'''''U-Boot 96''''' è il titolo italiano del [[Cinema di guerra|film di guerra]] [[Germania|tedesco]] del [[1981]] '''''Das Boot''''' (<small>pronuncia [[lingua tedesca|tedesca]]: [das ˈboːt]</small>, traducibile in [[lingua italiana|italiano]] come ''Il battello''<ref>''Boot'' in tedesco significa più precisamente «[[Imbarcazione|barca]]», termine che nel gergo della marina indica anche i [[sommergibile|sommergibili]], come pure ciò accade nella [[United States Navy|Navy statunitense]] con ''boat''. Questa convenzione non sussiste nella terminologia navale italiana, derivata in modo preponderante dalla [[Marina militare]] italiana, in cui si applica invece «battello».</ref>) scritto e diretto da [[Wolfgang Petersen]], prodotto da Günter Rorbach e interpretato fra gli altri da [[Jürgen Prochnow]], [[Herbert Grönemeyer]] e [[Klaus Wennemann]]. Nel tempo sono state diffuse diverse edizioni di ''Das Boot'', ciascuna di diversa lunghezza, a partire dalla prima versione cinematografica fino a una miniserie TV, passando per varie edizioni per ''[[home video]]'' di variabile durata.
IlLa filmpellicola è ispiratoispirata all'omonimo romanzo di [[Lothar-Günther Buchheim]] del [[1973]] e, come quest'ultimo, è ambientatoambientata durante la [[secondaSeconda guerra mondiale]] e: narra le vicende immaginarie dell'[[U-Boot]] ''[[U-96]]'' e del suo equipaggio.; Descrivedescrive sia l'angosciosa frenesia delle battaglie, sia il tedio dei lunghi periodi di caccia infruttuosa, ritraendo i marinai come normali individui animati dal desiderio di svolgere al meglio il loroproprio dovere verso i commilitoni e il loro paese. La sceneggiatura trae spunto anche da episodi avvenuti al vero ''U-96'', appartenuto al [[U-Boot Tipo VII#Tipo VII-C|Tipo VII-C]].
La produzione della pellicola cominciò nel [[1979]], dopo che -, tre anni prima -, diversi registi [[Stati Uniti d'America|americani]] erano stati vagliati e poi scartati. [[Heinrich Lehmann-Willenbrock]], il capitano del vero ''[[U-96]]'' durante la guerra e sesto comandante tedesco per tonnellaggio affondato durante il conflitto (179.125 tonnellate di naviglio [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleato]] colato a picco), e Hans-Joachim Krug, comandante in seconda dell<nowiki>'</nowiki>''[[U-Boot Tipo X#L.27U-219|U-219]]'', si prestarono come consulenti di regia.
Uno degli obiettivi che si poneva Petersen era guidare il pubblico «in un viaggio ai limiti della mente umana» (motto [''tag-linetagline''] tedescatedesco deldella filmpellicola, «''Eine Reise ans Ende des Verstandes''»), volendo illustrare «cos'è davvero la guerra». Per ''Das Boot'' fu stanziato un budget di 35 milioni di [[Marco tedesco|marchi]] (circa 16 milioni di [[euro]], al lordo dell'inflazione, cifra che lo porta fra i più costosi film tedeschi di tutti i tempi) e ottenne ricavi per 187 milioni di euro. Il film fu distribuito il 17 settembre [[1981]] e poi nel [[1997]] in una versione ''director's cut'' supervisionata ancora da Petersen.
== Trama ==
Ottobre 1941, [[La Rochelle]], [[Francia]]; il tenente Werner viene assegnatoinviato come [[inviato|corrispondente di guerra]] a bordo del sommergibile ''U-96''. La sera prima della partenza, insieme con il comandante, soprannominato ''der Alte'' ("il vecchio"), gli uomini dell'equipaggio e il capo ingegnere si reca in un [[Cabaret|locale]] dove gli ufficiali del sommergibile e di altre unità stanno festeggiando l'ultima notte a terra. Nel locale, dove la [[birra]] e lo sciampagna ([[champagne]]) scorrono a fiumi, si festeggia anche la decorazione con la ''[[Croce di Ferro|Croce di cavaliere]]'' per il comandante Thomsen, un ufficiale della "vecchia guardia", che, completamente ubriaco, arringa i presenti con un discorso dagli intenti apparentemente patriottici, ma che i fumi dell'[[Etanolo|alcolalcole]] fanno deviaredeviano su sarcastiche battute persino nei confronti dello stesso [[Adolf Hitler|Hitler]]. ''Der Alte'' osserva la scena divertito, sentendosi vicino ai suoi uomini.
Il mattino seguente l'equipaggio si imbarca sull<nowiki>'</nowiki>''U-96'' e, mentre il battello esce dal [[porto]] accompagnato dalle note della [[banda musicale|banda]], sopraggiunge Thomsen che, smaltita la sbornia, saluta affettuosamente i compagni. Werner non fatica ad ambientarsi fra i ben esperti marinai, ma entra velocemente a contatto con la durezza della guerra (come in una esercitazione simulata) e con le disillusioni del comandante, come quando gli suggerisce di fotografare gli uomini solo al rientro dalla missione, dato che avranno la barba e quindi sembreranno molto più uomini.
La vita del sommergibilista, come quella di qualunque altro soldato, è fatta per lo più di snervanti attese, sporcizia e promiscuità; i marinai, tra i mille espedienti per ingannare il tempo, usano anche cantare la [[Marcia militare|marcia]] inglese ''[[It's a Long, Long Way to Tipperary]]'', e Werner scopre così di non essere più molto a suo agio, forse perché comincia a capire che gli atteggiamenti dei marinai sianosono solo una barriera psicologica per distrarsi dalla tremenda realtà in cui si trovano. Estraneo a tale atmosfera appare Ullmann, in ansia per la sua fidanzata francese incinta e che rischia [[Rappresaglia|rappresaglie]] da parte dei [[Partigiano|partigiani]], in quanto sospettata di [[collaborazionismo]].
La missione è snervante,: l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' non riesce a individuare navi nemiche e il morale dell'equipaggio è basso; a seguito di un segnale radio proveniente dall<nowiki>'</nowiki>''U-32'', viene segnalata la presenza di un convoglio [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleato]] a dieci ore di navigazione dalla sua posizione. Giuntiall'arrivo sul posto, una fitta [[nebbia]] rende difficoltosa la vista; d'improvviso il sommergibile viene individuato da un [[cacciatorpediniere]] inglese (una nave progettata appositamente per contrastare sommergibili), che lo attacca. Nonostante l'immersione rapida, il sommergibile tedesco subisce un attacco con [[bomba di profondità|bombe di profondità]], riuscendo tuttavia ad allontanarsi.
L'equipaggio ha il morale a terra ed è tormentato dalle [[Pthirus pubis|piattole]], ormai ampiamente diffuse. Durante una tempesta i sommergibilisti incontrano casualmente il sommergibile di Thomsen: un incontro così improbabile nell'immensità dell'[[oceano]] induce a sospettare che uno dei due sia stato inviato nel posto sbagliato.
La notte del quarantacinquesimo giorno di navigazione l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' avvista un convoglio e, nonostante il forte chiarore di luna che rende facilmente individuabile il sommergibile, il comandante ordina l'attacco: vengono lanciati tre [[siluro|siluri]], ma, prima che questi raggiungano i bersagli, un caccia di scorta al convoglio scorge il sommergibile e lo costringe a immergersi. Dopo che sono state avvertite le esplosioni che indicano che i siluri hanno colpito le navi, incomincia il bombardamento subacqueo, con le bombe di profondità che colpiscono il sommergibile per ore, producendo un enormeestremo ''stress''logorio negli uomini dell'equipaggio. Il primo a cedere è il motorista Johann che, in preda al panico, cerca di aprire il [[Glossario dei termini marinareschi (A-B)|boccaporto]] della torretta, ma viene bloccato dagli altri marinai, rischiando perfino la vita in quanto colpevole di [[insubordinazione]].
Dopo alcune ore di manovre finalmente l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' si libera della presenza mortale del caccia e riemerge per controllare la situazione in superficie, ma una delle navi colpite, anche se in fiamme, non affonda, e il comandante decide di darle il colpo di grazia. Il siluro va a segno e alcuni [[naufrago|naufraghi]] inglesi rimasti a bordo si lanciano in acqua, tentando di raggiungere il sommergibile per essere salvati. Il comandante ha un momento d'indecisione: lasciare annegare i naufraghi o imbarcarli, obbligando il sommergibile a rientrare alla base per consegnarli e rischiando la corte marziale? La scelta è sofferta ma rapida: l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' si allontana, abbandonando i marinai inglesi al loro destino. Il pattugliamento riprende e, mentre si stanno riparando i danni dovuti al bombardamento, Johann si presenta dal capitano per scusarsi e per assicurarloassicurargli che quanto è successo non si ripeterà: ''Der Alte'' sulle prime sembra irremovibile, ma si rende conto della buona fede del motorista e gli fa capire che non saranno presi provvedimenti nei suoi confronti.
La missione sembra al suo epilogo e il rientro in Francia imminente, ma il sommergibile riceve nuovi ordini: dovrà dirigersi verso la base di [[La Spezia]], in [[Italia]], dopo aver fatto una sosta per approvvigionarsi nel porto di [[Vigo (Spagna)|Vigo]], in [[Spagna]], dove una nave di rifornimenti tedesca attende l'arrivo del sommergibile. Per giungere in Italia sarà necessario forzare lo [[Stretto di Gibilterra]], presidiato dalla [[flotta]] britannica, e; di conseguenza il comandante, rendendosi conto del pericolo dell'impresa, tenta di fare sbarcare Werner e il capo ingegnere a Vigo, in modo da salvare loro la vita,: ma la richiesta viene rifiutata dall'alto comando tedesco, e la navigazione riprende.
Avvistata [[Gibilterra]], il sommergibile, che secondo i piani avrebbe dovuto immergersi e a motori spenti lasciarsi trasportare dalla [[Corrente oceanica|corrente]] al di là dellodallo stretto, viene individuato da un aereo e colpito da una bomba che lo danneggia e ferisce gravemente il navigatore Kriechbaum. Il capitano ordina di dare tutta la potenza ai motori e, con la base in allarme e la notte rischiarata dai razzi di segnalazione, tenta la fuga, ma questa non ha successo e l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' s'inabissa.: Ilil colpo ricevuto ha danneggiato gli strumenti per regolare l'immersione e il sommergibile affonda senza più controllo,. maMa, quando tutto sembra perduto, un [[banco di sabbia]] arresta la mortale discesa; la profondità è molto oltre il livello di tenuta del natante, e la pressione dell'acqua provoca il cedimento dei [[rivetto|rivetti]] e delle tubature, che esplodono, inondando il sommergibile. I marinai, in una corsa contro il tempo, riescono fortunatamente a riparare le falle e a rimettere il sommergibile in condizione di emergere e,: dopo oltre 24 ore d'immersione e praticamente senza più ossigeno, l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' riesce a tornare in superficie. A causa dei danni, il capitano rinuncia a passare lo stretto di Gibilterra e dà invece l'ordine di fare rotta per la base in Francia.
Il sommergibile riesce infine a raggiungere l'obiettivoobbiettivo e fa il suo ingresso nel porto: accolti dalla banda e da una folla plaudente, gli uomini dell'equipaggio sbarcano il ferito Kriechbaum e si preparano a qualche giorno di meritato riposo. All'improvviso però la base subisce un bombardamento aereo, innel corso del cuiquale Johann, Ullman e il secondo ufficiale muoiono, mentre il comandante, ferito alla schiena, fissa impietrito l<nowiki>'</nowiki>''U-96'' che affonda, esalando l'ultimo respiro solo dopo l'inabissamento nella solitudine disperata della sconfitta.
== Produzione ==
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