Rodolfo Fierro: differenze tra le versioni
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== La rivoluzione ==
All'esplodere della rivoluzione messicana, venne reclutato dai maderisti (sostenitori di [[Francisco Madero]]), per combattere Porfirio Díaz insieme ad un gruppo di minatori. Si trovò in seguito a combattere nell'[[Prima battaglia di Ciudad
Nel giugno 1913 riprese le armi contro la nuova dittatura di [[Victoriano Huerta]], andando a combattere a capo di un gruppo di giovani durante la conquista della città di Durango, avvenuta il 17 giugno da parte delle forze comandate da [[Tomás Urbina]]. Passò quindi agli ordini di quest'ultimo ma, a settembre del [[1913]], durante il concentramento di forze in vista della prima battaglia delle città lagunari, Urbina ordinò a Fierro, non si sa perché, di passare senza nessun sottoposto ai suoi ordini nell'armata di Pancho Villa. Da questo momento sarebbe diventato il suo braccio destro, il suo uomo di fiducia e non si sarebbero più separati.
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Partecipa a tutte le principali battaglie fino alla caduta del dittatore Huerta ([[Ojinaga]], la seconda battaglia delle città lagunari, [[Paredón]], [[Zacatecas (città)|Zacatecas]]), poi partecipa alla [[Convenzione di Aguascalientes]]. Allo scoppio della guerra civile tra Convenzionisti e [[Costituzionalisti nella rivoluzione messicana|Carranzisti]] (sostenitori di [[Venustiano Carranza]]), Villa lo manda al comando delle truppe del Jalisco, ma come comandante non si rivela granché, venendo sconfitto nei pressi di Guadalajara a fine gennaio 1915, permettendo alle truppe carranziste di Dieguez e Murguía di rioccupare la città. Tra il 17 e il 18 febbraio arrivano i rinforzi con lo stato maggiore della División del Norte, e nella [[Battaglia di Sayula]] Villa sconfigge le truppe carranziste mentre Fierro, guida la carica finale all' inseguimento del nemico in fuga e compie un massacro, catturando migliaia di prigionieri e fucilandone centinaia e centinaia per tutta la notte. Successivamente Villa torna nel centro del paese lasciando nuovamente le forze del Jalisco al comando di Fierro, con l'ordine di eliminare le rimanenti truppe carranziste ormai allo sbando, ma viene sconfitto di nuovo nella battaglia di Tuxpan, fallendo l'obiettivo di occupare la costa pacifica.
Partecipa in seguito alla [[Battaglia di Celaya]], ma dopo, [[
La sua impresa militare più brillante avvenne appena dopo la guarigione, durante la [[Battaglia di Aguascalientes]]: il 26 giugno, prima della battaglia, Villa mette lui e Canuto Reyes al comando di una brigata di cavalleria di 3000 uomini che parte da Penuelas, con il compito di aggirare l'esercito nemico, avanzare a sud verso Città del Messico tagliando le comunicazioni e i rifornimenti di Obregon con la capitale e Veracruz, base dei carranzisti. Poi raggiungere il [[Morelos]] (territorio [[Emiliano Zapata|zapatista]]) per recuperare il villista [[Roque
== "El carnicero" ==
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