo=Magna: Feminismus. Kunst und Kreativitat|url=https://books.google.it/books/about/Magna_Feminismus_Kunst_und_Kreativit%C3%A4t.html?id=yn_nSgAACAAJ&redir_esc=y|accesso=13 dicembre 2018|edizione=1975}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.on-curating.org/issue-29-reader/curatorial-materialism-a-feminist-perspective-on-independent-and-co-dependent-curating.html#.XBKF9GbSLIU|titolo=Curatorial Materialism. A Feminist Perspective on Independent and Co-Dependent Curating.}}</ref>''. ''Qui la Export sottolineava il modo ingiusto in cui le donne vivevano la loro vita entro i confini creati dagli uomini. In questo stesso Manifesto afferma anche che ''"l'arte può essere intesa come un mezzo della nostra auto-definizione che aggiunge nuovi valori alle art, questi valori, trasmessi attraverso il processo culturale, altereranno la realtà verso una sistemazione dei bisogni femminili "''<ref>{{Cita libro|autore=Kristine Stiles|autore2=Peter Howard Selz|titolo="Performance Art." Theories and Documents of Contemporary Art.|accesso=|edizione=2012|città=Berkeley (CA)}}</ref>''.''
 
Oggi Valie Export vive in Germania e dal 1995 ha una cattedra di performance multimediali all'''Academy of Media Arts di Colonia''.
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===''Invisible Adversaries''===
''Unsichtbare Gegner'', o Invisible Adversaries, è un film d'autore dal tema fantascientifico, realizzato nel 1977 <ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=SB5sp8AcD-I|titolo=INVISIBLE ADVERSARIES|accesso=6 Dicembre 2018}}</ref>. Protagonisti sono gli innamorati Peter e Anna. Tormentata dalle sue paure, Anna è convinta che la sua città (Vienna) sia invasa dagli alieni. PauraLa paura del tutto immotivata che la porterà alla rottura con l'innamorato e alla pazzia. Un altro suo film del 1985,''The Practice of Love'', ha partecipato al trentacinquesimo Festival internazionale del cinema di Berlino.
 
=== ''Syntagma'' ===