Albert Ellis: differenze tra le versioni

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Nel 1954 Ellis cominciò ad insegnare le sue nuove tecniche ad altri terapeuti, e nel 1957 aprì formalmente la strada alla prima terapia cognitivo|comportamentale proponendo che i terapeuti possono curare le nevrosi dei loro clienti aiutandoli ad adattare il loro pensiero e comportamento. Due anni dopo pubblicò ''How to Live with a Neurotic'', dove illustra allo specialistra e all'uomo comune il suo nuovo approccio per trattare i nevrotici. Nel 1960 Ellis presentò uno studio sul suo nuovo approccio al convegno dell'[[Associazione Psicologi Americani]] a [[Chicago]]. Suscitò scarso interessse, ma alcuni riconobbero che il nuovo paradigma sarebbe divenuto il ''zeitgeist'' entro una generazione. A quel tempo l'interesse prevalente nella psicologia sperimentale era il [[Comportamentismo]], mentre nella psicologia clinica erano le scuole psicoanalitiche di notabili come [[Sigmund Freud|Freud]], [[Carl Jung|Jung]], [[Alfred Adler|Adler]], e [[Fritz Perls|Perls]]. A dispetto del fatto che l'approccio di Ellis utilizzava i metodi cognitivi, emotivi e comportamentali, la sua forte enfasi cognitiva disturbò quasi tutti, con la possibile eccezione dei seguaci di [[Alfred Adler]]. Conseguentemente egli fu spesso accolto con ostilità alle conferenze professionali e nell'editoria.<ref>http://www.rebt.ws/albertellisbiography.html</ref>
 
Ellis fondò il suo proprio istituto, [[Institute for Rational Living]], nel 1959, come organizzazione no-profit. L'stituto divenne poi il [[Institute for Rational Emotive Therapy]], e recentemente il [[Albert Ellis Institute]]. Nel 1964, utilizzando fondi personali, acquistò un edificio di sei piani sulla 65esima strada di Manhattan come nuova sede del suo istituto.
 
Fino agli anni sessanta Ellis fu, assieme ad [[Aaron T.Beck]], l'unico esponente di spicco nel campo della terapia cognitiva, ma negli anni settanta cominciò a suscitare sempre maggior interesse in molti esponenti della terapia comportamentale quali [[Albert Bandura]], [[Arnold Lazarus]], [[Donald Meichenbaum]] e [[Michael Mahoney]], facilitando quel movimento bidirezionale che portò ad un progressivo accostamento della prospettiva cognitivista e di quella comportamentista, fino alla nascita della terapia cognitivo-comportamentale di cui Ellis viene considerato uno dei padri fondatori.