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Figlio di Vincenzo, [[tenore]] e [[Compositore|compositore di operette]] dilettante, e di Giulia Battaglioli, anch'essa [[soprano]] lirico – che morì solamente due anni dopo la nascita dell'artista – il piccolo Nino manifestò precocemente la sua predisposizione per le arti, prima per il canto e il teatro, infine per la pittura
== Biografia ==
=== Giovinezza ===
[[Nino Leotti]] nacque il 13 Giugno 1919 nella cittadina siciliana di [[Barcellona Pozzo di Gotto]]. Il padre, Vincenzo Leotti, era un artista e fu certamente lui a trasmettere la creatività al piccolo Nino dopo la prematura dipartita della madre
Trasferitosi definitivamente con il Padre a [[Barcellona Pozzo di Gotto]], che abbandona l'attività artistica per dedicarsi all'insegnamento, è qui che, con l'amicizia del noto disegnatore e falsario di [[Al Capone]], [[Vitto Drago]], lo stile pittorico di Nino abbandona i tratti timidi e incompleti del pittore autodidatta.
=== Gli anni della guerra ===
Non trascura gli studi umanistici, si diploma all'età di 19 anni all'istituto [[Emilio Ainis]] di [[Messina]]
=== Primo viaggio a Roma ===
Dopo il conflitto, pur nelle ristrettezze economiche non abbandona la pittura, e per il suo mantenimento, si dedica alle attività teatrali più disparate dal truccatore al preparatore artistico [[Castroreale|al teatro Garibaldi di Castroreale]] in occasione delo spettacolo teatrale "''Arcobaleno''". Dall'anno scolastico 1945/1946 inizia anche la sua carriera da insegnante presso vari istituiti scolastici della [[provincia di Messina]] .
Nel 1947 consegue il diploma all'[[Accademia di belle arti di Palermo]] nonostante continui a ritenersi "autodidatta", e rifiuti la formazione artistica tradizionale, ritenuta "fuorviante". L'amicizia con [[Renato Guttuso]] e lo scrittore conterraneo [[Beniamino Joppolo]] fu fondamentale nel suo ingresso al [[Corrente (rivista)|Gruppo Corrente]]
[[Corrente (rivista)|Gruppo Corrente]], movimento artistico nato sulle ceneri della rivista [[Corrente (rivista)|Vita Giovanile]]. I temi trattati sono sopratutto politici, la chiave pittorica è quella [[espressionismo|espressionistica]] impersonata da: [[Carlo Carrà]], [[Giacomo Manzù]], [[Arturo Tosi]], [[Raffaele De Grada]] e [[Francesco Messina]]; artisti famosi grazie alla fondazione di un luogo di riunione chiamato Bottega di [[Corrente (rivista)|Gruppo Corrente]], diventata poi ''Galleria della Spiga e Corrente''. Leotti Si trasferisce prima a [[Milano]] poi a [[Roma]], qui frequenta i protagonisti del [[neorealismo pittorico]]: [[Renato Guttuso]], [[Giuseppe Mazzullo]], [[Stefano D'arrigo]] e [[Cesare Zavattini]].
=== Ritorno in Sicilia ===
[[Leotti]] torna in Sicilia dove nel 1949 organizza a [[Barcellona Pozzo di Gotto]] la sua prima mostra personale che susciterà molta attenzione della critica sopratutto per la sua giovane età. Di tanto in tanto partecipa anche a concorsi di pittura caricaturale; attività a cui dedicherà un intero libro pubblicato postumo. Tra Sicilia e Calabria seguono numerose mostre, durante la [[Biennale Calabrese]] del 1951 ebbe modo di incontrare gli amici artisti [[Renato Guttuso]] [[Renato Guttuso]], [[Beppe Guzzi]], [[Giuseppe Mazzullo]], [[Giovanni Omiccioli]] e [[Carlo Walcher]].
=== La bohème romana ===
Dal 1951 al 1953 è presente alla [[Quadriennale di Roma]], è dello stesso anno la pubblicazione di un articolo polemico contro i denigratori dell'arte, sopratutto nella sua terra natale. Alla ricerca di un ambiente più stimolante, si traferisce a Roma allontanandosi dalla Sicilia per più di cinque anni.
Si abilita nel 1953 all'inseguito incarico di Insegnante di Disegno e Storia dell'arte, ruolo che gli permette di esternare la sua passione artistica e anticonformista. Insegna presso la scuola media Statale [[Albio Tibullo]] fino al 1958, poi la scuola media Statale [[Giovanni Verga]] fino al al 1959.
=== Periodo maturo ===
All'inizio del 1959 decise di trasferirsi definitivamente in [[Sicilia]], dove lo aspettano la moglie Masina, e due bambini, Lilia e Walter. Ottiene il ruolo di insegnante di Disegno e Storia dell'arte al [[Liceo Luigi Valli]] restandovi fino al 1978. Si tiene al centro di ogni iniziativa culturale nel messinese, sopratutto presso i numerosi circoli culturali e le scuole della provincia. Riconosciuto il suo talento anche in patria, riceve molti premi, ed è lui ad organizzare il 4 Giugno 1965 l'accoglienza a [[Salvatore Quasimodo]] nella città di [[Castroreale]] in occasione del premio di poesia in memoria di [[Vann'Antò]]. Tra i membri della giuria anche [[Antonino Pino|Pino Ballotta]], e lo stesso [[Leotti]] nelle molteplici vesti di cerimoniere e cuoco, ruolo a cui si dedica con grande dedizione
=== Ultimi anni e morte ===
Nel [[1969]] trova spazio Nino [[Leotti]] trova spazio nell'[[Enciclopedia Universale Seda Della Pittura Moderna]] e nello stesso anno è citato nel [[Dizionario Degli Artisti Siciliani]] di [[Luigi Sarullo]] introdotto da [[Vittorio Sgarbi]]. Tra il 1970 e il 1990 tiene numerose mostre personali svoltesi in tutta Europa, ricordiamo [[Biennale Internazionale d'arte Marinara| la prima Biennale Internazionale d'arte Marinara]], Genova 1971, [[ 2° premio Ibla Mediterraneo Internazionale Pittura e Grafica]], Modica 1981. Fu intervistato nel 1990 dai microfoni di [[Rai Radio 2]] da [[Sergio Palumbo]].
Muore il 7 febbraio nel 1993 nella sua città natale. Nel 1995 la città di [[Barcellona Pozzo di Gotto]] gli dedica un monumento con il suo ritratto in bronzo realizzato dal suo allievo Salvatore De Pasquale.
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