Camicia Nera (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Recupero di 1 fonte/i e segnalazione di 0 link interrotto/i. #IABot (v2.0beta10) |
m →Storia |
||
Riga 73:
All'inizio della [[seconda guerra mondiale]] faceva parte della XI Squadriglia Cacciatorpediniere, che formava insieme ai gemelli ''[[Artigliere (cacciatorpediniere 1937)|Artigliere]]'', ''[[Geniere (cacciatorpediniere 1938)|Geniere]]'' ed ''[[Aviere (cacciatorpediniere)|Aviere]]''.
L'11 giugno 1940 fu inviato in perlustrazione nel [[Canale di Sicilia]] insieme al resto della XI Squadriglia, alla XII Squadriglia Cacciatorpediniere (''[[Ascari (cacciatorpediniere)|Ascari]]'', ''[[Lanciere (cacciatorpediniere 1939)|Lanciere]]'', ''[[Carabiniere (
Il 19 giugno salpò da [[Augusta (Italia)|Augusta]] insieme alle altre tre navi della XI Squadriglia per trasportare rifornimenti a [[Bengasi]], ove arrivò l'indomani<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4006-19JUN03.htm 10 June, Monday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
Riga 87:
Nel 1941 il pezzo illuminante fu sostituito con un quinto [[cannone]] da 120 mm<ref name="Ct classe Soldati">[http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Soldati.html Ct classe Soldati<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120218011334/http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Soldati.html |data=18 febbraio 2012 }}</ref>.
L'8 febbraio 1941 salpò da Napoli e si aggregò ad una formazione salpata da La Spezia e formata dalle altre unità delle Squadriglie XIII (''[[Granatiere (
Il 24 febbraio 1941 scortò da Napoli a Tripoli, insieme ai cacciatorpediniere ''Baleno'', ''[[Geniere (cacciatorpediniere 1938)|Geniere]]'' e ''[[Saetta (cacciatorpediniere)|Saetta]]'' ed alle torpediniere ''[[Aldebaran (torpediniera 1936)|Aldebaran]]'' ed ''[[Orione (torpediniera 1938)|Orione]]'', i trasporti truppe ''Marco Polo'', ''Conte Rosso'', ''Esperia'' e ''Victoria''<ref name="1 February, Saturday">[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4102-29FEB02.htm 1 February, Saturday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="Giorgerini-1">Giorgio Giorgerini, ''La guerra italiana sul mare. La marina tra vittoria e sconfitta 1940-1943'', p. 459</ref><ref name="trentoincina"/>. Come scorta indiretta si aggiungevano gli incrociatori leggeri ''[[Armando Diaz (incrociatore)|Diaz]]'' e ''[[Giovanni delle Bande Nere (incrociatore)|Bande Nere]]'' ed i cacciatorpediniere ''[[Ascari (cacciatorpediniere)|Ascari]]'' e ''[[Corazziere (cacciatorpediniere 1939)|Corazziere]]'': l'indomani il [[sommergibile]] britannico ''Upright'' silurò il ''Diaz'', che s'inabissò in posizione 34°33' N e 11°45' E, trascinando con sé la maggior parte del proprio equipaggio<ref name="1 February, Saturday" /><ref name="Giorgerini-1"/><ref name="trentoincina"/>.
Riga 138:
Il 30 luglio 1943, in seguito alla [[caduta del fascismo]], venne ribattezzato ''Artigliere''<ref name="Ct classe Soldati"/><ref name="trentoincina"/> in onore del gemello affondato nello [[Battaglia di Capo Passero (1940)|scontro di Capo Passero]].
Alla proclamazione dell'[[armistizio di Cassibile|armistizio]], la nave salpò da [[La Spezia]] con il resto della squadra navale (corazzate ''[[Littorio (nave da battaglia)|Italia]]'', ''[[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|Vittorio Veneto]]'' e ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'', incrociatori leggeri ''[[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1936)|Giuseppe Garibaldi]]'', ''[[Attilio Regolo (incrociatore)|Attilio Regolo]]'', ''[[Duca degli Abruzzi (incrociatore)|Duca degli Abruzzi]]'', ''[[Eugenio di Savoia (incrociatore)|Eugenio di Savoia]]'', [[Duca d'Aosta (incrociatore)|''Duca d’Aosta'']], ''[[Raimondo Montecuccoli (incrociatore)|Montecuccoli]]'', cacciatorpediniere ''[[Velite (cacciatorpediniere)|Velite]]'', ''[[Fuciliere (cacciatorpediniere 1937)|Fuciliere]]'', ''[[Mitragliere (cacciatorpediniere)|Mitragliere]]'', ''
Dal giugno 1940 al settembre 1943 il ''Camicia Nera'' aveva svolto 180 missioni. Durante la cobelligeranza con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] effettuò altre 122 missioni, anche di [[nave trasporto truppe|trasporto truppe]] e materiali.
=== La cessione all'Unione Sovietica ===
Al termine del conflitto, in base alle clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] la nave nel 1949 venne ceduta, in conto riparazione danni di guerra, all'[[Unione Sovietica]]<ref>I sovietici, oltre all'''
▲Al termine del conflitto, in base alle clausole del [[Trattati di Parigi (1947)|trattato di pace]] la nave nel 1949 venne ceduta, in conto riparazione danni di guerra, all'[[Unione Sovietica]]<ref>I sovietici, oltre all'''[[Artigliere (cacciatorpediniere 1943)|Artigliere]]'' ottennero il gemello ''[[Fuciliere (cacciatorpediniere 1937)|Fuciliere]]'', la [[nave da battaglia]] ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Giulio Cesare]]'', la nave scuola ''[[Cristoforo Colombo (veliero)|Colombo]]'', l'[[incrociatore]] [[Emanuele Filiberto Duca d'Aosta (incrociatore)|''Duca d’Aosta'']], le [[torpediniera|torpediniere]] ''[[Ardimentoso (torpediniera)|Ardimentoso]]'', ''[[Animoso (torpediniera 1942)|Animoso]]'' e ''[[Fortunale (torpediniera)|Fortunale]]'', e i sommergibili ''[[Nichelio (sommergibile)|Nichelio]]'' e ''[[Marea (sommergibile)|Marea]]'' ed altro naviglio, quali [[Motoscafo Armato Silurante|MAS]] e motosiluranti, vedette, navi cisterna, motozattere da sbarco, una nave da trasporto e dodici rimorchiatori.</ref><ref name= StoriaMilitare >{{cita pubblicazione |cognome= Berežnoj|nome= Sergej|coautori= traduzione e annotazioni: Erminio Bagnasco|anno= 1995|mese= agosto|titolo= Navi italiane all'URSS|rivista= Storia Militare|numero= 23|pp= 24–33|issn= 1122-5289}}</ref>.
La consegna delle navi ai sovietici sarebbe dovuto avvenire in tre fasi a partire da dicembre 1948 per concludersi nel giugno successivo. Le unità principali erano quelle del primo e del secondo gruppo. L<nowiki>'</nowiki>''Artigliere'' faceva parte del primo gruppo insieme alla corazzata ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Cesare]]''. Per tutte le navi la consegna sarebbe avvenuta nel porto di [[Odessa]]<ref name= StoriaMilitare />. Il trasferimento sarebbe dovuto avvenire con equipaggi civili italiani sotto il controllo di rappresentanti sovietici e con le navi battenti bandiera della [[Marina mercantile#La Marina mercantile in Italia|Marina Mercantile]], con le autorità governative italiane responsabili delle navi sino all'arrivo nei porti dove era prevista la consegna. Per prevenire possibili sabotaggi, le navi dei primi due gruppi sarebbero state condotte ai porti di destinazioni senza munizioni a bordo, che sarebbero state trasportate successivamente a destinazione con normali navi da carico<ref name= StoriaMilitare />.
|