D20 System: differenze tra le versioni
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== Storia editoriale ==
La spinta per lo sviluppo e la pubblicazione licenza del ''d20 System'' fu dovuta a [[Ryan Dancey]], all'epoca ''brand manager'' di ''Dungeons & Dragons''. Questo fu principalmente in base a due considerazioni: la prima era che la proliferazione di regolamenti diversi frammentasse l'industria del gioco di ruolo e la indebolisse<ref>«Ogni differente sistema di gioco crea una 'bolla' di inefficienza di mercato; l'effetto cumulativo di queste bolle si è dimostrato essere una massiccia riduzione del mercato. Devo ripeterlo e sottolinearlo: il problema non sono prodotti competitivi, il problema sono sistemi in competizione.» Ryan Dancey ''Open Gaming Interview'', citato in {{Cita|Appelcline 2014|p. 156}}</ref>, la seconda la teoria proposta da Skaff Elias, per cui la presenza di altre case editrici rinforzasse la posizione della leader di mercato<ref>{{Cita|Appelcline 2014|p. 156}}.</ref>.
La pubblicazione di ''Dungeons & Dragons 3.0'' e del ''d20 system'' fu preceduto da una lunga campagna pubblicitaria durata oltre un anno, durante la quale vennero rilasciate lentamente piccole anticipazioni delle novità. Fu pubblicizzato come un sistema generico semplice che poteva essere utilizzato per giocare in una varietà di sistemi. La Wizard of the Coast offrì due licenze separate per utilizzare il ''d20 System'', la prima detta [[Open Gaming License]] (OGL) rendeva utilizzabile tutte le meccaniche descritte nel ''System Reference Document'', mentre la seconda detta d20 System Trademark Licence (d20STL), permetteva anche di utilizzare anche di utilizzare il logo ufficiale "d20" per aumentare la riconoscibilità dei propri prodotti e di usare alcuni termini registrati dalla Wizards of the Coast.<ref>{{Cita|Appelcline 2014|pp. 156-157}}.</ref> L'uso della d20STL impediva però di pubblicare regole per la creazione e l'avanzamento di livello dei personaggi e, dopo la revisione nel 2003 conseguente alla pubblicazione del ''Book of Erotic Fantasy'', di aderire a una politica di contenuti "accettabili"<ref name=Appelcline-171 />. Inoltre i prodotti pubblicati con questa licenza dovevano chiaramente indicare che per il loro uso erano necessario i libri base pubblicati dalla Wizards of the Coast. Gli editori potevano comunque utilizzare il ''d20 System'' in base alla sola Open Gaming License e in questo caso erano liberi dalle restrizioni della d20STL. Infine la d20STL era revocabile a discrezione della Wizards of the Coast mentre la OGL non lo è.<ref>{{Cita|Appelcline 2014|p. 157}}.</ref>
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