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Nel XVIII secolo il palazzo fu di proprietà di una famiglia Nervi di [[Pisa]] e in seguito, nel [[1765]], Giuliano Franco Prini, sposò Anna Nervi e nel [[1770]], per ereditarietà, il palazzo passò di proprietà alla facoltosa famiglia Prini. Negli anni successivi all'acquisizione, i Prini restaurarono il palazzo ed effettuarono opere di abbellimento, tra cui diverse decorazioni pittoriche che vennero alla luce durante i lavori di restauro dei primi anni duemila.<ref name="nota4">{{Cita|Panajia|p. 98}}.</ref><br>
Nel corso del XIX secolo il palazzo, noto in quegli anni come Palazzo Nervi-Prini, venne ulteriormente restaurato ed elevato all'attuale altezza di quattro piani. I lavori avvennero sicuramente nei primi anni del XIX secolo, un'incisione del [[1801]] conferma come il palazzo fosse ancora a tre piani e con la presenza di uno stemma nobiliare al primo piano, mentre in un'incisione del [[1834]] il palazzo presenta quattro piani, il bugnato al piano terra e l'assenza dello stemma.<ref name="nota5">{{Cita web|url=http://web.archive.org/web/20050319233002/http://www.unipi.it/edilizia/schede/nerviprini/nerviprini1.htm| titolo= Restauro e recupero funzionale di Palazzo Nervi-Prini |dataarchivio=18 aprile 2005|urlmorto=sì}}
=== Il soggiorno di Vittorio Alfieri ===
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Vedea prodigi di valore e d`arte,<br>
Per cui Pisa in Italia e sola viva.
|[[Vittorio Alfieri]], ''Sonetto CLXIV''<ref name="nota6">{{Cita|Alfieri|p. 231}}.</ref>, maggio [[1786]].}}
Nel novembre [[1784]], il poeta e scrittore [[Vittorio Alfieri]] decise di andare a vivere da solo a Pisa, lasciando la moglie a Bologna. In cerca di serenità, Alfieri rimase a Pisa fino al luglio [[1785]]. Per Alfieri si trattò del secondo soggiorno nella città di Pisa e da uno scambio epistolare che ebbe con il suo amico Mario Bianchi di Siena, si
=== La prima connessione a Internet ===
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Nel 1963 [[Alessandro Faedo]], allora rettore dell' Università di Pisa, decise di acquisire il palazzo per ospitare la nuova sede del [[Centro Nazionale Universitario di Calcolo Elettronico]] del [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]].<br>
Tra il 1963 e il 1964 il palazzo venne restaurato e riconfigurato internamente. Gli spazi adibiti ad appartamenti vennero riconvertiti in uffici. La collocazione di laboratori e officine al piano terra e la creazione di un locale ascensore cambiarono radicalmente la disposizione interna originale del palazzo. I lavori vennero effettuati senza tenere in considerazione il patrimonio storico-artistico del palazzo che perse molte delle sue opere artistiche e decorazioni pittoriche originali.<br><ref name="nota10">{{Cita web|url=http://web.archive.org/web/20050319233002/http://www.unipi.it/edilizia/schede/nerviprini/nerviprini2.htm| titolo= Restauro e recupero funzionale di Palazzo Nervi-Prini: il progetto |dataarchivio=18 aprile 2005|urlmorto=sì}}</ref>
Il 30 aprile [[1986]] il ricercatore [[Antonio Bonito]] monitorò in sala macchine il viaggio di un semplice segnale che trasportava il messaggio "OK". Il segnale arrivò a [[Roaring Creek]] in [[Pennsylvania]] e tornò indietro a [[Pisa]] attraverso la rete satellitare atlantica [[SATNET]]. Questo evento rappresentò il primo collegamento a [[Internet]] in [[Italia]].<ref name="nota11">{{Cita web|url=https://firenze.repubblica.it/tempo-libero/articoli/cultura/2016/04/19/news/pisa_trent_anni_fa_il_primo_clic_in_rete_nell_indifferenza-137956150/|titolo=Pisa: trent'anni fa il primo clic in Rete nell'indifferenza generale |accesso=20 maggio 2019}}</ref>
=== Il recupero e il restauro nei primi anni duemila ===
Il palazzo fu protagonista di un ulteriore restauro nei primi anni duemila. I lavori iniziarono nel [[2003]] e terminarono nel [[2006]] con l'intento di recuperare la struttura in vista della sua nuova funzione di sede del Dipartimento di Linguistica dell'[[Università di Pisa]]<ref name="nota12">{{Cita web|url=https://www.cmsa.it/project/restauro-e-recupero-di-palazzo-venera-come-sede-universitaria/|titolo=Restauro e recupero di palazzo venera come sede universitaria|accesso=20 maggio 2019}}</ref>. Dal punto di vista funzionale, il restauro ha riconfigurato il piano terra per adeguarlo alle funzioni didattiche, il secondo e il terzo piano sono stati oggetto di una riorganizzazione funzionale e il quarto piano ha visto l'ampliamento del sottotetto e la creazione di nuovi spazi.
Per quanto riguarda il restauro architettonico, sono stati eliminati elementi impropri, utilizzati materiali leggeri, rifatte le pavimentazioni in linea con lo stile originale del palazzo e sono state recuperate e restaurate diverse decorazioni pittoriche presenti sulle volte e sulle pareti di alcune stanze.
Inoltre nel progetto di restauro venne inserito il palazzo adiacente di due piani che divenne sede del Centro Linguistico Interdipartimentale di Pisa e che ora costituisce insieme a Palazzo Venera un unico complesso edilizio.<ref name="nota10"/>
== Descrizione ==
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Il palazzo si presenta con una facciata realizzata a intonaco disposta su quattro piani con un piano terra trattato a [[bugnato]]. Su ogni piano sono presenti undici finestre con cornici modanate che costituiscono una prova della disomogeneità planimetrica della struttura, data dall'allineamento fuori asse che si evince da una variazione nella disposizione delle finestre.
Ad oggi, dopo numerosi restauri, il palazzo si presenta ben diverso da come appariva nel XVII secolo, gli interni di valore hanno lasciato spazio a uffici e locali tecnici. Dal punto di vista storico-artistico sono degne di nota le volte dipinte del primo piano, ma i numerosi interventi che la struttura ha subito nel corso dei secoli hanno ridotto notevolmente il patrimonio artistico del palazzo.<ref name="nota10"/>
== Note ==
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* {{cita libro| nome= Alessandro | cognome= Panajia | titolo= Il casino dei nobili: famiglie illustri, viaggiatori, mondanità a Pisa tra Sette e Ottocento | anno=1996 | editore=ETS | città=[[Pisa]] | edizione=I | isbn=88-7741-956-3|cid= Panajia}}
* {{cita pubblicazione |titolo=Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana |editore=All'insegna del giglio |città=[[Firenze]] |volume=2 |anno=2007|isbn=978-8878143593|cid= Notiziario}}
* {{cita libro| nome= Vittorio | cognome= Alfieri | titolo=Opere varie filosofico-politiche prosa e versi di Vittorio Alfieri da Asti. Volume terzo | anno=1802 | editore=Pirotta e Maspero Stampatori-Librai | città=[[Milano]] | edizione=I|cid= Alfieri}}
* {{cita libro| nome= Vittorio | cognome= Alfieri |curatore=Emilio Teza | titolo=Vita, lettere, giornali di Vittorio Alfieri | anno=1861 | editore=Felice le Monnier | città=[[Firenze]] | edizione=I|cid= Teza}}
== Voci correlate ==
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