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| Riga 32: == Biografia == Politicamente dapprima [[Anarchia|anarchico]], poi [[comunista]], negli [[Anni 1910|anni dieci]], aderì al gruppo [[Espressionismo|espressionista]] e [[Cubismo|cubo]]-[[Futurismo|futurista]] capeggiato dai fratelli [[Čapek]]. Dapprima anarchico, poi comunista, negli anni Dieci fece parte del gruppo espressionista e cubo-futurista capeggiato dai fratelli Čapek. Giornalista, critico letterario, autore di libri di ricordi e uomo politico, Neumann esordì con versi caratterizzati da una singolare asprezza e aggressività, in cui espresse il suo individualismo antisociale e antireligioso (Apostrofi altere e appassionate, 1896; Sono l'apostolo di un nuovo vivere, 1896; La gloria di Satana in mezzo a noi, 1897; Sogno della schiera dei disperati, 1903). Al periodo successivo, in cui scoprì i valori positivi della vita, appartengono le sue liriche migliori (Libro dei boschi, delle acque e dei pendii, 1914; Le dee, le sante, le donne, 1915; Nuovi canti, 1918), che cantano la natura, l'amore, la civiltà tecnologica. Nell'incerta atmosfera del dopoguerra maturarono le composizioni in cui è espressa la sua entusiastica adesione alla causa operaia (Canti rossi, 1923). Negli anni successivi approfondì una vasta tematica sociale e politica (Cuore e nubi, 1935; Sonata della vita orizzontale, 1937), mentre nelle poesie scritte durante la seconda guerra mondiale (Anno senza fondo, 1945; Gli anni della peste, 1946) è prevalente l'ispirazione patriottica.▼ Svolse numerose attività, come il giornalista, il [[critico letterario]], autore di libri di ricordi e uomo politico, ed esordì nella poesia con versi caratterizzati da una singolare durezza e aggressività, in cui espresse il suo individualismo antisociale e antireligioso (''Apostrofi altere e appassionate'', [[1896]]; ''Sono l'apostolo di un nuovo vivere'', 1896; ''La gloria di Satana in mezzo a noi'', [[1897]]; ''Sogno della schiera dei disperati'', [[1903]]).  ▲ == Opere == | |||