Povertà: differenze tra le versioni

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Quando un paese permette e favorisce l’istruzione sia degli uomini che delle donne, la produttività economica raggiunge livelli ottimi, la mortalità infantile e materna quasi si arresta, vengono promossi lo sviluppo e l’innovazione con conseguente miglioramento delle prospettive di salute ed educazione. Fornire, poi, alle donne, agli uomini e ai bambini le cure sanitarie base e l’alimentazione per la sopravvivenza è una delle strategie centrali per ridurre la povertà e promuovere la crescita economica.
Molte società hanno istituzioni e prassi comunemente utilizzate per limitare l’accesso alle risorse e agli impianti produttivi: tra gli esempi proprietà terriera, servizi finanziari e controllo dell’amministrazione per l’impiego nei settori privati e pubblici.
È necessario un impegno simultaneo e coordinato del governo e delle amministrazioni locali, allo scopo di compensare i fallimenti del mercato fornendo opportunità di equo scambio ed investimento nelle risorse in modo da ottenere il maggior valore aggiunto a livello sociale. Se le amministrazioni pubbliche si operassero per dar vita a programmi di sostegno per migliorare l’equità nell’uso e l’uguaglianza nello sfruttamento dell’acqua, della sanità, dei trasporti, dello sviluppo rurale e urbano, dell’energia e dello sviluppo privato si favorirebbe una generale diminuzione della povertà. Ad esempio, lo sviluppo delle infrastrutture era stato visto come un’innovazione utile per entrambi i sessi, poi col tempo e con lo studio dei progressi ottenuti nei progetti intrapresi nell’Africa Sub-Sahariana, si è rilevato che gli uomini e le donne hanno diversi bisogni e differenti possibilità di trasporto:necessitano, quindi, di interventi mirati. E’È importante la cooperazione delle donne e delle minoranze nell’organizzazione dei progetti.
La parità di partecipazione di uomini e donne a tutte le fasi dello sviluppo economico e sociale costituisce, infine, un prerequisito per la realizzazione della giustizia di genere. Questo obiettivo può essere attuato incitando l’inserimento in ruoli di decision-making, ma soprattutto sollevando le donne da incombenti quali l’approvvigionamento dell’acqua, il lavoro nei campi e il trasporto a piedi di beni.
In questo senso si eviterebbe che il processo di femminizzazione dei lavoratori poveri continui ad essere un problema quotidiano per le generazioni future.