Utente:Freddref/Sandbox: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 31:
'''Palazzo Boilleau''' è un palazzo storico del centro di Pisa, sito nel quartiere Santa Maria, sede didattica del Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica dell' Università di Pisa.
 
Il palazzo fu edificato tra il XVI e il XVII secolo per volere di Carlo Antonio dal Pozzo, arcivescovo di Pisa e consigliere del granduca Ferdinando I. Il progetto venne affidato da Giuseppe Bocca, vicario dell'arcivescovo, all'architetto Raffaello Zanobi di Pagno e prevedeva la realizzazione di una serie di case lungo la strada che collegava via Santa Maria con Piazza dei Cavalieri.<ref name="nota1">{{Cita|Codini|p. 190}}.</ref>
 
 
Riga 43:
In quest'ottica di rinnovamento il palazzo fu costruito in un'area precedentemente occupata dall'antica "Hosteria dello Stellino" da cui deriva la prima denominazione del palazzo che fu destinato a residenza dell'Operaio dell'Opera del Duomo Papponi. L'edificio fu completato nelle sue parti principali in pochi anni, il cantiere risultava attivo nel 1590, come dimostrano le perizie sui pagamenti che l' Opera del Duomo di Pisa effettuò allo scalpellino Piermaria di Giovanbattista Francesco Ciottoli e al fabbro Matteo Perrotti. Nel 1595 si procedette alla stima degli elementi lapidei impiegati nella facciata ad opera di Giovanni di Gismondo Gargiolli, intagliatore, e di Francesco Niccolò Barbinelli, scalpellino. <br>
 
Una lettera del 16 dicembre 1595 dell'arcivescovo Carlo Antonio Dal Pozzo conferma che il progetto del Palazzo dello Stellino è da ascriversi a Raffaello Zanobi di Pagno,.
{{citazione|[...] "è bene pigliare resolutione et fare seguitare la fabbrica dello Stellino conforme a che sua altezza scrisse"[...]|[[Tanfani-Centofanti]], ''Documenti pisani'', ([[1897]]).}}
 
===I Sanminiatelli e l'attuale denominazione ===
 
Riga 53:
== Descrizione ==
[[File:Impianto Centrale Palazzo Boilleau.jpg|miniatura|destra|Dettaglio dell' impianto centrale ]]
Il palazzo presenta una grande facciata a tre piani, suddivisa in modo regolare dalle finestre dall'impianto portale, balcone, stemma posto sull'asse centrale. Con sette campate si differenzia dalle tipiche residenze nobiliari pisane che ne presentano cinque. Il fronte è realizzato a intonaco con membrature in pietra serena di Fiesole, incorniciato lateralmente dal bugnato, degradante verso l'alto, ed è concluso da un'aggettante cornice dentellata di gronda.<ref name="nota3">{{Cita|Codini|p. 191}}.</ref><br>
 
Sulla facciata, in cima all' impianto centrale, è posto un busto marmoreo raffigurante Ferdinando I, commisionato acommissionato ...al [[Giambologna]] e realizzato dal suo allievo e scultore Pietro Francavilla, mentre la nicchia d'ornamento fu scolpita dallo scalpellino Giovanni di Gismondo Gargiolli. Al piano terra sono presenti due finestre inginocchiate che affiancano le due porte d'ingresso laterali, al secondo piano le finestre sono ad edicola con timpani triangolari, mentre al terzo piano semplici finestre architravate.<br>
 
NonostanteDopo glila stravolgimentiseconda interniguerra operatimondiale nelil dopoguerrapalazzo subì una ristrutturazione interna, eseguita al fine di adeguare la struttura alla sua nuova funzione di sede didattica. Il portone principale e quello posto a destra vennero tamponati e il cortile occupato con nuove aule. Nonostante gli stravolgimenti subiti, dalla planimetria è possibile evincere la ***tipologia aristocraticoaristocratica del Palazzo dello Stellino, con una scala nobiliare e un ampio salone corrispondente al vestibolo d'ingresso del piano terra. LeLa porta laterale portea lateralinord conducevanoconduceva probabilmente ad ambiente autonomi rispetto al nucleo principale, ed erano destinati ad uso abitativolocativo come testimoniato dalle denominazioni ricorrenti coeve: "casotta dello Stellino", "case dello Stellino", "casa del palazzotto dello Stellino".<br>
Il portale principale conduceva in un ampio vestibolo coperto da una volta a padiglione lunettata e che viene oggi utilizzato come aula. Da qui si accedeva alla scala a doppia rampa in pietra serena voltata a botte. Il vasto salone era situato al primo piano in corrispondenza del balcone esterno.
 
[[File:Finestra a Edicola Palazzo Boilleau.jpg|miniatura|sinistra|Finestra a Edicola del secondo piano]]
Il palazzo nel suo insieme presenta un'architettura essenziale e funzionale che sembra anticipare un "proto neoclassicismo" fiorentino portato avanti poi da Ludovico Cigoli e Gherardo Silvani agli inizi del XVII secolo, distaccandosi perciò dallo stile barocco diffusosi sopratutto a Roma nel Seicento.<br>
 
Nel 2014 laè facciatastata deleseguita palazzouna haimportante subitoopera un importantedi restauro che ha interessato: il cornicione sottogronda, le cornici, i timpani delle finestre, le fasce marcapiano, il balcone, i portali, i bugnati e il busto di Ferdinando I.
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
Finestra a Edicola Palazzo Boilleauinginocchiata.jpg|Finestra a Edicola del secondopiano pianoterra
Finestra inginocchiata.jpg|Finestra del primo piano
Busto Marmoreo di Ferdinando I.jpg|Busto Marmoreo di [[Ferdinando I de' Medici]]
</gallery>