Irreligiosità in Marocco: differenze tra le versioni

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In [[Marocco]] risulta esser illegale l'[[apostasia]] ([[ridda]] in linguaggio religioso) o la [[conversione religiosa]] ad una fede differente dall'[[Islam]]; ai sensi dell'articolo 220 del [[codice penale]] del paese, essa è un crimine che include "chiunque impiega mezzi ad incitare a scuotere la fede di un musulmano o di convertirlo a un'altra religione"<ref name="spiegel.de">{{cita news|titolo=Exiled After Threats: Blogger Wants More Freedoms in Morocco |editore=[[Der Spiegel|Spiegel]]|url= http://www.spiegel.de/international/world/moroccan-blogger-champions-freedom-in-swiss-exile-a-891561.html|accesso=6 luglio 2013}}</ref>.
 
In Marocco, [[atei]] e non credenti in generale devono affrontare persecuzioni da parte della polizia o vengono limitati nella loro [[libertà di pensiero]]<ref>{{cita news|titolo=As persecution intensities |editore=[[Forbes]]|url= httphttps://www.forbes.com/sites/dougbandow/2013/12/30/as-persecution-of-christians-intensifies-freedom-of-thought-becomes-necessary/3/|accesso=1º gennaio 2014}}</ref>. Il caso di [[Kacem El Ghazzali]] è un esempio di giovane cittadino marocchino che ha annunciato di essere un ateo ed è noto per la sua miscredenza impenitente. I suoi scritti sottolineano l'importanza della [[libertà di pensiero]], cosa questa che mancherebbe del tutto all'interno dei paesi islamici<ref name="spiegel.de"/><ref>{{cita news|titolo=Hiding in Casablanca |editore=[[Al jazeera]]|url= http://stream.aljazeera.com/story/201305030042-0022724|accesso=6 luglio 2013}}</ref> e delle loro comunità.
 
== Note ==