Arco Etrusco: differenze tra le versioni

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== Storia ==
[[Augusto]] aveva cinto di assedio Perugia per ben sette mesi, all'incirca nel 40 a.C, prima che la città capitolasse. Era il periodo della guerra civile tra Ottaviano Augusto e [[Marco Antonio]]. Il fratello di quest'ultimo, [[Lucio Antonio|Lucio]], si era asserragliato nella città. Perugia, all'epoca, era un bastione molto difficile da espugnare, posto in altura e protetto dalla cinta muraria che univa le sette porte. Inoltre, dalle cronache di [[Cassio Dione Cocceiano|Dione Cassio]], sappiamo anche che l'esercito di Lucio era numericamente forte e la città era ben rifornita di viveri. L'assedio di Perugia ebbe il suo culmine con l'incendio della Città, si dice per consiglio di Caio Cestio soprannominato Macednoico. Negli anni successivi Perugia fu restituita al suo splendore dai Perugini sotto gli auspici di Cesare Augusto che nel frattempo aveva sterminato i nobili a lui ostili sostituendoli, alla guida della città, con nobili famiglie amiche, tra cui la più importante quella dei Vibi. Dell'incendio del 40 a.C. rimangono tracce dei resti di una villa romana rinvenuta negli scavi sotto la cattedrale di San Lorenzo, Duomo di Perugia. Nel periodo Augusteo, nelle pietre etrusche dell'antico sesto dell'arco, fu scolpita la scritta AVGVSTA PERVSIA. L'altra iscrizione che orna la fascia orizzontale superiore all'arco stesso reca, "COLONIA VIBIA" e ricorda l'epoca dell'imperatore romano di origini perugine Gaio Vibio Treboniano Gallo e del figlio co-imperatore Volusiano Veldumniano ambedue della famiglia Vibia (251-253).<ref>''Umbria'', p. 142</ref>
 
== Architettura dell'arco etrusco a perugia==