Sono 12 le socie iniziali che si uniscono nel “Circolo cooperativo delle donne Sibilla Aleramo” per aprire la libreria. L’idea prende ispirazione dalla Librairie des femmes che era stata aperta a Parigi dal gruppo francese Politique et Psychanalyse l’anno precedente, il 1974. Il finanziamento iniziale deriva da una raccolta di fondi e soprattutto dalla vendita di opere offerte da nove artiste(NOTA<ref>Carla 1)Accardi, Mirella Bentivoglio, Valentina Berardinone, Tomaso Binga, pseudonimo di Bianca Menna, Nilde Carabba, Dadamaino, Amalia del Ponte, Grazia Varisco, Nanda Vigo.</ref>. Rompendo la prassi consolidata fino a quegli anni (che non distingue il sesso di chi scrive), sceglie di tenere e vendere solo libri scritti da donne, a cui si è aggiunta nel corso del tempo una sezione di saggi scelti, scritti da uomini. Il lavoro si basa sia sulle novità sia sul catalogo, tanto che attualmente si possono trovare circa 10.000 titoli e 3000 autrici, oltre a un fondo di testi esauriti. L’apertura quotidiana del negozio è garantita dal lavoro volontario di una ventina di socie, organizzate per turni.