Pittura del Secolo d'oro olandese: differenze tra le versioni

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Il [[Caravaggismo di Utrecht]] descrive un gruppo di artisti che produssero sia pittura storica sia scene di genere generalmente grandi in uno stile con influenze italiane, spesso facendo pesante uso del [[chiaroscuro]]. Utrecht, prima della rivolta la più importante città del nuovo territorio olandese, era una città olandese insolita, ancora per il 40% cattolica alla metà del secolo, ancora di più tra i gruppi di élite, che includevano molti nobili e gentiluomini di campagna che avevano lì case in città.<ref>{{cita|Franits|p. 65}}. Gli artisti olandesi cattolici del XVII secolo includevano Abraham Bloemaert e Gerard van Honthorst di Utrecht, e Jan Steen, [[Paulus Bor]], [[Jacob van Velsen]], oltre a Vermeer che probabilmente si convertì al suo matrimonio. {{cita web |url=http://www.essentialvermeer.com/delft/delft_today/catholic_church.html |titolo=Vermeer's Delft Today: The Old-Catholic Church in the Bagijnhof |sito=essentialvermeer.com}} [[Jacob Jordaens]] era tra gli artisti protestanti fiamminghi.</ref> I principali artisti furono [[Hendrick ter Brugghen]], [[Gerard van Honthorst]] e [[Dirck van Baburen]], e la scuola fu attiva fino al 1630 circa, sebbene van Honthorst continuasse fino agli anni 1650 come affermato pittore di corte presso le corti inglese, olandese e danese in uno stile più classico.<ref>{{cita|Slive|pp. 22-4}}.</ref>
 
Rembrandt cominciò come pittore storico prima di trovare successo finanziario come ritrattista, e non abbandonò mai le sue ambizioni in questo campo. Un gran numero delle sue [[Acquaforte|acqueforti]] sono di scene narrative religiose, e la storia della sua ultima commessa storica, ''[[Congiura di Giulio Civile]]'' (1661), illustra sia la sua dedizione alla forma sia le difficoltà che ebbe nel trovare un pubblico.<ref>{{cita|Fuchs|pp. 69-77}}.</ref> Vari artisti, molti suoi allievi, tentarono con qualche successo di continuare il suo personalissimo stile; [[Govaert Flinck]] fu quello di maggior successo. [[GerardGérard de Lairesse]] (1640–1711) fu un altro di questi, prima di cadere sotto la pesante influenza del classicismo, e diventare il suo principale fautore olandese sia come artista che come teorico.<ref>{{cita|Fuchs|pp. 77-78}}.</ref>
 
La nudità era effettivamente il dominio esclusivo della pittura storica, sebbene molti ritrattisti travestissero i loro occasionali nudi (quasi sempre femminili) con un titolo classico, come faceva Rembrandt. Malgrado tutta la loro disinibita allusività, i pittori di genere raramente rivelavano più di una generosa scollatura o porzione di coscia, di solito quando dipingevano prostitute o contadini "italiani".