Pascal Taskin: differenze tra le versioni

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Nel suo laboratorio veniva aiutato da tre suoi nipoti, Pascal-Joseph Taskin II (1750-1829), Henri-Joseph Taskin (1779–1832) e Lambert Taskin (date sconosciute). D'altronde, si prese cura anche del figliastro, potendo così ricollegarsi alla diretta tradizione che risaliva a Nicolas Blanchet, fondatore del tanto fortunato laboratorio che gestiva.
 
Come molti altri cembalari prima di lui - fra cui anche i suoi predecessori Blanchet - Taskin intervenne su alcuni clavicembali costruiti dalla famiglia [[Ruckers]] di [[Anversa]]. Questo tipo di operazione era detto ''ravalement'' e prevedeva l'ampliamento della tastiera per adattarla al gusto e alle esigenze della musica dell'epoca. Nel caso del ''grand ravalement'' lo strumento subiva un importante rifacimento, con parziale riutilizzo della tavola armonica originale. Come anche alcuni dei suoi colleghi, Taskin haiha noltreinoltre prodotto interamente dei falsi Ruckers, come quello del 1787 conservato nel [[Museum für Kunst und Gewerbe]] di [[Amburgo]].<ref>Andreas Beurmann, ''Historische Tasteninstrumente – Die Sammlung Andreas und Heikedine Beurmann im Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg'', Prestel, Monaco, 2000, pagg.&nbsp;115–116.</ref>
 
AI suoi strumenti riusciva a conferire un suono che è nello stesso tempo brillante e ricco di armonici, ricco e sonoro, ineguagliato nel suo equilibrio, che gli è valsa una grande considerazione nella storia della costruizione dei clavicembali.