Prima guerra punica: differenze tra le versioni
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Roma mancava della tecnologia navale e quindi dovette costruire una flotta basandosi sulle [[trireme|triremi]] e [[quinqueremi]] cartaginesi catturate. Per compensare la mancanza di esperienza in battaglie fra navi, Roma sviluppò una tecnica di combattimento che permetteva di sfruttare la conoscenza delle tattiche di combattimento terrestri in cui era maestra. Le navi romane furono equipaggiate con uno speciale congegno d'abbordaggio: il [[corvo (arma)|corvo]]. Questo congegno agganciava le navi nemiche e permetteva alla fanteria di combattere quasi come sulla terraferma. L'efficienza di quest'arma fu provata per la prima volta nella [[battaglia di Milazzo (260 a.C.)|battaglia di Milazzo]], la prima vittoria navale romana; e continuò ad essere provata negli anni successivi, specialmente nella dura [[Battaglia di Capo Ecnomo]].
L'aggiunta del corvo forzò Cartagine a rivedere le sue tattiche militari e, poiché ebbe serie difficoltà in questo senso, Roma pervenne ad un vantaggio anche in campo navale. In seguito, con la crescita dell'esperienza romana nella guerra navale, il corvo fu abbandonato a causa del suo impatto sulla navigabilità dei vascelli da guerra. Nonostante le vittorie romane sul mare, la Repubblica fu il belligerante che ebbe maggiori perdite, sia in vascelli che in equipaggi, in larga parte a causa di tempeste. In almeno tre occasioni ([[255 a.C.]], [[253 a.C.]] e [[249 a.C.]]) [[Naufragi della prima guerra punica|intere flotte furono distrutte]] dal maltempo. Il peso dei corvi sulle prue delle navi, diminuendone la manovrabilità, contribuì ai disastri. Tuttavia maggior peso ebbe la circostanza che Roma non ritenne necessario specializzare una parte delle
Verso la fine della guerra Cartagine comandava sul mare in quanto il Senato non disponeva di risorse sufficienti a finanziare la costruzione di un'altra flotta, che tuttavia venne comunque armata attingendo a donazioni volontarie di cittadini facoltosi. La prima guerra punica fu decisa nella [[battaglia delle Isole Egadi]] (10 marzo 241 a.C.) vinta dalla flotta romana sotto la guida del console [[Gaio Lutazio Catulo]]. Cartagine, persa la maggior parte delle navi della flotta inviata in soccorso di Amilcare, assediato negli ultimi ridotti siciliani sull'estremità occidentale dell'isola, fu economicamente incapace di varare un'altra flotta o di trovare nuovi equipaggi. Senza navi che gli consentissero i collegamenti con la madrepatria, [[Amilcare Barca|Amilcare]], in Sicilia, fu costretto ad arrendersi.
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