Camicia Nera (cacciatorpediniere): differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== I primi anni e la seconda guerra mondiale ===
 
Immediatamente dopo l'entrata in servizio, la nave prese parte a due missioni nel corso della [[guerra civile spagnola]] e, nel maggio 1939, partecipò alla parata navale di [[Napoli]] in occasione della visita del [[Paolo Karađorđević|Principe Paolo Karađorđević]], [[Reggenza|Reggente]] del [[Regno di Jugoslavia]].
 
All'inizio della [[seconda guerra mondiale]] faceva parte della XI Squadriglia Cacciatorpediniere, che formava insieme ai gemelli ''[[Artigliere (cacciatorpediniere 1937)|Artigliere]]'', ''[[Geniere (cacciatorpediniere 1938)|Geniere]]'' ed ''[[Aviere (cacciatorpediniere)|Aviere]]''.
 
L'11 giugno 1940 fu inviato in perlustrazione nel [[Canale di Sicilia]] insieme al resto della XI Squadriglia, alla XII Squadriglia Cacciatorpediniere (''[[Ascari (cacciatorpediniere)|Ascari]]'', ''[[Lanciere (cacciatorpediniere 1939)|Lanciere]]'', ''[[Carabiniere (cacciatorpediniere 1938)|Carabiniere]]'', ''[[Corazziere (cacciatorpediniere 1939)|Corazziere]]''), alla III Divisione ([[incrociatore pesante|incrociatori pesanti]] ''[[Trento (incrociatore)|Trento]]'', ''[[Pola (incrociatore)|Pola]]'', ''[[Bolzano (incrociatore)|Bolzano]]'') ed alla VII ([[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] ''[[Muzio Attendolo (incrociatore)|Attendolo]]'' e [[Emanuele Filiberto Duca d'Aosta (incrociatore)|''D’Aosta'']])<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4006-19JUN02.htm 1 June, Saturday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il 19 giugno salpò da [[Augusta (Italia)|Augusta]] insieme alle altre tre navi della XI Squadriglia per trasportare rifornimenti a [[Bengasi]], ove arrivò l'indomani<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4006-19JUN03.htm 10 June, Monday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
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Nel mattino del 6 ottobre lasciò Messina con i tre gemelli insieme alla III Divisione (''Trento'', ''[[Trieste (incrociatore)|Trieste]]'', ''Bolzano'') in appoggio, con altre unità, all'operazione «CV» che vedeva 2 [[nave cargo|mercantili]] e 4 cacciatorpediniere in [[rotta navale|rotta]] per la [[Libia]]; tutte le navi tornarono comunque in porto in seguito all'avvistamento di [[nave da battaglia|navi da battaglia]] inglesi<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4010-23OCT01.htm 1940<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Nella notte tra l'11 ed il 12 ottobre 1940 fu inviato a pattugliare – al comando del [[capitano di fregata]] Giovanni Oliva –, insieme alle tre unità della XI Squadriglia ed alle [[torpediniera|torpediniere]] della I Squadriglia (''[[Alcione (torpediniera 1938)|Alcione]]'', ''[[Airone (torpediniera 1938)|Airone]]'', ''[[Ariel (torpediniera)|Ariel]]'') l'[[area]] ad est di [[Malta]], alla ricerca di navi britanniche che avrebbero dovuto trovarsi in quella zona<ref name="Rocca">{{cita|Gianni Rocca|pp. 48-49}}</ref><ref name="Capo Passero">[http://www.regiamarinaitaliana.it/Capo%20Passero.html Capo Passero<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110307164252/http://www.regiamarinaitaliana.it/Capo%20Passero.html |data=7 marzo 2011 }}</ref>. Nelle prime ore della notte del 12 ottobre le tre torpediniere della I Squadriglia attaccarono l'incrociatore leggero [[HMS Ajax (22)|HMS ''Ajax'']], che faceva parte di un più ampio schieramento navale britannico che stava tornando ad [[Alessandria d'Egitto|Alessandria]] dopo aver scortato un [[convoglio navale|convoglio]] per Malta: ne derivò un violento e confuso [[combattimento|scontro]] in seguito al quale vennero affondate l<nowiki>’</nowiki>''Airone'' e l<nowiki>’</nowiki>''Ariel'', mentre l<nowiki>’</nowiki>''Ajax'' ebbe [[danno|danni]] non gravi<ref name="Rocca"/><ref name="Capo Passero"/>. Prima di attaccare, all'1.37, le torpediniere avevano lanciato un segnale di scoperta, che fu ricevuto in tempi diversi dai cacciatorpediniere della XI Squadriglia: il ''Camicia Nera'', dopo averlo ricevuto, virò verso [[settentrione]]nord e, avvistato l'incrociatore britannico alle 2.47, si portò all'[[attacco (guerra)|attacco]] sparando due [[Salva (armi da fuoco)|salve]] con i cannoni e quindi ripiegando per evitare di essere colpito (erano infatti già stati seriamente danneggiati l<nowiki>’</nowiki>''Aviere'' e l<nowiki>’</nowiki>''Artigliere'')<ref name="Rocca"/><ref name="Capo Passero"/><ref>[http://www.regiamarina.net/detail_text.asp?nid=61&lid=2 Azione di Capo Passero<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Verso le quattro del [[mattino]] il ''Camicia Nera'' prese a rimorchio l<nowiki>’</nowiki>''Artigliere'', immobilizzato ed in fiamme, ma alle 8.10 le due unità furono attaccate da aerei, mentre all'orizzonte vennero avvistati due incrociatori e tre cacciatorpediniere britannici: il ''Camicia Nera'' dovette lasciare i [[cavo|cavi]] e diresse a tutta velocità per [[Augusta (Italia)|Augusta]]; mentre l<nowiki>’</nowiki>''Artigliere'' veniva affondato dal tiro dell'incrociatore [[HMS York (90)|HMS ''York'']], il ''Camicia Nera'', copertosi la ritirata mediante una [[cortina fumogena]], riuscì ad eludere la caccia aeronavale procedendo a tutta velocità verso il porto siciliano, dove giunse indenne verso [[Mezzogiorno (parte del giorno)|mezzogiorno]]<ref name="Rocca"/><ref name="Capo Passero"/>.
 
Nel 1941 il pezzo illuminante fu sostituito con un quinto [[cannone]] da 120&nbsp;mm<ref name="Ct classe Soldati">[http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Soldati.html Ct classe Soldati<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120218011334/http://www.regiamarinaitaliana.it/Ct%20classe%20Soldati.html |data=18 febbraio 2012 }}</ref>.
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L'8 febbraio 1941 salpò da Napoli e si aggregò ad una formazione salpata da La Spezia e formata dalle altre unità delle Squadriglie XIII (''[[Granatiere (cacciatorpediniere 1938)|Granatiere]]'', ''[[Bersagliere (cacciatorpediniere 1939)|Bersagliere]]'', ''[[Fuciliere (cacciatorpediniere 1937)|Fuciliere]]'', ''[[Alpino (cacciatorpediniere 1939)|Alpino]]'') e X (''[[Maestrale (cacciatorpediniere)|Maestrale]]'', ''[[Grecale (cacciatorpediniere)|Grecale]]'', ''[[Libeccio (cacciatorpediniere)|Libeccio]]'', ''[[Scirocco (cacciatorpediniere)|Scirocco]]'') ed alle corazzate ''Vittorio Veneto'', ''Cesare'' e ''[[Andrea Doria (nave da battaglia 1913)|Doria]]'' per intercettare la formazione britannica diretta a [[Genova]] per [[bombardamento navale di Genova (1941)|bombardare tale città]]; l'indomani la squadra italiana si congiunse alla III Divisione incrociatori (''Trento'', ''[[Trieste (incrociatore)|Trieste]]'', ''[[Bolzano (incrociatore)|Bolzano]]'') che con i cacciatorpediniere ''[[Carabiniere (cacciatorpediniere 1938)|Carabiniere]]'' e ''[[Corazziere (cacciatorpediniere 1939)|Corazziere]]'' era partita da [[Messina]], ma non riuscì né ad impedire il bombardamento, né ad individuare le navi inglesi<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4102-29FEB01.htm 1 February, Saturday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{cita|Giorgerini 2002|p. 253 e ss.}}</ref>.
 
Il 24 febbraio 1941 scortò da Napoli a Tripoli, insieme ai cacciatorpediniere ''Baleno'', ''[[Geniere (cacciatorpediniere 1938)|Geniere]]'' e ''[[Saetta (cacciatorpediniere)|Saetta]]'' ed alle torpediniere ''[[Aldebaran (torpediniera 1936)|Aldebaran]]'' ed ''[[Orione (torpediniera 1938)|Orione]]'', i trasporti truppe ''Marco Polo'', ''Conte Rosso'', ''Esperia'' e ''Victoria''<ref name="1 February, Saturday">[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4102-29FEB02.htm 1 February, Saturday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref name="Giorgerini-1">{{cita|Giorgerini 2002|p. 459}}</ref><ref name="trentoincina"/>. Come scorta indiretta si aggiungevano gli incrociatori leggeri ''[[Armando Diaz (incrociatore)|Diaz]]'' e ''[[Giovanni delle Bande Nere (incrociatore)|Bande Nere]]'' ed i cacciatorpediniere ''[[Ascari (cacciatorpediniere)|Ascari]]'' e ''[[Corazziere (cacciatorpediniere 1939)|Corazziere]]'': l'indomani il [[sommergibile]] britannico ''Upright'' silurò il ''Diaz'', che s'inabissò in posizione 34°33' N e 11°45' E, trascinando con sé la maggior parte del proprio equipaggio<ref name="1 February, Saturday" /><ref name="Giorgerini-1"/><ref name="trentoincina"/>.
 
Dal 12 al 13 marzo scortò da Napoli a Tripoli, insieme ai cacciatorpediniere ''[[Folgore (cacciatorpediniere)|Folgore]]'' (che però, provenendo da Palermo, si aggiunse solo in un secondo tempo) e ''Geniere'', un convoglio composto dai trasporti truppe ''[[Conte Rosso (transatlantico)|Conte Rosso]]'', ''Marco Polo'' e ''Victoria''<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4103-30MAR01.htm 1 March, Saturday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il 14 aprile lasciò Napoli per scortare a Tripoli, insieme ai cacciatorpediniere ''[[Grecale (cacciatorpediniere)|Grecale]]'', ''Geniere'' ed ''Aviere'' ed alla torpediniera ''[[Pleiadi (torpediniera)|Pleiadi]]'', i [[piroscafo|piroscafi]] ''Alicante'', ''Santa Fe'', ''Maritza'' e ''Procida''; dopo una sosta a [[Palermo]] durata dal 17 alle otto del 18 aprile per evitare l'[[attacco (guerra)|attacco]] da parte di navi inglesi, il convoglio proseguì per il porto libico ove giunse il 20<ref name="trentoincina">[http://www.trentoincina.it/dbunita2.php?short_name=Camicia%20Nera Trentoincina<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4104-31APR02.htm 1 April, Tuesday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
L'11 maggio scortò un convoglio composto dai mercantili ''Preussen'', ''Wachtfels'', ''Ernesto'', ''Tembien'', ''Giulia'' e ''Col di Lana'' insieme ai cacciatorpediniere ''[[Dardo (cacciatorpediniere)|Dardo]]'', ''Geniere'', ''Grecale'', ''[[Scirocco (cacciatorpediniere)|Scirocco]]'' ed ''Aviere'': partite da Napoli, le navi arrivarono a Tripoli il 14<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4105-32MAY01.htm World War 2 at Sea, May 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il 3 giugno fece parte della scorta del convoglio «Aquitania»: lo formavano i mercantili ''Aquitania'', ''Caffaro'', ''Nirvo'', ''Montello'', ''Beatrice Costa'' e la [[petroliera|nave cisterna]] ''Pozarica'', in [[rotta navale|rotta]] Napoli-Tripoli con la scorta, oltre che dell<nowiki>’</nowiki>''Aviere'', dei cacciatorpediniere ''Dardo'', ''Geniere'' ed ''Aviere'' e della torpediniera ''[[Giuseppe Missori (cacciatorpediniere)|Missori]]''; il 4 giugno, mentre le navi si trovavano ad una ventina di miglia dalle isole [[Kerkennah]], furono attaccate da [[aereo|aerei]] che colpirono il ''Montello'', che [[esplosione|esplose]] senza lasciare superstiti, e la ''Beatrice Costa'', che, avendo benzina in fusti come parte del carico, s'incendiò; il ''Camicia Nera'' cercò di salvarla ma, visti inutili i tentativi, la fece abbandonare dall'[[equipaggio]] e ne accelerò l'affondamento<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4106-33JUN01.htm 1 June, Sunday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{cita|Giorgerini 2002|pp. 469-470}}</ref>.
 
Il 4 agosto salpò da Napoli, di scorta ad un convoglio composto dai [[piroscafo|piroscafi]] ''Nita'', ''Aquitania'', ''Ernesto'', ''Nirvo'' e ''Castelverde'' (il resto della scorta era costituito dai cacciatorpediniere ''Gioberti'', ''Geniere'', ''[[Alfredo Oriani (cacciatorpediniere)|Oriani]]'' e ''Aviere'' e dalla torpediniera ''[[Calliope (torpediniera 1938)|Calliope]]''), cui poi si aggiunse la [[petroliera|motocisterna]] ''Pozarica''; il 6 agosto il ''Nita'', fu colpito da aerei dell'830° Squadron britannico; il ''Camicia Nera'' e la ''Calliope'' cercarono di salvarlo, ma il trasporto affondò infine nel punto 35°15' N e 12°17' E: il ''Camicia Nera'' non poté che recuperarne i [[naufrago|naufraghi]] (le altre navi del convoglio giunsero a destinazione l'indomani)<ref name="trentoincina"/><ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4108-35AUG01.htm Naval Events, 1-14 August 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Tra il 29 agosto ed il 2 settembre scortò (insieme ai cacciatorpediniere ''Gioberti'', ''[[Antonio Dada Noli (cacciatorpediniere)|Dada Noli]]'', ''Aviere'', ''[[Antoniotto Usodimare (cacciatorpediniere)|Usodimare]]'' e ''[[Emanuele Pessagno (cacciatorpediniere)|Pessagno]]'') un convoglio composto dai trasporti truppe ''Victoria'', ''Neptunia'' ed ''Oceania'' dapprima da Napoli a Tripoli e poi in rientro da Tripoli a [[Taranto]]; le navi giunsero indenni a destinazione, nonostante un attacco da parte del sommergibile britannico ''[[HMS Upholder (P37)|Upholder]]''<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4108-35AUG02.htm 1 August, Friday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il 23 settembre scortò, insieme all<nowiki>’</nowiki>''Aviere'', i cacciatorpediniere ''Lanciere'', ''Carabiniere'', ''Ascari'' e ''Corazziere'' intenti nella posa di un [[campo minato]] a sudest di [[Malta]]<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4109-36SEP02.htm 1 September, Monday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Nella notte del 12-13 ottobre avrebbe dovuto effettuare a sua volta la posa di un campo minato, insieme ai cacciatorpediniere ''[[Ugolino Vivaldi (cacciatorpediniere)|Vivaldi]]'', ''[[Lanzerotto Malocello (cacciatorpediniere)|Malocello]]'', ''[[Antonio Pigafetta (cacciatorpediniere)|Pigafetta]]'', ''[[Giovanni Dada Verrazzano (cacciatorpediniere)|Dada Verrazzano]]'' ed ''Aviere'' ed agli [[incrociatore leggero|incrociatori leggeri]] ''[[Eugenio di Savoia (incrociatore)|Eugenio di Savoia]]'', ''[[Raimondo Montecuccoli (incrociatore)|Montecuccoli]]'' e [[''Duca d'Aosta (incrociatore)|''Duca d’Aosta'']], ma l'operazione fu annullata in seguito all'uscita in mare della [[Mediterranean Fleet]]<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4110-37OCT01.htm 1 October, Wednesday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Alle 8.10 del 21 novembre lasciò Napoli insieme ad ''Aviere'', ''Geniere'', ''Corazziere'' e ''Carabiniere'' ed agli incrociatori ''[[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1936)|Garibaldi]]'' e ''[[Luigi di Savoia Duca degli Abruzzi (incrociatore)|Duca degli Abruzzi]]'' per fungere da scorta indiretta a due convogli per la Libia<ref name=autogenerato1>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4111-38NOV02.htm KMS Kormoran and HMAS Sydney, KMS Atlantis and HMS Dunedin lost, November 1941<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. L'operazione fallì in seguito ad attacchi aerei e subacquei (che danneggiarono gravemente il ''Duca degli Abruzzi'' e l'[[incrociatore pesante]] ''Trieste'') ed il ''Camicia Nera'' fu distaccato per scortare durante il rientro a Taranto la [[petroliera|nave cisterna]] ''Iridio Mantovani''<ref name=autogenerato1 />.
 
Il 13 dicembre, alle 19.40, salpò da Taranto insieme alla corazzata ''[[Andrea Doria (nave da battaglia 1913)|Doria]]'', agli incrociatori ''[[Muzio Attendolo (incrociatore)|Attendolo]]'' e ''Duca d'Aosta'' ed ai cacciatorpediniere ''Ascari'' ed ''Aviere'' per fornire scorta indiretta all'operazione «M 41» (tre convogli per la Libia composti da 6 mercantili, 5 cacciatorpediniere ed una torpediniera), che però fu funestata dagli attacchi sottomarini, che affondarono due trasporti (il ''Fabio Filzi'' ed il ''Carlo del Greco'') e danneggiarono seriamente la corazzata ''[[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|Vittorio Veneto]]''; il ''Camicia Nera'' fu distaccato per scortare la ''Vittorio Veneto'' in rientro a Taranto, insieme ai cacciatorpediniere ''Vivaldi'', ''Da Noli'', ''Geniere'', ''Carabiniere'' ed ''Aviere'' ed alle torpediniere ''[[Lince (torpediniera)|Lince]]'' ed ''[[Aretusa (torpediniera)|Aretusa]]''<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4112-39DEC01.htm 1 December, Monday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
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Il 16 dicembre fornì copertura ravvicinata – insieme ad ''Ascari'' ed ''Aviere'', alla corazzata ''[[Caio Duilio (nave da battaglia 1937)|Duilio]]'' ed agli incrociatori ''Duca d'Aosta'', ''Attendolo'' e ''Montecuccoli'' – ad un'operazione di convogliamento per la Libia, la «M 42» (che vide l'impiego in tutto di 4 trasporti con a bordo 14.770 t di rifornimenti e 212 militari, 7 cacciatorpediniere ed una torpediniera), conclusa con successo<ref>{{cita|Giorgerini 2002|pp. 342-511}}</ref><ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4112-39DEC02.htm 1 December, Monday<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Alle 18.50 del 3 gennaio 1942 salpò da Taranto unitamente ai cacciatorpediniere ''Carabiniere'', ''[[Alpino (cacciatorpediniere 1939)|Alpino]]'', ''Ascari'', ''Pigafetta'', ''Geniere'', ''Dada Noli'' ed ''Aviere'', agli incrociatori pesanti ''Trento'' e ''Gorizia'' ed alle corazzate ''[[Littorio (nave da battaglia)|Littorio]]'', ''[[Giulio Cesare (nave da battaglia)|Cesare]]'' e ''Doria'' per fornire scorta indiretta all'operazione «M 43» (tre convogli per la Libia con in mare complessivamente 6 mercantili, 6 cacciatorpediniere e 5 torpediniere): tutti i mercantili giunsero a destinazione il 5 gennaio ed alle 17 di quel giorno il gruppo «Littorio», ''Camicia Nera'' compreso, rientrò a Taranto<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4201-41JAN01.htm Royal Navy Events January 1942<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il 22 gennaio fece parte – insieme ai cacciatorpediniere ''Vivaldi'', ''Malocello'', ''Da Noli'', ''Geniere'' ed ''Aviere'' ed alle torpediniere ''[[Orsa (torpediniera 1938)|Orsa]]'' e ''Castore'' – della scorta diretta aell'operazione «T. 18» (un convoglio formato dal trasporto truppe ''Victoria'' – partito da Taranto – e dai cargo ''Ravello'', ''Monviso'', ''Monginevro'' e ''Vettor Pisani'' – salpati da Messina –, con a bordo in tutto 15.000 tonnellate di materiali, 97 [[carro armato|carri armati]], 271 [[automezzo|automezzi]] e 1467 uomini); il 23, durante la navigazione, la ''Victoria'' fu immobilizzata da un attacco di 3 [[aerosilurante|aerosiluranti]]; ''Aviere'' e ''Camicia Nera'' si fermarono per assisterla, ma un secondo attacco portato da 4 velivoli impartì il colpo di grazia alla motonave ed al ''Camicia Nera'' non rimase che partecipare alle operazioni di recupero dei naufraghi (furono salvati 1064 del 1455 uomini a bordo)<ref>{{cita|Giorgerini 2002|p. 516}}</ref><ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4201-41JAN02.htm Royal Navy events January 1942<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Alle 16 del 21 febbraio partì da Taranto con i cacciatorpediniere ''Ascari'', ''Geniere'' ed ''Aviere'' e la corazzata ''Duilio'' e fornì scorta indiretta all'operazione «K 7» (due convogli con 5 cargo, una nave cisterna, 10 cacciatorpediniere e 2 torpediniere tutti diretti a Tripoli)<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4202-42FEB02.htm Royal Navy events February 1942<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
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Nel 1942 imbarcò due [[mitragliera|mitragliere]] da 20/65&nbsp;mm e, più tardi, un [[ecogoniometro]]<ref name="Ct classe Soldati"/>.
 
Il 4 ottobre si aggregò, insieme ai cacciatorpediniere ''[[Saetta (cacciatorpediniere)|Saetta]]'' e ''Pigafetta'', alla scorta (della quale facevano già parte i cacciatorpediniere ''[[Folgore (cacciatorpediniere)|Folgore]]'' e ''[[Nicolò Zeno (cacciatorpediniere)|Zeno]]'' e la torpediniera ''[[Antares (torpediniera 1936)|Antares]]'') della motonave ''Sestriere'', partita da Brindisi e diretta a [[Bengasi]] con un importante carico (3030 t di [[combustibile|combustibili]], 70 di [[munizioni]], 28 [[carro armato|carri armati]], 144 [[veicolo|veicoli]], 1060 t di altri materiali)<ref name="Giorgerini-2">{{cita|Giorgerini 2002|pp. 530-531}}</ref>. Nella mattinata del 6 ottobre il Camicia Nera e lo Zeno diressero per [[Navarino (Grecia)|Navarino]] lasciando il convoglio che tuttavia, nonostante continui attacchi di [[bombardiere|bombardieri]] [[USAAF|statunitensi]], giunse in porto indenne alle 11.30 del 7 ottobre<ref name="Giorgerini-2"/>.
 
Il 17 ottobre di quell'anno l'unità salpò da [[Corfù]] di scorta, insieme ad ''Aviere'' e ''Geniere'', alla [[motonave]] ''Ankara''; il convoglio si congiunse con quello formato dalla motonave ''Monginevro'' scortata dalle torpediniere ''Orsa'' ed ''Aretusa'' (provenienti da [[Brindisi]]), venendo poi rinforzato dal cacciatorpediniere ''Alpino'', e si divise nuovamente verso la fine della navigazione: mentre le altre navi dirigevano per [[Tobruk]], ''Aviere'', ''Monginevro'', ''Geniere'' e ''Camicia Nera'' raggiunsero [[Bengasi]]<ref name="Giorgerini-2"/>.
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In novembre scortò a [[Baia di Suda|Suda]] e [[Bengasi]] la moderna [[motonave]] ''Foscolo''<ref name="trentoincina"/>.
 
Alla mezzanotte del 2 dicembre salpò da Palermo al comando del [[capitano di fregata]] Adriano Foscari per scortare a Palermo, insieme ai cacciatorpediniere ''Da Recco'' e ''Folgore'' ed alle torpediniere ''[[Procione (torpediniera 1938)|Procione]]'' e ''[[Clio (torpediniera 1938)|Clio]]'', il convoglio «H» ([[trasporto truppe|trasporti truppe]] ''Aventino'' e ''Puccini'', trasporto militare tedesco ''KT 1'', [[traghetto]] ''Aspromonte'', con a bordo in tutto 1766 militari, 698 t di materiali, soprattutto munizioni, 32 automezzi, 4 carri armati, 12 [[cannone|pezzi d’artiglieria]])<ref name="Giorgerini-3">{{cita|Giorgerini 2002|pp. 544-549}}</ref>. Mediante l'[[Ultra (crittografia)|organizzazione Ultra]] la [[Royal Navy]] venne a sapere del convoglio e inviò contro di esso la Forza Q (incrociatori leggeri ''[[HMS Aurora (12)|Aurora]]'', ''[[HMS Sirius (82)|Sirius]]'' ed ''[[HMS Argonaut (61)|Argonaut]]'', cacciatorpediniere HMCS ''Quiberon'' e HMCS ''Quentin''). Alle 00.37 [[battaglia del banco di Skerki|le navi britanniche intercettarono il convoglio «H» e lo attaccarono presso il banco di Skerki]] ([[costa]] [[Tunisia|tunisina]]): nel violento scontro, che si protrasse per un'ora, furono affondati tutti i trasporti (tranne il ''Puccini'', irrimediabilmente danneggiato ed abbandonato alla deriva) ed il ''Folgore'' e gravemente danneggiati ''Da Recco'' e ''Procione''<ref name="Giorgerini-3"/>. Il ''Camicia Nera'', che si proteggeva il lato destro, all'ordine di contrattacco lanciato dal caposcorta ([[capitano di vascello]] Aldo Cocchia del ''Da Recco'') lo eseguì prontamente: aprì il fuoco con i pezzi da 120&nbsp;mm, si portò a 2000 metri dalle unità britanniche e, alle 00.43, lanciò tre siluri verso sinistra, mancando il [[bersaglio]] in quanto questo stava virando a dritta; la nave invertì quindi la [[rotta navale|rotta]] ma, presa sotto il tiro della Forza Q, tornò verso di essa lanciando altri tre [[siluro|siluri]], anch'essi non andati a segno, prima di allontanarsi<ref name="Giorgerini-3"/>. All'1.07, mentre cercava di portarsi nuovamente all'[[attacco (guerra)|attacco]], il ''Camicia Nera'' fu inquadrato da numerosi [[proiettile|colpi]] che caddero tutt'attorno alla [[nave]], e, dopo un altro tentativo di avanzare, contrastato dal tiro dell'[[artiglieria]] inglese, dovette ripiegare per non essere distrutto all'1.14<ref name="Giorgerini-3"/>. Terminato lo scontro il ''Camicia Nera'' provvide per primo, insieme alla ''Clio'', ai soccorsi – recuperando 158 naufraghi<ref name="trentoincina"/> – e, nel pomeriggio del 2 dicembre, affondò a cannonate la ''Puccini'', che, immobilizzata ed in fiamme, non poteva essere salvata<ref name="Giorgerini-3"/>; rientrò quindi a [[Trapani]] alle 22 dello stesso giorno<ref>[http://www.naval-history.net/xDKWW2-4204-44APR-DEC.htm Naval Events 1942 including loss of Hermes, Cornwall and Dorsetshire<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Per la sua accanita difesa del convoglio il comandante Foscari ricevette la [[Medaglia d'oro al valor militare]]<ref name="Giorgerini-3"/><ref>[http://www.marina.difesa.it/storiacultura/storia/medaglie/Pagine/foscariadriano.aspx Marina Militare<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il 16 dicembre 1942 salpò da Napoli per scortare a [[Biserta]], insieme al gemello ''Aviere'', la motonave tedesca ''Ankara''<ref name="Rocca-2">{{cita|Gianni Rocca|p. 272}}</ref><ref name="danieleranocchia">[http://www.danieleranocchia.it/naval_history/mediterraneo.htm Le Operazioni Navali nel Mediterraneo<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20030718172936/http://www.danieleranocchia.it/naval_history/mediterraneo.htm |data=18 luglio 2003 }}</ref><ref name="The hunters and the hunted">{{cita libro|url=http://books.google.it/books?id=hGAG4QrnlPEC&printsec=frontcover&dq=aldo+cocchia+the+hunters+and+the+hunted&source=bl&ots=fsRE7Ja0fH&sig=YWD8zpQre-KsnspocfT00O9k99w&hl=it&ei=e_Q6Tfb-DpDysgbu-73zBg&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CBoQ6AEwAA#v=onepage&q&f=false |titolo=The Hunters and the Hunted: Adventures of Italian Naval Forces|autore= Aldo Cocchia|wkautore= Aldo Cocchia|anno=1980|annooriginale=1958|editore=U. S. Naval Institute|città=Annapolis}}</ref>. Alle 11.15 del 17 dicembre, una quarantina di miglia a nord di Biserta, il sommergibile britannico ''Splendid'' silurò l<nowiki>’</nowiki>''Aviere'', che [[esplosione|esplose]] ed affondò spezzato in due in posizione 38°00' N e 10°05' E<ref name="Rocca-2"/><ref name="danieleranocchia"/><ref name="The hunters and the hunted"/>. Nessuno dei superstiti fu raccolto dal ''Camicia Nera'' o dall<nowiki>’</nowiki>''Ankara'', che si allontanarono a tutta velocità (dell'equipaggio dell'Aviere sopravvissero alla fine solo 30 uomini su un equipaggio di 230)<ref name="Rocca-2"/><ref name="danieleranocchia"/><ref name="The hunters and the hunted"/>.
Aldo Cocchia|wkautore=
Aldo Cocchia|anno=1980|annooriginale=1958|editore=U. S. Naval Institute|città=Annapolis}}</ref>. Alle 11.15 del 17 dicembre, una quarantina di miglia a nord di Biserta, il sommergibile britannico ''Splendid'' silurò l<nowiki>’</nowiki>''Aviere'', che [[esplosione|esplose]] ed affondò spezzato in due in posizione 38°00' N e 10°05' E<ref name="Rocca-2"/><ref name="danieleranocchia"/><ref name="The hunters and the hunted"/>. Nessuno dei superstiti fu raccolto dal ''Camicia Nera'' o dall<nowiki>’</nowiki>''Ankara'', che si allontanarono a tutta velocità (dell'equipaggio dell'Aviere sopravvissero alla fine solo 30 uomini su un equipaggio di 230)<ref name="Rocca-2"/><ref name="danieleranocchia"/><ref name="The hunters and the hunted"/>.
 
=== Artigliere ===
Il 30 luglio 1943, in seguito alla [[caduta del fascismo]], venne ribattezzato ''Artigliere''<ref name="Ct classe Soldati"/><ref name="trentoincina"/> in onore del gemello affondato nello [[Battaglia di Capo Passero (1940)|scontro di Capo Passero]].
 
Alla proclamazione dell'[[armistizio di Cassibile|armistizio]], la nave salpò da [[La Spezia]] con il resto della squadra navale (corazzate ''[[Littorio (nave da battaglia)|Italia]]'', ''[[Vittorio Veneto (nave da battaglia)|Vittorio Veneto]]'' e ''[[Roma (nave da battaglia 1940)|Roma]]'', incrociatori leggeri ''[[Giuseppe Garibaldi (incrociatore 1936)|Giuseppe Garibaldi]]'', ''[[Attilio Regolo (incrociatore)|Attilio Regolo]]'', ''[[Duca degli Abruzzi (incrociatore)|Duca degli Abruzzi]]'', ''[[Eugenio di Savoia (incrociatore)|Eugenio di Savoia]]'', [[Duca d'Aosta (incrociatore)|''Duca d’Aosta'']], ''[[Raimondo Montecuccoli (incrociatore)|Montecuccoli]]'', cacciatorpediniere ''[[Velite (cacciatorpediniere)|Velite]]'', ''[[Fuciliere (cacciatorpediniere 1937)|Fuciliere]]'', ''[[Mitragliere (cacciatorpediniere)|Mitragliere]]'', ''Carabiniere'', ''Legionario'', ''Grecale'', ''Oriani'') consegnandosi agli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] a [[Malta]], dove giunse l'11 settembre, ormeggiandosi a [[Marsa Scirocco]]<ref name="trentoincina"/><ref>Enzo Biagi, ''La seconda guerra mondiale – parlano i protagonisti'', fasc. 9 – ''L'Italia si arrende''</ref><ref>{{cita|Caruana|pp. 48-52}}</ref>. Il 12 settembre si rifornì di carburante al[[la Valletta]] ed il 14 settembre lasciò l'[[isola]], insieme a parte della squadra (''Italia'', ''Vittorio Veneto'', ''Eugenio di Savoia'', ''Duca d'Aosta'', ''Montecuccoli'', ''Cadorna'', ''Da Recco'', ''Velite'', ''Grecale'') e si trasferì ad [[Alessandria d'Egitto]], ove giunse il 16<ref>{{cita|Caruana|pp. 52-53}}</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.naval-history.net/xDKWD-Levant1943d.htm Levant, Admiralty War Diary 1943, including British Aegean Campaign<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=aprile 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>.
 
Dal giugno 1940 al settembre 1943 il ''Camicia Nera'' aveva svolto 180 missioni. Durante la cobelligeranza con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] effettuò altre 122 missioni, anche di [[nave trasporto truppe|trasporto truppe]] e materiali.