Nato nel [[Regno di Sardegna]], è il compositore della musica dell'inno nazionale italiano, ''[[Il Canto degli Italiani]]'', su testo di [[Goffredo Mameli]]. Forse per la sua indole modesta, non trasse mai grandi vantaggi da questa composizione. La sua attività si basò soprattutto sulla composizione di [[inno|inni]] e di [[Canto|canti]] patriottici da offrire, per le loro forti idee liberali, alla causa del [[Risorgimento|Risorgimento italiano]]. Fu autore anche delle musiche di un componimento in forma di inno del poeta piemontese [[Giuseppe Bertoldi]].
La vita di '''Novaro''' fu quantomai semplice. Nel [[1847]] era a [[Torino]], con un contratto di secondo [[tenore]] e maestro dei [[Coro (musica)|cori]] dei Teatri [[Teatro Regio (Torino)|Regio]] e [[Teatro Carignano|Carignano]]. Convinto liberale pose il suo talento compositivo al servizio della causa d'indipendenza, musicando molti canti patriottici e organizzando varie raccolte di fondi per finanziare e sostenere le imprese di [[Giuseppe Garibaldi]]. Tornato a [[Genova]], fra il [[1864]] e il [[1865]], fondò una ''Scuola Corale Popolare'', ad accesso gratuito, alla quale dedicò tutto il suo impegno. Morì povero, il 20 ottobre [[1885]], tra difficoltà finanziarie e problemi di salute. Per iniziativa dei suoi ex allievi, gli venne eretto un monumento funebre nella sua città natale nel [[Cimitero monumentale di Staglieno]], accanto alla tomba di [[Giuseppe Mazzini]]<ref>Cfr. la pagina informativa dedicata all'inno nel sito ufficiale della Presidenza della Repubblica: http://www.quirinale.it/qrnw/statico/simboli/inno/inno.htm</ref>.