Rodolfo Fierro: differenze tra le versioni

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|Campagne = [[Rivoluzione maderista]]<br />Campagna contro [[Victoriano Huerta]]<br />[[Rivoluzione costituzionalista messicana|Rivoluzione costituzionalista]]
* [[Campagna del Bajío]]
|Battaglie = [[Prima battaglia di Ciudad Juárez]]<br />[[Seconda battaglia di Ciudad Juárez]]<br />[[Battaglia di Tierra Blanca]]<br />[[Battaglia di Torreón]]<br />[[Battaglia di San Pedro de las Colonias]]<br />[[Battaglia di Ojinaga]]<br />[[Battaglia di Paredón]]<br />[[Battaglia di Zacatecas (1914)|Battaglia di Zacatecas]]<br />[[Battaglia di Sayula]]<br />[[Battaglia di Tuxpan]]<br />[[Battaglia di Celaya]]<br />[[Battaglia de la Trinidad]]<br />[[Battaglia di León]]<br />[[Battaglia di Aguascalientes]]
|Nemici = [[Álvaro Obregón]]
|Comandante_di =
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Nella [[Battaglia di Tierra Blanca]] si lanciò al galoppo all'inseguimento dei treni dei [[Esercito federale messicano|federali]] in fuga, saltò dal cavallo sulla ringhiera dell'ultimo vagone e salì sul tetto, saltando da un vagone all'altro fino a raggiungere la locomotiva e azionare il [[freno idraulico]], bloccando quello e gli altri treni che lo seguivano, impedendo loro la fuga e facendo scontrare uno di essi contro un altro treno di rinforzi che giungeva loro da [[Chihuahua (città)|Chihuahua]].
 
Partecipò a tutte le principali battaglie fino alla caduta del dittatore Huerta ([[Ojinaga]], la seconda battaglia delle città lagunari, [[Paredón]], [[Zacatecas (città)|Zacatecas]]), poi partecipò alla [[Convenzione di Aguascalientes]]. Allo scoppio della [[Rivoluzione costituzionalista messicana|guerra civile]] tra [[Convenzionisti]] e [[Costituzionalisti nella rivoluzione messicana|Carranzisti]] (sostenitori di [[Venustiano Carranza]]), Villa lo mandò al comando delle truppe del [[Jalisco]], ma come comandante non si rivelò granché, venendo sconfitto nei pressi di [[Guadalajara (Messico)|Guadalajara]] a fine gennaio 1915, permettendo alle [[Esercito costituzionale messicano|truppe carranziste]] di [[Manuel M. Diéguez|Diéguez]] e [[Francisco Murguía|Murguía]] di rioccupare la città. Tra il 17 e il 18 febbraio arrivarono i rinforzi con lo stato maggiore della División del Norte, e nella [[Battaglia di Sayula]] Villa sconfisse le truppe carranziste mentre Fierro, guidò la carica finale all'inseguimento del nemico in fuga e compì un massacro, catturando migliaia di prigionieri e fucilandone centinaia e centinaia per tutta la notte. Successivamente Villa tornò nel centro del paese lasciando nuovamente le forze del Jalisco al comando di Fierro, con l'ordine di eliminare le rimanenti truppe carranziste ormai allo sbando, ma venne sconfitto di nuovo nella [[battaglia di Tuxpan]], fallendo l'obiettivo di occupare la [[Oceano Pacifico|costa pacifica]].
 
Partecipò in seguito alla [[Battaglia di Celaya]], ma dopo, in [[Battaglia de la Trinidad|quella di Trinidad]], commise un altro errore tattico ingiustificabile: il 12 maggio 1915, dopo la vittoria villista nello scontro del Cerro de la Cruz, prologo della Battaglia di Trinidad, non si sa per quale motivo uscì da un bosco in cui si era nascosto al comando di 1000 cavalieri e, completamente sbronzo, si lanciò alla carica delle truppe di [[Álvaro Obregón]], trincerate nell'[[hacienda]] La Loza, forti di [[cavalleria]], [[fanteria]], [[Trincea|trincee]] e [[Mitragliatrice|mitragliatrici]]. La carica fu selvaggia, coraggiosa, i cavalli raggiunsero le trincee e le saltarono mentre molti difensori venivano uccisi a revolverate ma nulla poterono contro le mitragliatrici e il maggior numero di uomini cui si trovavano di fronte. Dovettero pertanto ritirarsi e dei 1000 uomini iniziali 300 erano morti, di cui 80 erano ''Dorados'' della scorta personale di Villa. Fierro si era salvato ma aveva una gamba ferita e, rientrato alla base coperto di polvere e di sangue, Villa decise di fucilarlo; cosa che non avvenne solo perché essendo ferito venne messo sul [[treno ospedale]] e mandato a Chihuahua in convalescenza.
 
La sua impresa militare più brillante avvenne appena dopo la guarigione, durante la [[Battaglia di Aguascalientes]]: il 26 giugno, prima della battaglia, Villa mise lui e [[Canuto Reyes]] al comando di una brigata di cavalleria di 3000 uomini che partì da [[Penuelas]], con il compito di aggirare l'esercito nemico, avanzare a sud verso [[Città del Messico]] tagliando le comunicazioni e i rifornimenti di Obregón con la capitale e [[Veracruz]], base dei carranzisti. Poi raggiungere il [[Morelos]] (territorio [[Zapatismo|zapatista]]) per recuperare il villista [[Roque González Garza]], ex presidente della Convenzione decaduto e rimasto tagliato fuori dai suoi compagni in seguito alle disastrose sconfitte subite da Villa a [[Celaya]] e a Trinidad. L'operazione riuscì alla perfezione, con Fierro che [[Battaglia di León|occupa]] [[León (Guanajuato)|León]] il 3 luglio, isolando Obregón dalla capitale, distrugge le ferrovie da cui arrivano i suoi rifornimenti e si congiunge alle truppe di Roque, portandolo sano e salvo a Torreón il 18 agosto, dopo oltre 1000&nbsp;km percorsi in territorio nemico, combattendo contro un nemico 10 volte superiore e con gli effettivi praticamente intatti.
 
=== "El carnicero" ===
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* Il 4 settembre 1915 dopo la resa dei conti con [[Tomás Urbina]] che stava tradendo la División del Norte, e la riappacificazione di questi con Villa, convince gli altri fedelissimi che non bisogna lasciare vivere un rinnegato e cattura e uccide ad Arroyo de las Catarinas Urbina e il suo assistente Justo Nevarez.
 
=== La morte ===
 
Come lo è stato il personaggio anche la sua morte è stata assurda per la maniera illogica e insensata in cui è avvenuta.